Gara superba di Norris, stupendo Leclerc, Verstappen fa il massimo e tanti applausi pure a Sainz, mentre Gasly tiene a galla l'Alpine. Delude la Mercedes, sprofonda la Sauber
Se vogliamo trovare una nota positiva, c’è il discorso che fa riguardo i prossimi aggiornamenti: “Ora sappiamo che strada prendere”. Se fosse vero, sarebbe una buona cosa. Anche perché ne ha bisogno Max e ne ha bisogno lui, che pure a Zandvoort non fa faville: quinto al via, sesto all’arrivo. Poca roba per chi è chiamato a dare un contributo più concreto alla classifica Costruttori.
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Sono forse i primi ad essere sorpresi di questo inatteso passo indietro al ruolo di quarta forza nel GP d’Olanda. Russell in avvio aveva fatto sperare in qualcosa di diverso, poi sorprende la scelta di attuare un piano a due soste per entrambe le macchine. Hamilton sul passo ne aveva forse un po’ di più, ma tra eliminazione in Q2 e penalità partiva troppo indietro per sperare di finire più avanti. Errore di sottovalutazione per il giro veloce: dicono a Lewis che va bene così, invece Lando lo frega per 61 millesimi.
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A Zandvoort anche Zhou ha potuto beneficiare degli sviluppi che Bottas aveva portato in pista prima della pausa, ma non è che sia cambiato granché. In un GP in cui tutti vedono il traguardo, le due Sauber chiudono al penultimo ed ultimo posto, azzardando entrambe una strategia con due soste (con mescola di inizio e fine gara invertita tra i due piloti). Non cambia nulla, anzi forse peggiora una situazione già disastrata: tant’è che sia Bottas che Zhou si beccano due giri. Siamo ad addirittura 20 GP senza punti: l’ultima top 10 risale a Lusail 2023.
Nel giorno in cui Mercedes torna quarta forza, Russell ed Hamilton possono fare ben poco, anche per una strategia da rivedere: voto 6,5 a George, voto 6 a Lewis che fa il minimo dopo un brutto sabato. Hulkenberg (6,5) azzarda un primo pit-stop molto anticipato ma nel finale deve cedere chiudendo 11°, va peggio a Magnussen (5,5) al quale il team impone una strategia opposta a Nico, con un lunghissimo primo stint (40 giri) sulla hard. Tutto sommato gara non cattiva di Ricciardo (6,5), 12° dopo una partenza non buona, mentre non paga l’azzardo di Tsunoda (5,5) il quale opta per le due soste. Delude Stroll (5,5), appena 13°, mentre Albon (6) fa quel che può: peccato per l’esclusione dalla qualifica, tutto fa pensare che se fosse partito dalla quarta fila come avrebbe dovuto, avrebbe potuto lottare per i punti. Non bene Ocon (5) e nemmeno Sargeant (5), con Logan di nuovo protagonista di un incidente nel corso del weekend che non fa altro che peggiorare la sua situazione. Detto della poca competitività della Sauber, i suoi piloti possono inventarsi ben poco: voto 5,5 a Bottas, mezzo punto in meno a Zhou (5) che arriva dietro a Valtteri.
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