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Ferrari verso l'Ungheria, Adami: cruciali trazione e un anteriore reattivo

Pista "senza respiro" quella dell'Hungaroring, per il susseguirsi di curve e cambi di direzione. In un week end estremamente caldo, con la qualifica cruciale, in Ferrari sottolineano i temi tecnici

Ferrari verso l'Ungheria, Adami: cruciali trazione e un anteriore reattivo
© Ferrari

F.P.F.P.

18 lug 2024

Dopo l'allagamento registrato all'Hungaroring nella giornata di mercoledì, il GP d'Ungheria sarà all'insegna delle alte temperature e pista asciutta.

Per la Ferrari arriva un appuntamento nel quale provare a tornare alla competitività espressa a Montecarlo, sfruttando il pacchetto evolutivo introdotto a Barcellona e oggetto di ulteriori modifiche al fondo. La tracciatura dovrebbe consentire di esprimere al meglio l'incremento di prestazione registrato dal team sull'ultima specifica della SF-24. In Belgio, poi, si avrà la risposta sui miglioramenti nei tratti veloci, se e quanto il rimbalzo aerodinamico generato dal nuovo fondo sarà stato risolto. Salvo ripiegare ancora sulla specifica Imola.

Cosa serve per andare bene a Budapest

"L’Hungaroring è un tracciato caratterizzato da molte curve a bassa velocità di percorrenza e da pochi rettilinei. Solitamente la configurazione aerodinamica della vettura è ad alto carico, anche se ciò comporta maggiore resistenza all’avanzamento. È il circuito permanente con la velocità media sul giro più bassa di tutto il campionato", analizza Riccardo Adami, ingegnere di pista di Carlos Sainz.

"È richiesta un’ottima trazione ma anche un assale anteriore molto reattivo a centro curva per potere ottimizzare la percorrenza".

Tra i temi del fine settimana ci sarà la gestione gomme, con Pirelli che porta in Ungheria la gamma più morbida delle mescole (C3, C4 e C5). Il rischio degrado termico, per le temperature elevate (con i 33° C ambientali previsti, i valori dell'asfalto si attesteranno oltre i 50° C) e l'assenza di fatto di rettilinei sui quali raffreddare le gomme, sarà una delle sfide tecnico-tattiche.

"Le alte temperature ambientali e i corti tratti rettilinei mettono a dura prova il raffreddamento delle vetture, la pista risulta impegnativa anche per i piloti che affrontano un rapido susseguirsi di curve stile kartodromo nel tratto centrale. 

È difficile effettuare sorpassi quindi è importante concentrarsi, oltre al passo gara, anche sulla qualifica. A rendere il fine settimana ancora più sfidante ci saranno infine le condizioni meteo che, in questo periodo dell’anno, possono essere mutevoli con possibili temporali estivi".

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