La Williams ha annunciato il rinnovo dell'accordo con Mercedes per la fornitura dei motori: Grove resterà fedele alla casa della Stella, dalla quale prenderà la power unit anche nel nuovo ciclo tecnico a partire dal 2026 e fino al 2030. Gli anni di collaborazione saliranno dunque a 17, il che renderà il sodalizio Williams-Mercedes il più lungo nella storia di Grove

Williams, la storia di tutti i motori che hanno spinto le monoposto di Grove

        Quando nel 2014 furono introdotti in F1 le power unit ibride, gran parte del pubblico rimase profondamente deluso dal rumore prodotto dai nuovi turbo V6, niente a che vedere con i vecchi aspirati. Dopo anni il rombo dei vari V12, V10 o V8 ancora si fa rimpiangere ma Stefano Domenicali promette un'attenzione particolare al suono per i propulsori che debutteranno in F1 nel 2026. Pu 2026, Audi al lavoro: individuato il pilota di sviluppo  No ai suoni della Formula E Parlando a 3AW, stazione radio australiana, il presidente e amministratore delegato della Formula 1 ha affrontato l'argomento del rombo dei motori: "L'intenzione &egrave; quella di assicurarci che nel nuovo regolamento il rumore del motore sia maggiore, perch&eacute; &egrave; un qualcosa che fa parte dell'emozione legata alle corse. E' un aspetto al quale i nostri tifosi tengono davvero ed &egrave; nostro dovere impegnarci su questo tema. Non passeremo assolutamente a motorizzazioni ancora pi&ugrave; silenziose come nella Formula E. Dobbiamo avere un rombo diverso, che sia musica per le orecchie. Avevamo il 12 cilindri, con una frequenza diversa ed un rumore molto forte, poi siamo passati ai 10, agli 8 e infine ai 6, ma non caleranno di nuovo. Siamo in una situazione diversa, abbiamo i motori ibridi e resteranno ibridi per il futuro".  Domenicali ha dunque confermato che, pur restando ibride, per le power unit del 2026 si lavorer&agrave; sul rombo del motore. Quest'ultimo, lo ricordiamo, manterr&agrave; l'architettura del 6 cilindri turbo e vedr&agrave; un aumento dell'energia cinetica trasmessa dall'MGU-K, a discapito dell'MGU-H&nbsp;(il recupero dell'energia termica) che verr&agrave; rimosso.       

Il presidente e AD della Formula 1 ha ammesso che verr&agrave; posta un'attenzione particolare al rombo delle Pu che debuterranno nel 2026, per riavvicinare i suono prodotti dalla vettura ai fasti del passato

Domenicali: "Motori 2026, vogliamo più rumore"

        La Ferrari 2023 ha emesso il suo primo vagito. Stamattina, a Maranello, la nuova monoposto del Cavallino &egrave; stata per la prima volta accesa, facendo sentire la "voce" del V6 turboibrido. Un momento dal grande valore simbolico, avvenuto alla presenza della dirigenza del team e della Casa automobilistica. Oltre a Fr&eacute;d&eacute;ric Vasseur, erano infatti presenti anche il vicepresidente Piero Ferrari e l'amministratore delegato Benedetto Vigna. Ferrari, il fire-up del V6 a Maranello Il fire-up, cos&igrave; si chiama in gergo la prima accensione della monoposto, &egrave; durato circa due minuti, tempo necessario ai tecnici di accertarsi del corretto funzionamento di tutte le componenti, ed &egrave; stato seguito, come tradizione, da un applauso. Non si tratta, tuttavia, della prima volta che il nuovo V6 Ferrari fa sentire il suo rombo: ieri, infatti, Haas aveva effettuato la stessa prova sulla VF-23 dotata della power unit del Cavallino Rampante. Ora per il team di Maranello l'attenzione si sposta sulla presentazione della vettura 675, in calendario per il 14 febbraio (leggi qui come seguire la diretta e le anticipazioni sulla nuova monoposto). Ecco il video dell'accensione della vettura 2023:        

La nuova monoposto &egrave; stata accesa per la prima volta alla presenza dei vertici del Cavallino: ecco il video che svela il rombo della nuova power unit

Ferrari, la monoposto 2023 fa sentire la sua voce: ecco il fire-up del V6

La Formula 1 guarda al futuro, tra impegni per l&#39;ambiente, sostenibilit&agrave; economica e ingresso di nuove scuderie. Il World Motor Sport Council, il Consiglio Mondiale della FIA, ha definito i regolamenti 2026 per le power unit della categoria regina. Un&#39;evoluzione pi&ugrave; che una rivoluzione, quella prevista per i V6 turboibridi della F1, che comunque presenteranno numerose e importanti novit&agrave;. Con l&#39;obiettivo di abbattere le emissioni inquinanti delle monoposto, e nel contempo contenere i costi, avvicinando cos&igrave; nuovi Costruttori al Circus.  Formula 1, il calendario 2022  F1 2026, gi&ugrave; le emissioni con elettrico e benzine sintetiche  Le nuove power unit della Formula 1 entreranno in vigore nel 2026, e porteranno con loro una lunga lista di novit&agrave; tecniche. Senza per&ograve; costringere i team a dar vita a progetti completamente nuovi: il WMSC, l&#39;organo decisionale della FIA, ha infatti confermato l&#39;utilizzo delle attuali architetture V6 turboibride, che per&ograve; saranno riviste nel funzionamento e nelle componenti. Il cambiamento pi&ugrave; importante sar&agrave; l&#39;eliminazione della MGU-H, giudicata troppo complessa e costosa. In compenso, per&ograve;, la MGU-K aumenter&agrave; di tre volte la propria potenza elettrica, passando dai 120 kW attuali a ben 350 kW, ovvero circa 476 cv. La Federazione ha del resto confermato che le nuove power unit garantiranno una potenza superiore ai 1.000 cavalli.  Un altro aspetto fondamentale delle unit&agrave; di nuova generazione &egrave; l&#39;utilizzo di carburanti sostenibili. I nuovi V6 saranno alimentati con benzine sintetiche attualmente in fase di sviluppo, e che permetteranno di abbattere le emissioni inquinanti delle monoposto. L&#39;utilizzo di carburanti di nuova concezione, unito alla maggiore potenza elettrica, permetteranno di ridurre considerevolmente i consumi: se nel 2013, ultimo anno con i V8, una monoposto consumava circa 160 kg di benzina per completare un GP, nel 2026 ne basteranno solamente 70. Inoltre, le nuove batterie verranno realizzate utilizzando materiali riciclabili.  &ldquo;L&rsquo;obiettivo &egrave; raggiungere l&rsquo;azzeramento netto delle emissioni di carbonio entro il 2030 e al tempo stesso avere un impatto tecnologico sulle prossime auto stradali&rdquo; ha spiegato Mohammed Ben Sulayem, presidente della FIA, commentando i nuovi regolamenti 2026.  Mercedes investe in carburante sostenibile per voli a minor impatto ambientale  Largo ai nuovi team grazie ai&nbsp;costi inferiori  Non solo sostenibilit&agrave; ambientale, ma anche economica. Come detto, le nuove power unit sono state concepite per costare meno rispetto alle attuali, in considerazione del fatto che, al momento, quella per i motori &egrave; una delle voci di spesa pi&ugrave; importanti per i team. La direzione intrapresa dalla Federazione &egrave; anche quella di rendere la Formula 1 pi&ugrave; attraente, oltre che per gli spettatori, anche per i nuovi Costruttori interessati a entrare. In primis Porsche e Audi, il cui ingresso nel Circus nel 2026 appare sempre pi&ugrave; concreto, e potrebbe essere annunciato ufficialmente a breve.  &ldquo;La Formula 1 sta attualmente godendo di una crescita immensa e siamo certi che questi regolamenti faranno crescere l&rsquo;entusiasmo che le nostre modifiche del 2022 hanno prodotto&rdquo; ha aggiunto Ben Sulayem.  Le nuove regole per il 2023  Oltre ai nuovi regolamenti 2026, la Federazione ha reso note anche le modifiche regolamentari a breve termine, ovvero quelle che entreranno in vigore nel 2023. Si tratta di piccoli aggiustamenti studiati per risolvere alcune problematiche evidenziate quest&#39;anno, dopo l&#39;introduzione della nuova generazione di monoposto a effetto suolo. Le novit&agrave; pi&ugrave; consistenti saranno finalizzate a eliminare il porpoising, e comprenderanno l&#39;aumento dell&#39;altezza da terra dei bordi del fondo (+15 mm) e modifiche al diffusore. Inoltre, verranno introdotti nuovi criteri per i roll-bar delle vetture, in seguito alle criticit&agrave; mostrate da questo dispositivo di sicurezza a Silverstone.  Quanto costa riparare una monoposto di F1? Ecco gli incidenti da cifre esorbitanti 

