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5 mag 2025
Leclerc a 57 secondi, Hamilton a 1 minuto, in bagarre con le Williams e nelle retrovie della zona punti. Miami è un punto molto basso della stagione corsa finora dalla Ferrari, più di Melbourne perché manca l’attenuante dell’essere la prima gara del campionato. Per un’inquadratura della SF-25 si è dovuto attendere il giro 19 della corsa, mentre davanti Verstappen - mai domo di fronte a un’inferiorità tecnica evidente di Red Bull - provava una lotta impari con le McLaren.
Della domenica in Florida restano temi lontanissimi dalle discussioni sperate dai tifosi: Ferrari lì a battagliare per la vittoria con Leclerc e Hamilton, a correre con ambizioni di titolo. Macché, il GP di Miami regala i team radio legati alla gestione tattica di una corsa nella quale il risultato migliore in palio è il settimo posto. Schermaglie per posizioni assai poco nobili. La speranza è che da Imola, con i primi sviluppi e da Barcellona con le nuove norme sulla flessibilità dell’ala anteriore, il quadro tecnico possa mutare e la Ferrari tornare in corsa con Mercedes e Red Bull. McLaren è un capitolo fuori portata per chiunque, dopo quanto visto a Miami.
La premessa agli scambi avuti via radio tra Hamilton, Leclerc e il muretto Ferrari, è nel Gran Premio di Cina, quando Hamilton suggerì al muretto di lasciar passare Charles viste le difficoltà avute nella gestione delle gomme a inizio gara. Sperava in un trattamento simile e automatico a Miami, supportato dal fatto di essere su gomma media contro la dura montata da Leclerc. Invece, sono servite discussioni accese e in mondovisione.
“Partendo con le gomme dure è stata una gara difficile, non c’era molta aderenza, penso perché aveva piovuto prima del via e la pista era ‘green’. Ho perso molto tempo restando dietro alla Haas, poi le cose hanno iniziato ad accendersi e in qual momento ho sperato di sfruttarle, ‘andiamo a riprendere le McLaren’. Ero carico”, ha raccontato Hamilton a fine gara. “Nella foga del momento c’è frustrazione ma lavoreremo all’interno della squadra per capire come migliorare”.
La ricostruzione degli scambi via radio inizia con Hamilton a chiedere “Quanto sono distanti i piloti davanti a Charles? Sto bruciando le gomme restando dietro”. È la fase nella quale Hamilton chiude su Leclerc, sfruttando la gomma media.
Riccardo Adami lo aggiorna: “Antonelli è 6 secondi davanti a Charles”.
- “Volete che me ne stia seduto qui per tutta la gara?”, interroga Lewis.
- “Ti farò sapere”; “Resta in zona DRS da Charles, avanti così. Sainz è a 1"5”.
Hamilton inizia a spazientirsi e replica: “Argh… ragazzi… Questo non è fare un buon giorno di squadra, dico solo questo. In Cina mi sono levato di mezzo quando eravate su una strategia diversa”.
Un richiamo che serve e si sovrappone alle parole di Adami: “Capito, capito. Scambieremo le posizioni delle macchine in curva 17”.
Sarcastico Lewis: “Faccio una pausa tè mentre ci pensate. Andiamo!”
Un’informazione poi girata dal team a Leclerc: “Faremo il cambio di posizioni alla curva 17, per dargli un’opportunità di sfruttare le gomme medie. Se non riuscirà a passarlo (Antonelli; ndr) lo riporteremo dietro”.
La replica di Charles: “E’ una cosa stupida. Non sapevo che Carlos fosse così vicino”.
Trovata strada libera davanti, Antonelli resterà un obiettivo irraggiungibile per Hamilton. “E’ 4,9 secondi avanti”, l’aggiornamento di Adami a Hamilton, che replica: “Beh, adesso ho usato tutte le gomme”.
Ancora: “Sto recuperando o no?”
- “Ti serve girare in 30”7 per 6-7 giri”
- “Fatemi sapere dove sto perdendo”
- “Sì. Antonelli ha fatto 31”7 nell’ultimo giro”.
Nel mentre, Leclerc si informava via radio: “Stiamo recuperando su Antonelli?”
- “Sì ma piuttosto lentamente. Tu quanto potresti andare più veloce in aria libera?”
- “Non ne ho idea”, replica Leclerc.
Il distacco si ridurrà fino ai 2”8, con il recupero su Andrea Kimi impossibile, mentre Leclerc - rimasto vicino a Hamilton dopo il cambio di posizioni - riavrà la posizione.
“Faremo un cambio di posizioni alla curva 17”, dice Adami a Hamilton, che replica: “Quindi pensi che non riuscirò a recuperare o cosa?”
- “Sì”.
Tornato in ottava posizione, Lewis ha chiuso in battaglia con Sainz. Tra gli ultimi messaggi con il muretto, l’aggiornamento di “Sainz è 1”4 alle spalle”. E Lewis: “Vuoi che faccia passare anche lui?”.
È la chiosa su un fine settimana difficile, accompagnata dalle valutazioni di Leclerc sulla gestione degli ordini di scuderia. Ai microfoni di Canal+ ha spiegato: “Le discussioni via radio? Non so cosa volesse Lewis, ma in ogni caso non lo biasimo. L'obiettivo per entrambi è massimizzare il risultato. Credo che non si sia discusso abbastanza prima dello scambio di posizione. Non so quale fosse il suo punto di vista. Quando mi è stato chiesto di lasciarlo passare, l'ho fatto 100 metri dopo. Questo non vuol dire che non l'abbia fatto, solo che l'ho fatto non appena me l'ha chiesto.
Ci sono cose delle quali parleremo con la squadra; possiamo solo migliorare, ma dobbiamo fare di meglio, perché chiaramente non è bello un fine settimana come questo”.
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