Un lavoro serio, metodico, frutto di un’area tecnica con figure di primissimo piano, ha portato la McLaren a diventare l’indiscussa protagonista del campionato. È la portata del vantaggio, non l’esistenza in sé di una supremazia, a poter essere discusso di pista in pista. Il Bahrain doveva essere il circuito più favorevole in assoluto alle caratteristiche della monoposto. Ecco, se a Sakhir Russell chiuse a oltre 15”, Miami ha raccontato una superiorità ancora più netta. Sempre Russell, piazzato terzo, a 37”, con Verstappen a 40”.

Distacchi preoccupanti in gara, dove la monoposto nelle mani di Piastri e Norris apre un solco ampissimo con i rivali. La speranza è riposta nel cambiamento regolamentare - la nuova verifica della flessibilità dell’ala anteriore - che entrerà in vigore dal GP di Spagna, sperando i rivali che possa arginare almeno un po' la forza McLaren. Viceversa, immaginare di recuperare un distacco medio da 6 decimi al giro come visto a Miami è un’impresa titanica per chiunque.

Stella sorpreso delle differenze

La sorpresa nel leggere il distacco inflitto da Piastri a chi non guida una McLaren è anche nelle parole di Andrea Stella. “Sono un po’ sorpreso che il distacco sia stato così grande. Pensavo che avremmo avuto un vantaggio dal punto di vista della gestione gomme ma non credevo che avrebbe prodotto questo genere di distacchi in gara”, spiega il team principal.

Formula 1

GP Miami, le pagelle: Piastri inscalfibile, Verstappen combatte come un leone ma non basta. Ferrari, così è deprimente

Di gare con temperature dell’asfalto basse, salvo episodi imprevedibili di pioggia, non ce ne saranno molte nella fase di campionato che attende. Semmai, circuiti meno aggressivi sulle gomme, come lo saranno Imola, Montreal o Montecarlo, dove la qualifica deciderà l’esito della gara. Viceversa, è difficile immaginare dove la forza della McLaren nella gestione delle gomme in gara, in condizioni di caldo o elevato degrado, non potrà risultare decisiva.

L'arma vincente "trascurata": il raffreddamento

“Dover gestire le gomme è un tema che, ancora, in Formula 1 sembra sia catalogabile un po'  come magia nera. Un’altra caratteristica che sulla nostra macchina funziona molto bene è il sistema di raffreddamento in condizioni calde. Quando fa molto caldo potete vedere come la carrozzeria sia relativamente chiusa, perché c’è dietro un grande lavoro di ingegneria sull’impianto di raffreddamento. In queste condizioni vediamo come lo stato d’eccellenza raggiunto dall’ingegneria McLaren sia in grado di fare una differenza di tale portata”, ha approfondito Stella.

Forti e con margini di miglioramento

Così nel portare a casa un trionfo su tutta la linea, domenica a Miami. Parole giunte dopo la giornata di sabato dove in qualifica era stato Verstappen a beffare Piastri e Norris. “Red Bull è molto brava a fare macchine veloci, sono eccezionali nel guidare macchine veloci e sono anche estremamente bravi nel creare una narrativa a loro vantaggio. Sfruttano ogni occasione per restare in competizione e a volte per creare una narrazione del tipo: stiamo facendo dei miracoli, sono gli altri che dovrebbero vincere ogni gara ed essere primi in qualifica e in ogni turno di libere. Questa è appunto una narrazione creata da alcuni nostri rivali, che leggiamo per poi cambiare pagina e ci concentriamo su noi stessi. Lo facciamo guardando ai numeri, ai fatti, a cosa dovremmo migliorare e c’è molto che dovremmo migliorare”. Ecco, questo dovrebbe impensierire gli avversari della McLaren ancor più della già preoccupante condizione di vantaggio in cui si trova.

GP Miami

GP Miami: i 20 piloti sfilano su monoposto Lego