Dakar 2021, Al Attiyah(k): "Buon inizio". Peterhansel cauto tra le dune

Dakar 2021, Al Attiyah(k): "Buon inizio". Peterhansel cauto tra le dune© F.Duhamel/Red Bull Content Pool

I protagonisti della seconda frazione della Dakar raccontano come hanno affrontato i 457 km della speciale: all'attacco, Nasser, favorito dalla posizione di partenza; più cauto e attento Peterhansel, secondo su strada e con la navigazione da interpretare

Fabiano Polimeni

04.01.2021 ( Aggiornata il 04.01.2021 15:19 )

Due tappe appena della Dakar 2021 e non puoi leggerci granché quando mancano ancora 10 giornate di gara, la marathon, le mille insidie del raid in Arabia Saudita. Sainz firma la prima, Al Attiyah la seconda, Peterhansel mette d’accordo entrambi e sta in testa alla generale.

La frazione da Bisha a Wadi Ad-Dawasir premia Al Attiyah-Baumel, con il qatariota più che mai cauto nei commenti: bene riprendersi con una vittoria dopo aver fatto da apripista e perso terreno nella prima frazione, ma c’è ancora tanta strada da fare.

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“E’ stata una buona giornata, non so quando abbiamo recuperato su Carlos e Stephane”, le prime parole all’arrivo. Ieri abbiamo perso molto tempo perché abbiamo aperto la strada e non è stata una buona situazione per noi, non abbiamo preso rischi.

Oggi, però, abbiamo affrontato la tappa attaccando a fondo e ogni cosa ha funzionato molto bene: le gomme sono state fantastiche, anche la macchina. Il passo dall’inizio alla fine, senza nessun errore, Mathieu ha fatto un buon lavoro: sono piuttosto contento, vedremo… c’è ancora una lunga strada da percorrere, però è un buon inizio”.

Peterhansel e i rischi delle prime dune

Una speciale “vera”, nel deserto e con le prime dune, ha favorito Al Attiyah rispetto alle due MINI, prime sul percorso. Un elemento che Peterhansel ha sottolineato a fine tappa: “Quella di oggi è stata una tappa bellissima, il deserto si presentava molto più aperto. C’era un po’ di tensione stamani perché arrivavano le prime dune e perché la macchina era davvero pesante, con il pieno di gasolio. La priorità, quindi, era quella di non restare bloccati.

Ha condotto la speciale ben oltre la metà dei 457 km contro il tempo, con il sorpasso di Al Attiyah avvenuto in prossimità del km 300, di un speciale battezzata come molto difficile: “Abbiamo navigato bene, Edouard ha svolto davvero un buon lavoro: forse abbiamo percorso un centinaio di metri di troppo, non sono molti se confrontati con la difficoltà della frazione.

I piloti Toyota, partendo molto tardi stamani, saranno probabilmente più veloci di noi perché abbiamo aperto la strada e fatto la navigazione, sarà perciò sicuramente più facile per i piloti che partivano dietro”, ha concluso Peterhansel al traguardo.


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