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Dakar 2024, Sainz al 4° trionfo: "Vittoria della passione e del lavoro"

Quarta vittoria della Dakar per lo spagnolo, che porta Audi al successo con il prototipo ibrido. Loeb conquista il podio, De Mevius secondo "a sorpresa"

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

19 gen 2024 (Aggiornato alle 15:33)

Speciale a Loeb, Dakar a Sainz. È l'epilogo dell'edizione 2024 del rally raid, che ha visto fino alla penultima speciale una sfida per la vittoria molto più aperta di quanto non lo siano state le ultime Dakar. Carlos Sainz, in equipaggio con Lucas Cruz, vince la sua quarta Dakar, la prima per Audi Sport.

Il progetto RS Q e-tron chiude il ciclo di tre anni centrando il successo tanto inseguito. Un prototipo innovativo, perché a trazione esclusivamente elettrica e con un motore termico, di derivazione DTM, nel ruolo di generatore d'energia. Prestazioni Audi che sono state particolarmente convincenti con Sainz e con Ekstrom, mentre qualche problema in più, di affidabilità, ha rallentato Peterhansel.

Anche l'ultima speciale, i 172 km da Yanbu a Yanbu, hanno visto il pilota francese e Boulanger fermi per problemi al motore, dopo 95 km. Guai tecnici che hanno estromesso dai giochi Nasser Al-Attiyah, a dir poco critico nei confronti del progetto Prodrive Hunter.

Sainz: la ricetta fatta di lavoro, passione e velocità

Se Loeb vince la quarta prova speciale della sua Dakar 2024, per Sainz il successo nel rally raid si somma alle vittorie ottenute nel 2010, 2018 e 2020. Tante quante Ari Vatanen, una meno di Al Attiyah e a 4 Dakar vinte di distanza da Peterhansel. Il futuro vorrebbe El Matador pronto alla sfida 2025 insieme a Ford, il cui impegno si intensificherà dopo la buona gara corsa da Martin Prokop, quinto nella generale. Rumours credibili. "Cosa vuol dire vincere? Che il lavoro ripaga sempre, quando ti impegni, lavori tanto e credi in te stesso. Quando hai un bel team e belle persone intorno. Questa macchina è così speciale, così difficile da gestire: è stato difficilissimo farla funzionare. Arrivare al traguardo e vincere, beh, sono felicissimo per Audi", racconta a caldo, Carlos Sainz.

"Penso che l'energia arrivi dalla passione che ho. Ovviamente, vuol dire credere in te stesso, che sei ancora in grado di guidare e vuol dire anche tanto lavoro dietro le quinte. Per essere qui alla mia età, restare a un certo livello, devi lavorare molto e farlo prima. Non è qualcosa che arriva così, da sola. Al momento voglio godermi questa vittoria e penserò al futuro nelle prossime settimane. Vedremo cosa accadrà", prosegue.

Nell'economia della corsa, i problemi tecnici avuti da Loeb nella PS11, con la rottura del triangolo della sospensione, sono stati decisivi. "È stata una giornata importante per la vittoria, anche se in realtà è stato importante sin dall'inizio della corsa. C'erano molti favoriti, però, come sempre alla Dakar, qualcuno è fermato da problemi e da 10° può risalire la classifica. Penso che abbiamo corso a un ritmo davvero buono, abbiamo avuto una buona strategia e supporto dal team".

Loeb comunque soddisfatto del podio alla Dakar

La cronaca di giornata registra Loeb davanti a De Mevius e Zola, ordine d'arrivo nella top 3. Sainz, comodo dell'ora e più di vantaggio su Loeb, ha chiuso a 10'50", in 17^ posizione.

"Alla fine arriva un posto sul podio, direi che non è poi così male guardando dove eravamo ieri: seduti su una roccia e in attesa del camion assistenza", racconta Loeb al traguardo di Yanbu. "Penso che dopotutto non è un risultato così cattivo. Le nostre chance contro le Audi penso che fossero piuttosto piccole, quando si guarda alle prove speciali che abbiamo corso e al fatto che loro erano con tre macchine insieme e così via. Ci abbiamo provato, abbiamo perso il secondo posto e siamo terzi, per dopotutto siamo giunti al traguardo e non è così male".

De Mevius incredulo del secondo posto

Guillaume De Mevius e Xavier Panseri, su Toyota Hilux, hanno preceduto di 5 minuti Loeb, in una sfida che si è protratta fino a Yanbu, dove Loeb ha vinto con 5'09" sul pilota belga. "Certo che sono felicissimo! È stata una gara pazza e non ci saremmo mai aspettati di concludere sul podio. Ci abbiamo sempre sognato ma non era l'obiettivo che ci eravamo posti all'inizio della gara", racconta De Mevius. "Essere qui è una sensazione incredibile, incredibile essere al secondo posto. Grazie a Overdrive, al team, alla mia famiglia e amici che mi hanno dato molto supporto.

La cosa più difficile è stata adattarmi a correre insieme a Xavier, questa è stata la prima gara che ho corso con lui ed è difficile. Però, abbiamo lavorato ogni giorno per fare sempre meglio, è stata una gara sfidante con prove speciali lunghe, è stata difficile ma ce l'abbiamo fatta".

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