GP Monaco: i 5 temi del fine settimana

GP Monaco: i 5 temi del fine settimana© Getty Images

Un weekend superlativo da parte di Verstappen, mentre la Aston Martin di Alonso, pur se felicemente a podio, spreca forse un'occasione; gioia Ocon, delusione Ferrari

29.05.2023 ( Aggiornata il 29.05.2023 11:59 )

Occasione persa?

Alla vigilia, Fernando Alonso si era divertito a fare l'enigmatico su Twitter, con quell'orologio fissato per il 28 maggio, data del GP di Monaco. Chissà che voleva dire: la prima impressione è stata quella di un conto alla rovescia che, dopo più di 10 anni dall'ultima vittoria, stava per scadere. Perché se c'era una pista dove si poteva immaginare una AMR23 (ovviamente la sua) al vertice, era proprio quella del Principato. E invece, niente da fare.

Fernando Alonso a Montecarlo ha dato tutto, come sempre. Ha dato tutto ma non è bastato, contro un Verstappen così. A 84 millesimi in una qualifica che avrebbe potuto cambiare faccia alla domenica, secondo per eccesso di prudenza in gara. Facile parlare con il senno di poi, ma la mossa della ex Force India è stata chiara per due motivi: primo perché nessuno si aspettava uno scroscio così forte nell'immediato, secondo perché, con Max ormai di molto avanti, veniva difficile pensare ad un undercut così efficace. La Aston Martin, sentendosi ormai tagliata fuori per il successo, ha fatto quello che ha reputato più giusto: mettere al sicuro il 2° posto. E non si possono biasimare più di tanto, da questo punto di vista, le persone di verde vestite.

Poi magari è giusto parlare di un team non ancora abituato a ragionare in termini di vittoria assoluta, e ci può stare. Col senno di poi, mettere la media al giro 54 è stata una follia, nonché un rischio inutile: pochi secondi dopo sono arrivati Ocon e le Mercedes per montare le intermedie. Una svista che poteva costare carissima e che è costata quantomeno l'unica possibilità di battere la Red Bull. Pensava di provarci in un altro modo, l'Aston Martin: pensava di farlo sulla distanza, montando la hard al via. Il disegno era chiaro: rinunciare all'opportunità in partenza (qui il rettilineo fino a curva 1 è molto molto breve”, spiegava Fernando) per garantirsene un'altra nel corso della gara. Forte di una tenuta di gomme straordinaria sulla AMR23, la squadra aveva due opzioni: o sfiancare Verstappen (erano convinti di poter far durare un pelo di più la gomma, a maggior ragione dopo aver visto la media montata al via dall'olandese) oppure riuscire a stargli abbastanza vicino (sfruttando appunto il vantaggio di gomma che teoricamente si sarebbe dovuto creare con il passare dei giri) per poi tentare la carta dell'undercut. Invece non c'è stato niente da fare: Max se ne è andato nonostante la gomma media e l'unica opportunità, quella appunto della pioggia, è stata malamente sfruttata.

Nando però ha voluto parlare non solo di bicchiere mezzo pieno, ma di bottiglia praticamente piena. La “33”, che in Spagna attendono con un conto alla rovescia che pare infinito, non è arrivata nemmeno a Montecarlo, eppure in squadra si avanti con il sorriso. Fanno cinque podi in sei gare, per Alonso fanno 103 podi in carriera (5° posto all-time, al pari di Kimi Raikkonen) ed il quinto nel Principato (con la quarta squadra diversa), il primo dopo 11 anni in Costa Azzurra. Poteva andare meglio, certamente, e si potrà parlare, probabilmente, di occasione persa; ma di sicuro, non di rimpianti.

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