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L'esordio a Austin sarà complicato dalla penalità e da un week end Sprint. Lawson sa di giocarsi molto in 6 gare con Racing Bulls, compresa l'opportunità futura in Red Bull
Fabiano Polimeni
15 ott 2024
Sei gare per guadagnarsi la conferma, con in ballo anche una chance in Red Bull. Per riuscirci, Liam Lawson dovrà impressionare. Dovrà battere anzitutto Tsunoda e tenere un occhio su cosa riuscirà a fare Perez.
Il GP degli USA sarà un fine settimana difficile per la penalità che dovrà scontare in griglia, vista la sostituzione della power unit. Riposiziona al ribasso le aspettative, anche se un via dalle ultime posizioni lascia aperte altre valutazioni sulla gestione della gara.
"Sì, l'esordio sarà un atterraggio morbido vista la penalità che avrò. Però, al tempo stesso, dipende dalla pressione che ti metti addosso come pilota e io voglio avere la migliore opportunità possibile di performare. Si può guardare ad Austin sì come una gara di minori pressioni, perché so che partirò in fondo alla griglia, al tempo stesso penso che da pilota vuoi le migliori opportunità e so che la penalità sarà un ostacolo per la mia gara. Diciamo che non sarà un week end tutto da bandiere verdi", commenta a F1 Nation.
"L'opportunità che ho è letteralmente una di quelle che arrivano una volta nella vita e devo coglierla a piene mani. L'anno scorso sapevo che quella sarebbe stata un'esperienza a termine e ho provato a costruirmi un'opportunità che fosse a tempo pieno di avere un sedile. Adesso quell'opportunità torna.
Quando scesi dalla monoposto un anno fa, Christian Horner mi disse: ti do la mia parola che il prossimo anno, a un certo punto, sarai in macchina".
Eccolo, in sostituzione di Ricciardo e con un rendimento da esaminare per capire se Lawson può far parte del futuro Red Bull o meno.
La possibilità che già nel 2025 ci sia accanto a Verstappen un pilota diverso da Perez è concreta. "Non è qualcosa a cui penso, correre il prossimo anno accanto a Max", precisa Lawson.
Salvo aggiungere: "Però, sono assolutamente consapevole che, se dovessi fare un buon lavoro nel secondo team Red Bull, il futuro sarà trovarsi lì. Stanno provando a guardare al futuro in Red Bull Racing e, nel caso in cui Max o Checo dovessero andare eventualmente da un'altra parte, hanno bisogno di piloti che siano pronti. Quando si concretizzerà questa possibilità di andare in Red Bull, non è qualcosa a cui penso in questo momento".
Sei gare al termine del campionato, una sola quella già affrontata dal ventiduenne pilota di Hastings, il Qatar: "Non posso dire dei essere impaziente di correre in Qatar, anche se apparentemente sarà una gara molto più bella, lo scorso anno il caldo fu qualcosa di mai vissuto prima. Sono entusiasta di tornarci a correre in condizioni differenti.
Quanto alle altre gare, sinceramente sono entusiasta adesso di andare a Austin, è una gara che anche quando l'ho vissuta da riserva mi sono divertito. Poi cambia di anno in anno per l'evoluzione dell'asfalto e quest'anno è stato rifatto.
Direi anche che mi piace il Brasile, ha tanta storia. Alla fine, sono entusiasta di correrle tutte".
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