L&#39;organo decisionale internazionale della FIA ha reso note le caratteristiche delle power unit che entranno in vigore nel 2026: occhi puntati su sostenibilit&agrave; ambientale ed economica

Nuovi regolamenti FIA per le power unit 2026: pi&ugrave; elettrico, meno costi ed emissioni

          Power unit vecchie, power unit nuove e penalizzazioni. Sochi &egrave; stato l'apice della rotazione dei motori, con una griglia di partenza fortemente condizionata dalle sanzioni comminate per l'utilizzo di componenti nuove. Una situazione da tenere in grande considerazione per il prosieguo del campionato, quando l'affidabilit&agrave; giocher&agrave; un ruolo sempre pi&ugrave; importante e le squadre dovranno valutare attentamente se conviene partire in fondo con una Pu nuova oppure evitare una penalizzazione ma rischiare con il chilometraggio delle componenti. GP Russia, i team radio Cosa dice il regolamento? Ricordiamo che una power unit &egrave; suddivisa in sei componenti: il motore termico (ICE), il turbocompressore (TC), il motore cinetico (MGU-K), il motore heat (MGU-H), la centralina di controllo (CE) ed il pacco batterie (ES). Secondo il regolamento, ogni macchina ha disposizione per l'intera stagione solamente due centraline e due pacchi batterie, mentre per le altre quattro componenti il numero di unit&agrave; a disposizione &egrave; tre. Se si superano questi limiti, il pilota riceva una penalit&agrave; con un numero di posizioni da scontare sulla griglia di partenza in base a quanti pezzi ha sostituito.  La situazione "mondiale" Lewis Hamilton al momento &egrave; perfettamente in regola, anche se ha gi&agrave; smarcato tutte le componenti a disposizione. Ricordiamo che la rotazione &egrave; a scelta delle squadre, per cui niente vieta di alternare un'unit&agrave; con l'altra a piacimento. Essendo gi&agrave; ricorso a tutti i motori a disposizioni, l'inglese sar&agrave; costretto ad affrontare tutto il resto della stagione con queste Pu, in caso contrario andr&agrave; incontro ad una penalit&agrave; in griglia nel GP in cui decider&agrave; di effettuare la sostituzione, che &egrave; quanto fatto a Sochi da Verstappen: l'olandese in Russia ha montato una Pu completamente nuova, ricorrendo al quarto ICE, al quarto TC, al quarto MGU-K, al quarto MGU-H, al terzo CE ed al terzo ES. Ricordiamo che Verstappen &egrave; stato costretto ad andare in penalit&agrave; per la Pu rimasta incidentata a Silverstone, un po' come accaduto al suo compagno con l'incidente al via di Budapest: Perez &egrave; gi&agrave; ricorso addirittura al quarto CE ed al quarto ES. Chi per&ograve; in griglia ha smarcato pi&ugrave; motori &egrave; Valtteri Bottas: il finlandese, dopo aver sostituito tutto quanto a Monza, a Sochi &egrave; stato costretto a fare altrettanto per un problema occorso proprio all'unit&agrave; montata in Brianza, cosa che gli &egrave; costata una nuova sanzione in griglia dovendo ricorrere al quinto elemento di ICE, TC, MGU-H ed MGU-K, mentre per ES e CE &egrave; rimasto a tre.&nbsp;  Horner: "Con Mercedes ce la giocheremo al 50-50%" Ferrari, presto una penalit&agrave; per Sainz A Sochi come &egrave; noto il Cavallino ha scelto di montare a Leclerc una power unit completamente nuova per utilizzare la parte ibrida di nuova concezione (ai team era concesso uno sviluppo tra 2020 e 2021, e la Rossa ha preferito affrontare la prima parte di campionato con la vecchia configurazione e portarne una nuova a stagione inoltrata per testare in pista la base della versione 2022). Charles adesso ha un'unit&agrave; in pi&ugrave; a disposizione di qualunque componente ad eccezione della MGU-K (ne ha usate tre come da regolamento), e la stessa sorte toccher&agrave; a breve al suo compagno di squadra Sainz; lo spagnolo, che al momento &egrave; in piena regola, avr&agrave; a disposizione la Pu aggiornata nei prossimi GP, e questo coster&agrave; anche a lui la partenza dal fondo nella gara in cui la squadra decider&agrave; di montarla. Carlos fin qui ha utilizzato solamente due dei tre MGU-K a disposizione. Da sottolineare che tutti i motorizzati Ferrari sono gli unici ad aver usato fin qui solamente due MGU-K, segno che il motore cinetico nato a Maranello gode di un'ottima affidabilit&agrave;. Gli unici non-Ferrari in queste condizioni sono Ricciardo, Stroll e Russell.  Hamilton: "Incredibile non abbia mai corso per la Ferrari" Gli altri Alla Ferrari interessa sapere cosa far&agrave; soprattutto la McLaren, anche lei perfettamente in regola con la rotazione dei motori. Detto di Bottas, Verstappen, Perez e Leclerc, chi &egrave; gi&agrave; andato oltre sono Gasly e Latifi; il francese ha gi&agrave; sbloccato una Pu nuova superando il limite di ciascun componente e lo stesso ha fatto il canadese, che &egrave; rimasto in regola solo nel conto delle MGU-K. Anche Tsunoda &egrave; andato oltre, ma in modo minore: il giapponese ha gi&agrave; smarcato il terzo ES ed il terzo CE.         

La griglia di partenza di Sochi &egrave; stata stravolta da un susseguirsi di penalizzazioni per via dell'utilizzo di nuove componenti, che ha riguardato tra gli altri Leclerc e Verstappen: qui facciamo il punto su un aspetto molto importante per la lotta mondiale

