WRC, ufficiale: niente Rally di Gran Bretagna

WRC, ufficiale: niente Rally di Gran Bretagna© Getty Images

Il WRC continua a perdere pezzi ed adesso la situazione si fa complicata: arrivare alle sette gare che darebbero validità al mondiale non è più così scontato

09.06.2020 ( Aggiornata il 09.06.2020 12:34 )

Si tratta, probabilmente, del momento più difficile di tutta la storia del mondiale rally. L'annuncio della cancellazione del rally del Galles mette in difficoltà il mondo delle Wrc, che fino a poco tempo fa guardava con fiducia alla ripresa dell'attività.

Cancellato il Rally di Nuova Zelanda

Parla David Richards

Il governo non ha allentato le misure e quindi per la tappa gallese si è optato per la cancellazione, come spiega David Richards, l'uomo a capo del rally di Gran Bretagna, nel comunicato diffuso sul sito del Wrc: "Non è stata una decisione che abbiamo preso alla leggera. Abbiamo costantemente monitorato le linee guida diffuse dal governo gallese ed è diventato sempre più chiaro che è impossibile fare piani senza alcuna certezza riguardo i maggiori eventi in autunno". Il rally infatti sarebbe dovuto andare in scena tra il 29 ottobre e l'1 novembre, date che non danno ancora una certezza assoluta. 

F1, Toto Wolff ed il mercato

Servono sette gare

Nell'Autosprint in edicola, Oliver Ciesla, CEO della Wrc Promoter, spiega che servono almeno sette tappe per assicurare la validità del mondiale, e con la cancellazione della Gran Bretagna questo non è più scontato. Tre tappe sono già state disputate (Montecarlo, Svezia e Messico prima dello stop causa pandemia), adesso ne servono altre quattro. Al momento, in ballo ci sono solo Turchia, Germania, Giappone ed Italia, ma non mancano le incertezze. La Turchia (dal 24 al 27 settembre) e la Germania (15-18 ottobre) sembrano al sicuro (ma per certi versi lo sembrava anche il Galles, ndr), più indefiniti invece i piani per Giappone e Sardegna. A quanto pare, l'unica veramente intenzionata ad andare nel Sol Levante è la Toyota, che non vuole perdere la prova di casa, mentre tutti gli altri sono più restii ad una trasferta così lunga per via dei costi più elevati. Per la tappa nipponica comunque si è trovato uno slot libero e sarebbe tra il 19 e 22 novembre, mentre per quanto riguarda la prova italiana non è stata fissata ancora alcuna data. L'intenzione è quella di disputare il rally d'Italia in autunno inoltrato, probabilmente la ripartenza dei campionati nostrani aiuterà a fare chiarezza sulla possibilità o meno di correre in Sardegna.


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