GP Silverstone, l'analisi a caldo: Hammer time! Verstappen mai domo

Domenica dominata dai tatticismi legati alla pioggia, quella di Silverstone, una domenica che però ha incoronato uno strepitoso Lewis Hamilton, meritatamente vincitore ad un Verstappen che ci ha creduto fino alla fine. Delusa la McLaren, Sainz 5°

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07.07.2024 17:31

Asciutto, misto, pioggia, di nuovo misto e poi asciutto. Il solito meteo confusionario in Inghilterra a dominare la scena del GP Gran Bretagna, nella domenica in cui Lewis Hamilton è tornato al successo: una domenica da leggenda, per la nona vittoria sul circuito di casa. Nessuno ha mai vinto tanto sulla stessa pista. Bravo Verstappen a chiudere 2°, delusione McLaren con il 3° e 4° posto.

Una corsa del tutto tattica, con la prima parte di gara vissuta nell'attesa degli scrosci di pioggia previsti: lo scroscio decisivo appena prima di metà gara, una sorta di spartiacque del GP, ma non quello decisivo.

Equilibrio precario

E' stata una corsa in cui è stato complicato avere un quadro prestazionale definito: la McLaren è salita in cattedra nella fase del primo scroscio di gara, quando era andata a prendersi le prime due posizioni, poi perse ai box tra prima sosta (pit-stop ritardato per Piastri, con circa 20" persi con un giro in più su slick su pista bagnata) e seconda sosta (quando Norris è entrato un giro più tardi rispetto a Hamilton e Verstappen). La MCL38, comunque, nel complesso si può dire essere stata la miglior vettura nelle fasi di bagnato, grazie all'assetto più ad alto carico.

Proprio per le scelte di assetto meno estreme, Mercedes e Red Bull sono state più forti sull'asciutto, con il terzo stint decisivo. Soprattutto Max, con gomma dura, è uscito nell'ultimo stint: per lui una domenica difficile in avvio con la gomma media e con le intermedie, quando non aveva un gran passo rispetto a Mercedes e McLaren. Con la hard nel finale (Hamilton e Norris erano su soft), l'olandese ha avuto un ritmo imprendibile per tutto, e tanto gli è bastato per raggiungere Norris, passarlo e mettere paura ad Hamilton, che però è riuscito a portare a casa un successo atteso per oltre due anni e mezzo.

Alla fine della fiera però chi ha goduto è stato Lewis Hamilton: bravissimo nel tenersi fuori dai guai nelle fasi più difficili (come quella su bagnato, con una McLaren molto competitiva), impeccabile nell'affondare il colpo quando la macchina gli ha permesso di dare il meglio. Ottima la scelta di fare undercut per passare da intermedia a slick per il finale, una chiamata che gli ha permesso di passare Norris ai box e di prendere una prima posizione mai più lasciata. Perfetto Lewis nell'ultima fase: nonostante l'arrivo di Verstappen, Hammer ha tenuto duro ed ha portato a casa una delle vittorie più belle della carriera.

Ferrari limita i danni... solo con Sainz

Senza particolare gloria invece la domenica di Sainz, sebbene lo spagnolo sia stato bravo a massimizzare il potenziale: con una SF-24 che sapeva già di dover minimizzare i danni, Carlos ha fatto ciò che ha potuto, con buone chiamate ai box (soprattutto la prima) per portare a casa il 5° posto, frutto del ritiro di Russell.

Per Leclerc invece una domenica da dimenticare, simile a quella di Montréal: tante difficoltà e chiamate sbagliate per una corsa tutta spesa nelle retrovie una volta azzardato il primo pit-stop (giro 19), troppo anticipato per fare la differenza, con l'intermedia di Charles andata a distruggersi poco dopo. Costretto a rientrare ai box, il monegasco è sprofondato in fondo al gruppo.

L'ordine d'arrivo


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