F1 2021, Power Unit: la situazione dopo il GP Russia

        Da una parte ci sar&agrave; Carlos Sainz nel tentativo di capitalizzare il potenziale della SF21, dall'altra ci sar&agrave; Charles Leclerc che prover&agrave; una rimonta dal fondo fino alla zona punti sperimentando, per la prima volta in gara, la versione evoluta della parte ibrida della Pu Ferrari 2021. Pe il Cavallino questa &egrave; l'anteprima del GP di Russia. GP Russia, FP2: cronaca e tempi L'importanza della prova pratica Interrogato sull'importanza&nbsp;di testare in pista la nuova versione, Laurent Mekies ha spiegato che la squadra ha fortemente voluto questa prova: "L'obiettivo pi&ugrave; grande dell'utilizzo di questa nuova unit&agrave; &egrave; testare alcune parti per il 2022. Abbiamo lavorato molto duramente per portare in pista i nuovi componenti ibridi&nbsp; cos&igrave; presto, vogliamo avere la riprova che stiamo andando nella giusta direzione con lo sviluppo del motore. Le simulazioni ed i test sui banchi prova sono una cosa, l'utilizzo in pista &egrave; un'altra, e molto pi&ugrave; significativo. Dopo una sola sessione di prova &egrave; presto per dare le prime valutazioni, ma la prima impressione &egrave; che finora sia andato tutto bene. Questo significa che ci siamo preparati bene, stiamo provando a chiudere il gap". Rischio pioggia a Sochi? Alonso: "No ad una Spa-bis" Nuova Pu in arrivo anche per Sainz Ancora non &egrave; dato sapere quando anche Carlos Sainz avr&agrave; a disposizione le nuove componenti: "Non &egrave; cos&igrave; facile rispondere. Non di un passo avanti enorme in termini di prestazioni, ma allo stesso tempo per utilizzare la nuova versione dell'ibrido dobbiamo accettare una penalit&agrave;. Stiamo lottando punto su punto contro la McLaren nella battaglia per il terzo posto nel Costruttori, quindi dobbiamo pensarci due volte su quando fornire anche a Sainz il motore migliorato. Ma non aspetteremo a lungo, faremo in modo che anche Carlos possa beneficiare dell'evoluzione. Accadr&agrave; entro i prossimi due weekend di gara". Verstappen e la nuova Pu: "Sochi o no, avremmo comunque preso una penalit&agrave;" Prosegue il lavoro verso il 2022 Il lavoro in fabbrica prosegue bene, ma la bont&agrave; del progetto potr&agrave; essere valutata solo in funzione del confronto diretto con gli avversari: "E' impossibile sapere cosa stanno facendo gli altri, le regole saranno diversissime, forse il pi&ugrave; grande cambio regolamentare degli ultimi anni. Stiamo vedendo progressi in quello che stiamo facendo, ma penso valga per tutti. L'unica cosa che puoi fare &egrave; guardare a te stesso e capire se il team sta lavorando bene. Noi siamo concentrati su questo". Leclerc: "Il nuovo motore non sar&agrave; un gran cambiamento"       

Il direttore sportivo della Ferrari ha spiegato che per il Cavallino fosse importante avere una prova in pista della nuova versione dell'ibrido, che sar&agrave; resa disponibile per Sainz nella prossima gara oppure in quella successiva

Mekies e la nuova Pu: "Test in pista importante, Carlos l'avrà entro due GP"

        Servir&agrave; trovare una quadra intorno ai dettagli, specifici, delle nuove power unit che la Formula 1 introdurr&agrave; dal 2025. Dettagli che sono di ordine tecnico e finanziario, per arrivare a scrivere la formula che - al momento - ha rivelato giusto la conferma dell'abbinata tra motore termico e parte elettrica, l'adozione di carburanti totalmente sintetici (a zero impatto di Co2 nella produzione) e l'intenzione di sviluppare maggior potenza dalla componente elettrica. A.d. a confronto Linee guida tratteggiate dalla Formula 1, da Stefano Domenicali, nei mesi scorsi. Si dovr&agrave; scendere molto pi&ugrave; nei particolari, dire quanto dovranno costare le power unit, quali saranno i limiti di spesa imposti ai motoristi e, anche su questi aspetti, si confronteranno il prossimo 3 luglio i grandi capi di Ferrari, Mercedes, Renault, Red Bull, pi&ugrave; due osservatori speciali, da tempo immemore ormai: Audi e Porsche. Sterzi a parte: Visto? Hamilton non &egrave; mica ET Secondo quanto riporta il giornalista Michael Schmidt, su Automotorundsport, a Spielberg si terr&agrave; un incontro tra Todt, Domenicali, Kallenius, Elkann, De Meo, Mateschitz, pi&ugrave; Duesmann a.d. Audi e Blume a.d. Porsche. Chi apre i cordoni della borsa Verranno discusse le posizioni soprattutto legate alla componente finanziaria, che detter&agrave; l'impegno di grandi gruppi dell'auto come di Ferrari e Red Bull, su una posizione che, dai rumours, vorrebbe un tetto di spesa oltre i 100 milioni di dollari per lo sviluppo delle nuove power unit. Tutto dipender&agrave; da come si vorr&agrave; "riempire" il contenitore power unit, se l'architettura del motore termico rester&agrave; invariata, quale convergenza verr&agrave; trovata sull'adozione di componenti standard - da sempre un punto critico sul quale giungere a un accordo -.       

La Formula 1 deve definire nei prossimi mesi i dettagli tecnici e finanziari delle nuove power unit, al debutto nel 2025. Gli a.d. delle grandi case automobilistiche, di Ferrari, di Red Bull, pi&ugrave; gli "osservatori" Audi e Porsche si riuniranno in Austria

Motori 2025, incontro tra big in arrivo nel GP d'Austria

        Quando a Chistian Horner si chiedeva se potesse essere Andy Cowell uno dei tecnici di punta sui quali Red Bull Powertrains avrebbe puntato per le operazioni dell'area tecnica, il team principal minimizzava ed escludeva lo scenario. Da un ex Mercedes-AMG HPP, reparto di motoristi che lavora a Brixworth, al responsabile dell'ingegneria meccanica di High Performance Powertrains, Ben Hodgkinson. &Egrave; il nome individuato per dirigere Red Bull Powertrains, della quale sar&agrave; direttore tecnico. Verso la power unit 2025 La struttura nasce negli spazi di Milton Keynes, adattati per gestire la power unit Honda tra il 2022 e il 2024. Dal 2025 si aprir&agrave; una nuova era e Red Bull Powertrains ha sottolineato l'intenzione, in prospettiva, di poter curare in prima persona dello sviluppo di una nuovo motore. Era una delle opzioni accanto alla collaborazione con un marchio motorista a supporto. Adesso si imbocca una strada chiara. Honda rivela i segreti della power unit 2021 Hodgkinson sar&agrave; responsabile di tutti gli aspetti tecnici, "con un focus cruciale sullo sviluppo della power unit Red Bull inaugurale, allineata ai nuovi regolamenti della Formula 1 attualmente programmati per il 2025". Il riferimento, chiaro, &egrave; a un motore che sar&agrave; firmato personalmente da Red Bull. Da Ilmor a Mercedes HPP Hodgkinson arriva da Mercedes HPP, sar&agrave; operativo alla scadenza del suo contratto attuale. Prima di lavorare a Brixworth sotto le insegne HPP, per il tecnico inglese la Formula 1 &egrave; stata l'esperienza in Ilmor Racing, antesignana di Mercedes AMG HPP. Prima ancora l'impegno nella progettazione di motori turbocompressi per Le Mans e il lavoro sullo sviluppo dei propulsori per le WRC. "Ben guider&agrave; il gruppo dei motoristi in piena integrazione con la squadra responsabile del telaio, per realizzare future power unit che consentano a Red Bull di competere nel mondiale". Il destino nelle proprie mani Per Red Bull si aprono prospettive nuove come l'impegno in Formula 1, finora sempre sotto forma di team con un motorista alle spalle: "Ben arriva in questo progetto incredibilmente entusiasmante come un tecnico vincente e un innovatore, in grado di guidare un team di ingegneri con alte competenze.&nbsp; Quando Red Bull ha annunciato la creazione di Red Bull Powertrains stava annunciando anche una nuova fase nelle ambizioni dell'azienda in Formula 1: portare ogni aspetto della progettazione della macchina in casa e mettere il nostro destino nelle nostre mani", spiega Christian Horner. "L'espressione assoluta di tutto ci&ograve; &egrave; nello sviluppo di una power unit Red Bull sulla futura generazione di regolamenti sul motore in Formula 1. L'ingaggio di Ben segnala il nostro intento sul lungo periodo e lo supporteremo con tutte le risorse disponibili necessarie per avere successo".&nbsp; Ex rivali Lui, Hodgkinson, aggiunge: "Sono estremamente eccitato di unirmi a Red Bull Powertrains come direttore tecnico. Non &egrave; stata una decisione semplice da prendere, quella di lasciare HPP dopo quasi 20 anni, per&ograve; l'opportunit&agrave; di assumere un progetto cos&igrave; importante e ambizioso &egrave; un grande onore.&nbsp; Red Bull &egrave; un attore importante in Formula 1 ed &egrave; stato il nostro pi&ugrave; grande avversario nell'era ibrida, non vedo l'ora di scoprire cosa potremo ottenere insieme in questa nuova fase dell'avventura dell'azienda".       

