GP Olanda: i 5 temi del fine settimana

GP Olanda: i 5 temi del fine settimana© @RedBullRacing

Il "Max Express" continua a raccogliere vittorie e record, anche in una gara resa caotica dalla pioggia; in questo contesto emergono Alonso e Gasly, mentre la Merceds sbaglia e Sainz salva il bilancio Ferrari

28.08.2023 11:13

Quelli del podio

Con l'età Fernando Alonso sta imparando a lasciarsi andare a battute che qualche tempo fa regalava con parsimonia: “Ho pensato di attaccare Max all'ultima ripartenza, ma mi sono detto che se lo avessi passato poi non sarei riuscito a lasciare il circuito...”. Pierre Gasly invece all'altro, a Nando, lo deve ringraziare: perché se non fosse stato per lui e per il suo scontro con l'entourage Alpine, oggi si ritroverebbe a guidare quella AlphaTauri fanalino di coda e prossima alla rivoluzione. C'erano Nando e Pierre, sul podio “di” e con Max Verstappen: non proprio i due più gettonati alla vigilia per brindare con l'Olandese Volante nella sua tappa di casa.

La Aston Martin è tornata a respirare dopo settimane di apnea, quando sembrava essersi giocata tutto lo slancio di inizio stagione, e pure l'Alpine aveva bisogno di ossigeno dopo l'ennesima rivoluzione ai vertici. Oltre al blu della Red Bull, oltre all'arancione tutto per Max, c'è stato spazio per qualche colore acceso: il verde dell'Aston e appunto il blu (chiaro) dei francesi. In questa F1 sensibile alle minime variazioni, basta poco per salire o scendere: ed al ritorno della pausa estiva, Alonso e Gasly hanno preso l'ascensore giusto.

Se per Pierre questo è il quarto podio della carriera ed il primo con l'Alpine, per Fernando questo è il podio numero 105 della carriera, ma è soprattutto un premio alla longevità; lo spagnolo ha superato un nuovo primato di Schumacher, stabilendo la maggior distanza tra primo ed ultimo podio (per ora), con i suoi 20 anni, 5 mesi e 4 giorni, il tempo trascorso tra Sepang 2003 e Zandvoort 2023. Per non farsi mancare niente, Nando ha regalato pure il primo giro veloce alla Aston Martin, piazzando un primato simile anche alla voce del giro più veloce in gara: con i suoi 20 anni, 2 mesi e 12 giorni tra il giro veloce di Montréal 2003 e quello di ieri, lo spagnolo ha superato anche in questo caso il precedente primato di Schumi.

Al di là dei numeri e dei primati, c'è comunque sostanza nel podio di Alonso ed in quello di Gasly. Sulla AMR23 sono arrivati aggiornamenti a fondo, diffusore e carrozzeria posteriore, quelli che nella sede di Silverstone si augurano possano riportare la vettura sulla rotta di inizio stagione, quando era versatile e soprattutto veloce in ogni condizione. In Alpine invece novità rilevanti non ce ne erano, ma l'adattamento al tracciato olandese è stato molto buono: Gasly ha fatto una gara maiuscola ed anche Ocon è stato veloce, salvo poi vedersi privare di un buon risultato per una chiamata tardiva ai box nelle prime fasi e dalla bandiera rossa nella seconda, dal momento che nell'istante in cui è stata esposta bandiera rossa era l'unico in pista con full wet oltre alle Red Bull.

Viaggiano e competono per obiettivi diversi, Aston Martin e Alpine, ma intanto hanno dato segnali di ripresa entrambe. La prima ha un podio nel Costruttori da centrare, la seconda una reputazione da ricostruire dopo i recenti disastri ai vertici aziendali. Il loro 2023 è ripartito da Zandvoort ed è ripartito nel modo migliore.

La classifica Costruttori


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