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Fabiano Polimeni
26 mag 2025
Accettarla così com’è, farsene una ragione e amen. Oppure, provare a cambiarlo davvero, il GP di Monaco, intervenendo sulla tracciatura. Il limite non è di oggi, è ultratrentennale ed è stato “aggravato” da monoposto lunghe e larghe quanto delle ammiraglie, che solo un po' si accorceranno e stringeranno nel 2026. L’esperimento dei due pit-stop obbligatori non ha prodotto alcunché di positivo sul fronte sportivo, anzi.
I piloti avanzano proposte, c’è chi suggerisce delle sessioni di qualifica valevoli ai fini dell’assegnazione dei punti iridati e chi consiglia di mettersi l’anima in pace, visti i limiti fisici di circuito e monoposto.
Christian Horner, nel dopogara, si è interrogato se non sia opportuno modificare la tracciatura del circuito. Una possibilità discussa negli anni scorsi, mentre l’ampliamento del Principato rubava spazio al mare per edificare una nuova area residenziale. Oltre il Portier e direzione spiaggia del Larvotto e Grimaldi Forum. Potrebbe essere una sperimentazione utile, girare a sinistra dopo il Mirabeau, anziché subito la destra del Portier, per cercare un tornantino che creai un tentativo di sorpasso e, soprattutto, estenda il tratto in accelerazione che riporta sotto il tunnel? Più spazio per restare in scia, velocità ancora più elevate (e rischi) alla chicane in uscita dal tunnel.
"Penso che l'unico modo per incoraggiare qualsiasi forma di sorpasso sia quello di creare un'area di frenata più ampia, che sia all'uscita del tunnel o alla prima curva. Se ci fosse un modo per creare una zona di frenata più lunga da qualche parte, dovremmo studiarlo. Le macchine sono così grandi che non si ha la possibilità di affiancarsi”, ha commentato Horner, che chiede un rinnovamento della Montecarlo che conosciamo da 75 anni.
"Credo che tutto debba essere al passo con i tempi, è un circuito storico e iconico, ma se si guarda a come è cambiata Monaco, a quanta terra hanno recuperato in mare nelle 72 apparizioni qui, non credo che ci sia bisogno di fare molto.
Ci deve essere solo un'area in cui è possibile effettuare un sorpasso. Tutti sanno, venendo qui, che la gara è stata decisa al sabato. Abbiamo introdotto un'altra dinamica con il pit stop che, alla fine per i primi 10, a parte il ritiro, non ha portato a nessun cambio di posizione”.
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