Il colpo Red Bull arriva su un importante tecnico di Mercedes-AMG HPP, Ben Hodgkinson sar&agrave; il direttore tecnico della struttura Powertrains e progetter&agrave; il motore ibrido 2025

Red Bull farà la sua power unit, DT Hodgkinson da Mercedes

        Una porzione non indifferente delle ambizioni della nuova Ferrari SF21&nbsp;passer&agrave; dalle prestazioni della power unit, la nuova 065/6 curata dal gruppo di lavoro guidata da Enrico Gualtieri. Il responsabile dell'area power unit della scuderia di Maranello ha parlato dell'importanza e delle ambizioni del nuovo propulsore nel video di lancio della monoposto 2021. Ferrari SF21, l'analisi: una ventata di novit&agrave;  Imparare dagli errori Gualtieri ha esordito con il ricordo del fondatore: "Enzo Ferrari diceva che il motore &egrave; il cuore di una monoposto, che ha un'anima. Ed &egrave; questa la responsabilit&agrave; che tutti noi motoristi in Ferrari sentiamo quando ripensiamo alle sue parole. A Maranello esiste una straordinaria cultura motoristica, eppure sappiamo che i successi del passato non sono una garanzia per quelli futuri. Sappiamo che una storia gloriosa non &egrave; certamente garanzia di vittoria. Nel nostro sport &egrave; fondamentale un'attenzione maniacale alle proprie aree di miglioramento, l'imparare costantemente dall'esperienza, dagli errori, dalle sconfitte e lavorare sodo, con umilt&agrave;". Mekies: "Leclerc e Sainz affiatati, c'&egrave; un'energia positiva in Ferrari" Un decimo guadagnato grazie a Shell Gualtieri poi ha proseguito: "E' questa consapevolezza, unitamente alla nostra passione ed alle competenze nostre e dei nostri partner tecnici, che abbiamo riversato sul progetto power unit 065/6 per la stagione 2021. Insieme ai colleghi del telaio abbiamo lavorato tanto sul layout della power unit per cercare di rendere pi&ugrave; efficace possibile il progetto complessivo della vettura. Sul motore a combustione interna abbiamo continuamente lavorato per cercare di aumentare il grado di efficienza termica del motore stesso, anche grazie al contributo del nostro partner Shell, che ha portato un vantaggio stimabile in oltre un decimo di secondo di tempo sul giro. Abbiamo lavorato tanto sul turbocompressore, sulla parte di alimentazione per seguire le esigenze del motore, e sulla sua parte di efficienza, per aumentare il recupero di energia dai gas di scarico". SF21, Cardile: cambiamento radicale tra cambio e sospensione Gi&agrave; al lavoro sulla Pu 2022 In conclusione, Gualtieri ha aggiunto una postilla dedicata al motore del 2022: "Stiamo anche lavorando sul sistema ibrido, sulla sua parte elettronica, per cercare di rivederne ed ottimizzarne tutte le componenti. Lo 065/6 &egrave; figlio di tutto questo, figlio di un lavoro di squadra, area power unit, telaio ed il supporto dei nostri partner tecnici di eccellenza tra cui Shell e Mahle, per citarne i principali, e di tutto il nostro parco fornitori. Abbiamo messo tanta energia in questo progetto, ma al tempo stesso stiamo gi&agrave; lavorando su quella del 2022, che debutter&agrave; in pista il prossimo anno e che sar&agrave; ancora pi&ugrave; importante perch&eacute; accompagner&agrave; la scuderia per almeno un triennio". Ferrari SF21, la presentazione. VIDEO        

Il responsabile dell'area power unit di Maranello, Enrico Gualtieri, ha ripreso una famosa citazione del fondatore per introdurre la PU della SF21, dal quale ci si aspetta un netto miglioramento dopo le difficolt&agrave; del 2020

Gualtieri: "Lavoriamo verso il 2022, per Enzo Ferrari il motore è il cuore"

        Osservatori interessati, cos&igrave; Porsche sul futuro che la Formula 1 decider&agrave; di scrivere a partire dal 2025. Carburanti sintetici, power unit ibride con una componente elettrica molto pi&ugrave; potente rispetto a oggi, sistemi semplificati e meno costosi, fino a una necessaria rilevanza tecnologica per l'industria automobilistica. Il ponte tra i due mondi potrebbe essere proprio nelle benzina prodotte per sintesi, di terza generazione. Un punto sul quale Porsche &egrave; piuttosto interessata, come spiega Fritz Enzinger, vicepresidente della divisione Motorsport, intervistato da BBC Sport. Domenicali: "F1 dimostri che l'ibrido ha un gran futuro" La Formula 1? "Per noi sarebbe di grande interesse se gli aspetti della sostenibilit&agrave; avranno un ruolo, segnatamente l'implementazione degli e-fuels". Benzina sintetica, Porsche investe in Cile Lo sviluppo di carburanti ottenuti da biomasse - senza l'alterazione del ciclo dei rifiuti alimentari (e-fuels di seconda generazione) - o da sintesi chimica, tra idrogeno verde (prodotto utilizzando fonti energetiche sostenibili) e Co2 catturata nell'aria, &egrave; un passaggio sul quale alcune case automobilistiche stanno investendo in affiancamento alle strategie di elettrificazione. I limiti dell'elettrico a batteria, nel medio periodo, resteranno evidenti, oltre a un parco auto globale che rester&agrave; con pi&ugrave; di un miliardo di veicoli da alimentare con carburanti meno inquinanti. Da qui la strategia di uno sviluppo degli e-fuels, che vada verso economie di scala tali da abbatterne il costo dagli attuali 10 dollari al litro a un obiettivo che, in 2 dollari al litro, viene ritenuto realizzabile. Porsche sul tema ha investito in un progetto avviato da Siemens in Cile e acquister&agrave; un'ampia fetta della quota di carburante sostenibile che il progetto Haru Oni produrr&agrave;.&nbsp; Porsche in F1, decide il Gruppo Un impegno in Formula 1, per Enzinger, "verr&agrave; valutato nel dettaglio con il Gruppo Volkswagen e i passi ulteriori discussi, se dovessero essere confermati questi aspetti (di sostenibilit&agrave; con gli e-fuels; ndr).&nbsp; Porsche e il Gruppo Volkswagen stanno osservando i regolamenti in continuo cambiamento in tutte le categorie del motorsport nel mondo. &Egrave; il caso anche dell'emergente regolamento sul nuovo motore e sistema di trazione per la Formula 1 a partire dal 2025". Vettel l'ecologista: cos&igrave; la F1 pu&ograve; tornare guida tecnologica A lungo si &egrave; parlato negli anni di un ritorno Porsche in Formula 1, con tanto di concept di un motore V6 sviluppato a Weissach, fino ai recenti rumours - e qualcosa in pi&ugrave; - di un possibile affiancamento a Red Bull, proprio a partire dal 2025, per motorizzare il team di Milton Keynes. Red Bull che con la divisione Powertrains curer&agrave; le power unit Honda tra il 2022 e il 2024, struttura attrezzata, a dire di Marko e Horner, per produrre un motore proprio, dal 2025, dovesse essere necessario. Cos&igrave; come pronta a collaborare con un costruttore che volesse impegnarsi nei panni di motorista.&nbsp; Porsche, oltre all'impegno nelle corse GT, &egrave; attualmente presente in Formula E e dal 2023 torner&agrave; nell'Endurance con un prototipo di Classe LMDh.       

