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Quelle strane proclamazioni di Max

A oggi per Verstappen mai un mondiale vinto senza atipiche particolarità

Quelle strane proclamazioni di Max

Mario DonniniMario Donnini

6 ott 2023

Strano ma vero, a oggi Max Verstappen non è riuscito a vincere un mondiale che uno senza che ci fossero polemiche, stranezze al momento della proclamazione o, come ora, il paventato rischio che a incoronarlo sia la garetta del sabato, notoriamente dal peso e dallo spessore ben diversi da quello di un Gran Premio vero e proprio.

Se ad Abu Dhabi 2021 Max divenne iridato per la prima volta in un finale di gara incandescente ma contrassegnato dalla decisione controversa dell’allora direttore di gara Michael Masi, relativa alla prodedura di restart dietro Safety-Car, in Giappone lo scorso anno l’olandese venne a sapere d’essere matematicamente campione solo dall’ex pilota di F.1 Martin Brundle, ora in forza a Sky, quando gli annunciò che a causa di una penalizzazione altrui l’aritmetica lo dava ormai irraggiungibile, nella graduatoria del mondiale 2022.

E anche stavolta la particolarità atipica è dietro l’angolo, perché c’è la concreta possibilità che, facendo meglio del compagno di squadra Perez, ormai sideralmente staccato a quota -177, arrivi lo scontatissimo tris iridato nel Granpremietto del sabato, ossia il momento di gara meno prestigioso e intenso di tutto il weekend. Insomma, Max è indubbiamente il pilota più forte, al volante della vettura più competitiva, la Red Bull RB19, gestita dalla squadra più efficace, eppure, dal punto di vista della chiusura del cerchio, al di là del numero impressionante di vittorie ottenute in tre anni, per una ragione o per l’altra quello che dovrebbe essere l’attimo più bello dell’anno dal 2021 presenta sempre qualche fastidiosa anomalia. A lui e al team RBR, quindi l’augurio che stavolta tutto rientri nei crismi della più godibile delle normalità...

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