Da Weissach confermano le attenzioni rivolte al futuro regolamento che la F1 si dar&agrave; sulla power unit 2025. La presenza degli e-fuels &egrave; la condizione base perch&eacute; Porsche possa discutere un impegno nei panni di motorista

Porsche interessata alla Formula 1, a una condizione

Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano. Dopo sei stagioni da separati, tornare a leggere &ldquo;McLaren-Mercedes&rdquo; far&agrave; il suo effetto. Certo, non sar&agrave; come prima: da partner privilegiato a semplice cliente c&#39;&egrave; una bella differenza, ma sempre di un ritorno insieme si tratta.  La MCL35M come un progetto nuovo  L&#39;azzardo di Dennis  Da Mercedes a Mercedes, un cerchio che si chiude. Con le power unit di Brixworth per Woking era cominciata l&#39;era ibrida e con le stesse power unit terminer&agrave; l&#39;epoca, almeno per ora, dello sviluppo continuo prima del congelamento. Ron Dennis, quando aveva detto ciao, aveva avuto le sue ragioni: nel 2014 a Woking c&#39;era sempre una certa ambizione, quella di essere un team in grado di puntare al titolo mondiale; restare clienti Mercedes voleva dire, al massimo, essere i migliori degli altri dietro alla casa ufficiale. Da qui l&#39;azzardo Honda, che da bella possibilit&agrave; si &egrave; tramutata in un declino inarrestabile, negli anni di bassi assoluti e del girotondo dei motori: da Mercedes a Honda, da Honda a Renault, da Renault di nuovo a Mercedes; mancavano i Ferrari e la McLaren li avrebbe avuti tutti.  Brown: con Mercedes per sfidarla e vincere  Discesa e risalita  Da Mercedes a Mercedes, la McLaren &egrave; scesa agli inferi e poi &egrave; risalita. Ma i motori c&#39;entrano fino ad un certo punto: a Woking non vincono dall&#39;ultimo Gp del 2012, cio&egrave; molto prima che arrivassero le power unit. Il disastro Honda dei primi anni ha peggiorato la situazione, ma a progettare macchine i problemi c&#39;erano gi&agrave; da un po&#39;, e lo si &egrave; visto al primo anno con i Renault, nel 2018. La squadra si perse completamente nello sviluppo e dovette attuare una mini rivoluzione per risalire. Con Norris e Sainz &egrave; tornato il sereno nel lavoro ai box, mentre in fabbrica il buon umore &egrave; tornato con l&#39;arrivo di Andreas Seidl in qualit&agrave; di team principal e Gil de Ferran come direttore sportivo, affiancati dal gi&agrave; presente Zak Brown in qualit&agrave; di CEO. Un trittico che ha azzeccato tutte le mosse ridando lustro ad una squadra che, dopo otto anni, ha saputo tornare sul podio tra i Costruttori.  Il primo fire-up della nuova MCL35M  &nbsp;Che storia!  Erano sicuramente altri tempi quelli in cui le McLaren furono dipinte d&#39;argento, perch&eacute; non si trattava solo di semplice fornitura, ma di una collaborazione stretta e ben avviata. McLaren e Mercedes, nelle loro 20 stagioni dal 1995 al 2014, hanno saputo vincere e perdere insieme, dando vita ad un binomio che non verr&agrave; mai dimenticato. Le sfide di Hakkinen contro Schumacher sono pagine consegnate agli annali, e non va dimenticato che la stessa Mercedes all&#39;epoca era sul punto di rilevare tutta quanta la struttura per debuttare come casa costruttrice e non solo come motorista, facendo quello che poi ha fatto acquistando la Brawn GP. Chiss&agrave; come sarebbe andata la storia...  Norris, pro e contro del passaggio ai Mercedes  Verso il 2022  Se la gloriosa partnership che fu pare irripetibile, almeno ora si pu&ograve; guardare ad un futuro ancora pi&ugrave; limpido del presente. In linea generale, i propulsori Mercedes sono una garanzia: erano i migliori lo scorso anno e lo saranno ragionevolmente anche quest&#39;anno. E poi il 2022, la grande occasione: per Ricciardo &egrave; la chance della vita, per Norris forse un crocevia fondamentale della carriera. Il binomio McLaren-Mercedes ha portato a casa quattro titoli, tre Piloti (Hakkinen nel 1998 e 1999, Hamilton nel 2008) ed uno Costruttori (1998), e 78 vittorie; chiss&agrave; che non siano statistiche da ritoccare nel prossimo futuro.  Hamilton e la forza di lasciare la McLaren: &quot;Un salto nel buio, ma oggi avrei un solo titolo&quot; 

McLaren e Mercedes insieme hanno scritto pagine indimenticabili, portando a casa quattro titoli mondiali e 78 vittorie, ritrovandosi dopo sei stagioni di lontananza

McLaren-Mercedes, il ritorno di un binomio storico

        Con buona pace dei concetti di &ldquo;convergenza naturale&rdquo; derivanti dalla stabilit&agrave; di un regolamento tecnico, delle power unit turbo ibride la storia degli ultimi 3 campionati ha scritto tutt&rsquo;altro svolgimento. Le differenze, ampie, non sono mancate. Che fosse con i vantaggi dell&rsquo;olio bruciato in camera di combustione da Mercedes, con la power unit Ferrari a muoversi bene tra le maglie ampie del regolamento, ancora con Mercedes e una modalit&agrave; qualifica &ldquo;un po&rsquo; troppo super&rdquo; alla quale si &egrave; messo un argine in corsa nel 2020 (con poche, sostanziali, variazioni sul copione). Avanti con il congelamento dello sviluppo dal 2022, tutti contenti per un obiettivo comune raggiunto: un risparmio di investimenti su 3 campionati e la possibilit&agrave; di programmare il 2025. Nuova benzina, adeguamenti e fughe in avanti Il 2022 sar&agrave;, per&ograve;, il campionato dell&rsquo;incremento della quota di biofuel utilizzato nella miscela della benzina, da una E5 con il 5% di carburante &ldquo;sostenibile&rdquo; alla composizione E10 (10% di biofuel) che determiner&agrave; per i motoristi la necessit&agrave; di adattare la combustione e le testate. Il passaggio pu&ograve; nascondere il &ldquo;rischio&rdquo; di salti in avanti, motoristi in grado di trovare maggior prestazione rispetto agli avversari. Tutto normale in una visione di libera ricerca tecnica, meritocratica. Non fosse per il contestuale stop a produrre sviluppi futuri e la possibilit&agrave; di recupero: si cristallizza lo scenario per 3 stagioni. Gap di potenza, tollerabile il 2% Cos&igrave;, ecco l&rsquo;ipotesi di operare sul flussometro per garantire differenze marginali tra le quattro power unit: non un equilibrio delle prestazioni assoluto, piuttosto un &ldquo;riportare in coda al gruppo&rdquo; il motorista &nbsp;che si dovesse "staccare", in un gergo ciclistico: il 2% di differenza sar&agrave; il valore di riferimento. Sar&agrave; il riferimento che separer&agrave; dalla power unit migliore? Tutto da approfondire, resta il fatto di differenze quantificabili, allo stato attuale dei valori di potenza, all&rsquo;incirca in 20 cavalli. Sul punto, Gilles Simon, direttore tecnico della FIA, ha commentato ad Auto Motor und Sport: &ldquo;Da quel che sappiamo sui motori ci aspettiamo che siano in un range di prestazione molto ristretto nel 2022 e non dimentichiamo come esistano due opportunit&agrave; ancora perch&eacute; vi sia un allineamento naturale: quest&rsquo;anno e il prossimo. Allo stato attuale non riteniamo servir&agrave; un intervento esterno&rdquo;. Marko, nasce Red Bull Powertrains e pensa ai motori 2025 Vale ricordare come lo sviluppo della power unit Honda, che nel 2021 introdurr&agrave; il progetto inizialmente previsto per il 2022, proseguir&agrave; fino alla soglia dell&rsquo;introduzione del congelamento tra 12 mesi. Red Bull avr&agrave; quindi, come gli altri motoristi, una power unit ottimizzata al corso che introdurr&agrave; il carburante E10.       

Il direttore tecnico della FIA esclude la necessit&agrave; di intervento della Federazione per garantire scarti prestazionali ridotti tra le power unit - entro il 2% di differenza - con l'introduzione del congelamento dello sviluppo.&nbsp;

Motori 2022, Simon confida nel livellamento naturale delle prestazioni

        Dieci mesi ancora di sviluppo libero, per presentarsi ai blocchi del mondiale 2022 con una nuova power unit da omologare e sulla quale non sar&agrave; possibile introdurre aggiornamenti fino al termine del campionato 2024. Il congelamento dei motori, condizione della quale Red Bull per prima ha sollevato la necessit&agrave;, &egrave; stato approvato all&rsquo;unanimit&agrave; dei votanti in Commissione F1. Red Bull ottiene quando desiderato sin dall&rsquo;annuncio dell&rsquo;addio Honda a fine 2021: poter gestire una power unit creata su misura, piuttosto che dover ripiegare su una fornitura clienti Renault - che nell'immediatezza dell'annuncio sembrava essere la via "logica", scontata da percorrere -. Anche agli altri motoristi il congelamento gioca a favore in quanto a contenimento dei costi. Motori fuori dal budget cap Basta tornare un po&rsquo; indietro con la memoria, all&rsquo;approvazione del budget cap, per registrare al tempo le voci favorevoli anche a un tetto di spesa applicato allo sviluppo delle power unit. Con il congelamento, nei fatti ma per una via diversa, si pone un freno totale ai costi. Red Bull Powertrains nuova divisione a Milton Keynes Red Bull pu&ograve; avviare adesso la riorganizzazione a Milton Keynes, adeguare le strutture con un reparto motori che gestir&agrave; la specifica Honda - lo sviluppo da parte del motorista proseguir&agrave; per tutto il 2021 in vista dell'omologazione 2022 - dalla quale acquisir&agrave; la propriet&agrave; intellettuale. Helmut Marko conferma a motorsport-magazin.com i passi che seguiranno e dice: &ldquo;Con oggi si definisce il percorso per la creazione di una nuova compagnia a Milton Keynes, sar&agrave; Red Bull Powertrains. &Egrave; una buona notizia non solo per noi ma anche per l&rsquo;intera Formula 1, poich&eacute; riduce un importante fattore dei costi&rdquo;. Sebbene Honda abbia una struttura satellite vicina a Red Bull in Inghilterra, il team investir&agrave; in un proprio spazio per adattarlo a reparto motori, con investimenti in banchi dinamometrici. Il 2022 pu&ograve; considerarsi quasi &ldquo;attualit&agrave;&rdquo;, come il ciclo su tre campionati che seguir&agrave;. Restano da dettagliare le misure con le quali si garantir&agrave; un delta di prestazione tra le quattro power unit entro uno scostamento massimo &ndash; prevedibilmente operando sul flussometro per riportare un motorista entro il perimetro dello scarto massimo di prestazione, se necessario &ndash;, tuttavia &egrave; importante guardare oltre, al 2025. Da s&eacute; o con Porsche, pronti con un motore fatto all'interno I concetti delle nuove power unit sono stati elencati dalla FIA a seguito della riunione della Commissione F1, registrando l&rsquo;allineamento sulla riduzione necessaria dei costi, la rilevanza tecnologica per l&rsquo;industria automobilistica, la sostenibilit&agrave; ambientale e dei carburanti adottati, la creazione di una power unit che sia emozionale e attragga nuovi costruttori. Concetti sui quali Helmut Marko prospetta un futuro motore Red Bull sviluppato nella medesima struttura in via di creazione. Serviranno nuove competenze specifiche, non &egrave; un mistero come il nome di Porsche sia ricorrente per un futuro impegno in Formula 1. In questo quadro d&rsquo;insieme, Marko ha commentato: &ldquo;Il reparto motori &egrave; tecnicamente progettato in un modo che lo sviluppo del motore con i nuovi regolamenti potrebbe essere condotto all&rsquo;interno, posto che i regolamenti restino nel contesto di quanto &egrave; stato immaginato&rdquo;. L&rsquo;investimento prodotto nell&rsquo;adeguamento di un settore della struttura di Milton Keynes resta vantaggioso rispetto alle soluzioni di ripiego, con il pagamento della fornitura clienti: &ldquo;Abbiamo fatto i nostri calcoli, non siamo pazzi. &Egrave; un investimento una tantum sull&rsquo;edificio e, soprattutto, i banchi prova. I costi di gestione non saranno molto pi&ugrave; grandi rispetto a una fornitura clienti&rdquo;.       

La struttura operer&agrave; gestendo i motori Honda tra il 2022 e 2024, poi sar&agrave; il tempo della nuova generazione di power unit e le condizioni potrebbero essere favorevoli allo sviluppo in prima persona o con un nuovo motorista, vedi Porsche

Marko, nasce Red Bull Powertrains e in mente c'è lo sviluppo dei motori 2025

        S&igrave; al congelamento delle power unit a partire dal 2022 e per tre stagioni, forse alla proposta di gara sprint al sabato. Dalla riunione della Commissione F1 trapelano le prime informazioni sull&rsquo;esito dell&rsquo;incontro tra squadre, FIA e Formula 1. Il punto cruciale e in cima alla lista delle priorit&agrave;, specie per Red Bull, restava la votazione sul blocco dello sviluppo delle power unit, che ha ricevuto il via libera. Stop allo sviluppo con convergenza? Lo scenario che si delinea, quindi, fa s&igrave; che Red Bull e AlphaTauri possano continuare a utilizzare la power unit Honda anche tra 2022 e 2024, con il motorista &ndash; secondo quanto dichiarato da Helmut Marko nelle ultime settimane &ndash; che supporter&agrave; lo sviluppo per tutto il 2021 e in prospettiva di un inizio 2022 dove una data segner&agrave; il blocco agli aggiornamenti. Da allora, Red Bull seguir&agrave; la "manutenzione" e gestione della specifica Honda, il cui addio alla F1 avverr&agrave; al termine del campionato 2021. Sterzi a parte: E'&nbsp;tempo di accettare la transizione Rossa Resta da capire se e quale formula sia stata prevista per limitare le differenze prestazionali che dovessero registrarsi alla vigilia del campionato 2022 sul fronte power unit. La corsa allo sviluppo &egrave; tutt&rsquo;altro che ferma, tra le indiscrezioni riportate dall&rsquo;edizione italiana di motorsport.com su un concetto di power unit Ferrari inedito (per Maranello), con l&rsquo;installazione separata di turbina e compressore; e l&rsquo;impegno Honda ad anticipare il motore 2022 per l&rsquo;introduzione quest&rsquo;anno. Gare sprint, tempo per le valutazioni Alla votazione unanimemente favorevole sul punto del blocco allo sviluppo non &egrave; corrisposta una uguale pronuncia sulla proposta di gara sprint al sabato, tuttavia ricevuta favorevolmente &ndash; secondo quanto riporta SkySports &ndash; dalle squadre. GP Canada: promoter favorevole alla gara sprint, con un se I team hanno registrato la posizione FIA e Formula 1, evidentemente nei dettagli ben pi&ugrave; articolata di quanto emerso sulla stampa, chiedendo del tempo per un esame approfondito. Slitta cos&igrave; la pronuncia sul via libera o meno al test dell&rsquo;iniziativa gi&agrave; quest&rsquo;anno in 3 GP, per il quale servirebbe una maggioranza qualificata, di 28 voti favorevoli su 30 (FIA e Formula 1 pesano ciascuno per 10 voti).       

Approvato lo stop allo sviluppo a partire dal 2022 - fino ad allora ci sar&agrave; libert&agrave; di ricerca e aggiornamento. L'idea della gara sprint &egrave; stata presentata nei dettagli alle squadre ma non si &egrave; registrato un voto in merito

Congelamento motori e gare sprint, le decisioni della Commissione F1

        Riportare il pubblico sulle tribune &egrave; una necessit&agrave; per la Formula 1 e la sostenibilit&agrave; finanziaria dello sport. Stefano Domenicali ne parla senza giri di parole, il 2021 dovr&agrave; essere l&rsquo;anno dell&rsquo;uscita dalla crisi scaturita con la pandemia, nel quale provare a riportare la Formula 1 a una normalit&agrave; che vuol dire promoters paganti, spettatori ad assistere ai week end di gara e riattivare il circolo dei proventi generati. Domenicali, F1 flessibile sul calendario. In futuro meno GP e rotazione &ldquo;Quanto fatto da Liberty per essere pronta e aiutare i team &egrave; stato un grande gesto&rdquo;, dice l&rsquo;a.d. della F1, riferendosi allo scorso anno, per poi proseguire e guardare alle sponsorizzazioni, alle attivit&agrave; di contorno all&rsquo;evento, ai servizi offerti alla pubblico VIP. Tutti elementi assenti nel 2020 e destinati, per un&rsquo;ampia parte di questo 2021 sportivo, a essere confermati nelle limitazioni a ci&ograve; che sar&agrave; possibile fare. &ldquo;Voglio essere ottimista e sperare che quest&rsquo;anno sia di transizione verso la fine dello scenario. Se questa crisi dovesse prolungarsi, di certo potrebbe mettere a rischio il successo di cui parliamo. Speriamo verso la fine del 2021 di avere Gran Premi con il pubblico di nuovo sulle tribune&rdquo;, dice a Sky Sports UK. Power unit, ibride e rilevanti per la serie Con uno sguardo rivolto sul lungo periodo, al 2025 che rappresenter&agrave; l&rsquo;introduzione anticipata di un anno della nuova generazione di power unit: ibride sempre, meno costose per forza, con maggior potenza elettrica &ndash; secondo le indiscrezioni &ndash; e l&rsquo;impiego di carburante sintetico di seconda generazione. Domenicali spiega la necessit&agrave; per la F1 di tornare ad avere una rilevanza concreta per la produzione di serie. Congelamento motori 2022, verso il voto Red Bull spera nei Costruttori &ldquo;La sostenibilit&agrave; pu&ograve; essere vista dalla prospettiva della Co2 o da molti altri aspetti legati. Concentriamoci su tecnologia o le emissioni. La F1 ha un gran futuro per dimostrare come non ci sia solo l&rsquo;elettrificazione nel mondo automotive. Ritengo che l&rsquo;ibridizzazione avr&agrave; un grande futuro e rappresenter&agrave; una parte rilevante, la F1 deve usare tutto ci&ograve; per dimostrare che c&rsquo;&egrave; un modo per essere sostenibili in maniera differente. Ci dovr&agrave; essere una grande attenzione in futuro sui costi. L&rsquo;errore fatto in passato &egrave; stato di porre solo la tecnologia in cima alle priorit&agrave; e non i costi. Parlando della pura tecnologia, il motore attuale della F1 &egrave; il pi&ugrave; efficiente al mondo. &Egrave; un valore. In futuro dovremo assicurarci che l&rsquo;ibrido che verr&agrave; impiegato abbia una rilevanza per le auto stradali ma anche che si parta dagli investimenti: non &egrave; possibile che la power unit costi quel che costa oggi. C&rsquo;&egrave; un grande margine per intervenire su questo punto&rdquo;. I Costruttori riconoscono un valore alla F1 L&rsquo;uscita di Honda &egrave; stato un ulteriore campanello d&rsquo;allarme per una categoria che non &egrave; riuscita ad attrarre i costruttori in una fase certo meno critica di quella odierna per investimenti. Guardando al 2025 potrebbero arrivare nuovi protagonisti, ai quali Domenicali dovr&agrave; presentare una Formula 1 il cui valore &egrave; comunque presente e notevole per esposizione globale. &ldquo;Posso dire che stiamo discutendo con altri costruttori, al momento preferiscono stare tranquilli. La notizia positiva &egrave; che ci sono compagnie molto importanti ed entusiaste nel capire quale valore portano a casa usando la piattaforma F1 (leggi la visione di Lawrence Stroll e la rilevanza per Aston Martin). Non solo in termini di tecnologia ma anche in termini di valore che la F1 pu&ograve; apportare ai costruttori di auto. Una delle sfide pi&ugrave; grandi che hanno oggi &egrave; di sentirsi pi&ugrave; giovani, c&rsquo;&egrave; questa specie di lotta tra la vecchia scuola dei costruttori e la nuova che sta arrivando sulla mobilit&agrave;. Noi sicuramente non facciamo parte della componente mobilit&agrave; in quel che vogliamo ottenere come sport, per&ograve; penso che i costruttori possano usare la piattaforma F1 per rinnovare l&rsquo;immagine&rdquo;.       

Stefano Domenicali ammette la necessit&agrave; per la F1 di riattivare il ciclo normale dei GP, tra sponsor, eventi, spettatori paganti. In prospettiva, parla delle PU ibride e dell'interesse manifestato da nuove case auto

Domenicali: "F1 dimostri che l'ibrido ha un gran futuro"

        E' come parlare alla pancia dei tifosi, tanti dei quali saranno d'accordo con lui. Il ritorno ai vecchi motori aspirati ha uno sponsor d'eccezione, Bernie Ecclestone, che ha espresso senza peli sulla lingua la sua opinione riguardo agli attuali motori ibridi. In poche parole, secondo lui le power unit sono da togliere al pi&ugrave; presto. Briatore, fiducia in Brivio: "Anche io ero a digiuno di F1, poi ho vinto 7 mondiali" La ricetta di Bernie A Motorsport Magazine, Mr E ha detto: "Rispolveriamo i vecchi motori aspirati. Tutti li hanno pronti, i costi andrebbero gi&ugrave;, il rombo tornerebbe, e potremmo usarli per cinque anni mentre prepariamo il propulsore del futuro. La F1 non deve avere un ruolo guida per l'industria dell'auto. Le persone lo dimenticano, ma la Formula 1 &egrave; intrattenimento, un businness, e quando smetti di divertirti finisci anche col business. Ci saranno molti cambiamenti nel mondo, tutti avranno auto elettriche, anche i politici guarderanno a questo, non ci sar&agrave; pi&ugrave; spazio per le auto a benzina in citt&agrave;. Le persone diranno 'Ehi, come mai queste F1 non sono elettriche?', mentre i costruttori la smetteranno di produrre auto a benzina o diesel nei prossimi anni". Davide Brivio, chi &egrave; l'uomo al timone di Alpine L'esempio Red Bull-Honda Poi Ecclestone ha continuato spiegando: "La Honda se ne andr&agrave;, la Red Bull rilever&agrave; il motore ma solo se gli altri saranno favorevoli al congelamento, altrimenti proseguiranno spendendo Dio sa quanto per continuare a stare davanti. Liberiamoci di questi dannati e sciocchi motori che abbiamo adesso. Il pubblico non &egrave; interessato a quanto siano efficienti, a quanta benzina usino o quanto potenti siano. Max (Mosley) disse che il rumore non contava ma io penso di s&igrave;, &egrave; sempre contato". Aston Martin, Stroll sr fissa gli obbiettivi con l'aiuto di Vettel       

L'ex capo supremo della Formula 1 in una intervista ha spiegato il suo punto di vista sugli attuali motori, che secondo lui vanno tolti al pi&ugrave; presto

Ecclestone tuona: "Basta con questi motori, tornate agli aspirati"

        La data per tornare al vertice &egrave; fissata al 2022, ma gi&agrave; dall'anno prossimo in casa Ferrari si aspettano dei miglioramenti. Soprattutto sul fronte motoristico, grazie ad una power unit che a Maranello si augurano possa essere un deciso passo avanti rispetto a quella attuale. Per ora, i dati sono confortanti, parola di Mattia Binotto. WRC, Monza presenta il suo Rally Mondiale Motore tutto nuovo Al sito ufficiale della F1, il team principal del Cavallino ha detto: "Al momento non abbiamo il miglior motore, ma l'anno prossimo potremo avere una power unit completamente nuova. In Ferrari abbiamo investito molto nello sviluppo per il propulsore del 2021 e del 2022. Il motore sta girando al banco e credo che i riscontri, in termini sia di prestazione che di affidabilit&agrave;, siano molto confortanti". Alonso gira ad Imola e spera in Abu Dhabi Binotto soddisfatto dei progressi Poi Mattia ha proseguito: "Ci sono dei limiti al banco prova per il 2021, spetta a noi essere efficaci in tutti i test che stiamo programmando, ed anche essere creativi. Penso che se anche abbiamo delle limitazioni nelle prove, ci sia comunque il modo di migliorare, e da quanto stiamo vedendo oggi al banco sono contento dei risultati che stiamo ottenendo". Ufficiale, ecco il GP d'Arabia Saudita       

Il team principal della scuderia di Maranello ha parlato riguardo alla power unit dell'anno prossimo, che sar&agrave; completamente nuova

Binotto sul motore 2021: "Soddisfatti dei progressi, dovremo essere creativi"

        All'inizio dell'era ibrida si parlava di "bottone magico", poi pi&ugrave; recentemente si &egrave; cominciato ad indicarlo come "party mode". Due modi diversi per indicare la stessa cosa, ovvero la mappatura pi&ugrave; spinta possibile, quella da utilizzare per il giro secco in qualifica. Gp Spagna, nuovo telaio per Vettel Attacco alla superiorit&agrave; Mercedes Tutti i motoristi hanno una configurazione speciale della power unit da utilizzare per la massima potenza, ma &egrave; indubbio che la Mercedes, biennio 2018-2019 a parte, sia sempre stata davanti in questo contesto. Ed a Brixworth, dove nascono i motori campioni del mondo dal 2014 ad oggi, non saranno contenti delle nuove intenzioni della Fia, volte ad eliminare appunto questo "party mode" in qualifica. Williams, niente appello contro la Racing Point Si punta ad averla come regola dal 2021 La Federazione infatti sarebbe intenzionata ad introdurre una regola che obblighi le squadre ad utilizzare la stessa mappatura tra qualifica e gara, facendo rientrare in sostanza la mappatura del motore sotto la regola del parco chiuso, che vieta interventi tra il sabato e la domenica. Questo a partire dal campionato 2021, con il chiaro intento di arginare la superiorit&agrave; Mercedes nel giro singolo. Ma queste F1 sono troppo facili? Una specie di Bop? Per ora &egrave; solo un'idea che dovr&agrave; essere approvata, ma la linea sarebbe questa. Probabilmente non il massimo della sportivit&agrave;, e guardandola pi&ugrave; in generale rischierebbe di passare come una sorta di Bop per mantenere ravvicinato il livello della griglia di partenza. Ne sentiremo riparlare.       

La Fia starebbe pensando di vietare le mappature speciali in qualifica, costringendo i piloti a partire in gara con la stessa configurazione del motore usata in prova

F1, verso il divieto di mappature speciali in qualifica?

        La Formula 1 &egrave; uno sport che ha sempre guardato avanti, ma in questo caso sta guardando molto avanti. Ross Brawn infatti ha parlato in esclusiva a Racefans.net del cambio regolamentare che riguarder&agrave; i motori a partire dal 2026. Formula E, ecco il calendario delle ultime gare Verso il 2030 Le attuali power unit sono entrate in vigore nel 2014 e vi resteranno fino al 2025, anno dopo il quale i motori in F.1 andranno incontro a diversi cambiamenti. Niente &egrave; stato deciso, ma la linea &egrave; chiara: carburanti sostenibili ed emissioni zero entro il 2030. Per questo, il nuovo regolamento non potr&agrave; essere sbagliato, anche per attrarre nuovi costruttori, come ha spiegato Brawn: "Ci stiamo concentrando su questo, la FIA con il suo gruppo e la F.1 con il suo, &egrave; questa la nostra priorit&agrave;. Quali saranno le prossime power unit? Per prima cosa, dobbiamo chiederci quali siano gli obbiettivi". Hamilton in ginocchio in Austria per protesta? Obbiettivo nuovi motoristi Brawn poi ha proseguito: "Come incoraggiare l'investimento in una potenziale nuova powertrain? Quali lezioni abbiamo appreso dalle attuali power unit? Tutto ci&ograve; deve far s&igrave; che la Formula 1 diventi pi&ugrave; attrattiva possibile per i fornitori di motori. In tutto ci&ograve;, dobbiamo tenere in conto il lato economico. Le squadre hanno bisogno di potersi permettere dei motori che siano anche dei buoni motori. Dunque abbiamo di fronte abbastanza cambiamenti per i prossimi propulsori e non vogliamo perdere l'occasione di fare un significativo passo avanti". Ipotesi doppio Gp in Cina Sguardo al 2022 Due parole anche per la rivoluzione regolamentare prevista inizialmente per il 2021 e slittata al 2022: "Queste regole sono gi&agrave; state stabilite. Non nego che ci sar&agrave; qualche intoppo con queste regole, succede sempre quanto hai un cambiamento cos&igrave; grande. Sicuramente ci saranno piccole cose da aggiustare".       

L'ex di Ferrari e Mercedes spiega che la rivoluzione del 2026 a livello di motori sia una buona occasione per abbassare i costi ed attrarre nuovi motoristi

86 risultati per 'power unit'

Williams, la storia di tutti i motori che hanno spinto le monoposto di Grove

Domenicali: "Motori 2026, vogliamo più rumore"

Ferrari, la monoposto 2023 fa sentire la sua voce: ecco il fire-up del V6

Ferrari, la monoposto 2023 fa sentire la sua voce: ecco il fire-up del V6

Nuovi regolamenti FIA per le power unit 2026: più elettrico, meno costi ed emissioni

F1 2021, Power Unit: la situazione dopo il GP Russia

Mekies e la nuova Pu: "Test in pista importante, Carlos l'avrà entro due GP"

Motori 2025, incontro tra big in arrivo nel GP d'Austria

Red Bull farà la sua power unit, DT Hodgkinson da Mercedes

Gualtieri: "Lavoriamo verso il 2022, per Enzo Ferrari il motore è il cuore"

Porsche interessata alla Formula 1, a una condizione

McLaren-Mercedes, il ritorno di un binomio storico

Motori 2022, Simon confida nel livellamento naturale delle prestazioni

Marko, nasce Red Bull Powertrains e in mente c'è lo sviluppo dei motori 2025

Congelamento motori e gare sprint, le decisioni della Commissione F1

Domenicali: "F1 dimostri che l'ibrido ha un gran futuro"

Ecclestone tuona: "Basta con questi motori, tornate agli aspirati"

Binotto sul motore 2021: "Soddisfatti dei progressi, dovremo essere creativi"

F1, verso il divieto di mappature speciali in qualifica?

Brawn: "Nuovi motori occasione da non sbagliare"