L'editoriale del Direttore: La solitudine dei numeri primi

L'editoriale del Direttore: La solitudine dei numeri primi

Il record di Hamilton che eguaglia Schumi divide i tifosi: si apre un confronto impossibile che tira in ballo imprese messe a segno in epoche differenti. Ciò che è certo è che comunque è stata scritta una pagina della Formula 1. Così come si sta scrivendo quella del rally in Italia con una manita tutta tricolore...
 

Andrea Cordovani

13.10.2020 10:47

E' un primato condiviso ma che già, inevitabilmente, divide quello delle 91 vittorie conquistate da Michael Schumacher e Lewis Hamilton. Ora che al Nurburgring, proprio in casa Schumi, si è riscritta la storia e l’inglese ha raggiunto su quella vetta che pareva irraggiungibile il mitico tedesco, si apre il confronto impossibile che tira in ballo imprese messe a segno in epoche differenti.

Lo racconta lo stesso Lewis poco dopo aver scalato la Cima Coppi del Piacere, parlando di Michael: "Lui era un vero fenomeno, io avevo 13 o 14 anni, è pazzesco pensare che oggi ho fatto quello che ho fatto. Io sognavo di essere qui un giorno, ma neanche nei sogni più folli potevo pensare di poter raggiungere il record di Michael. E' difficile per me descrivere quello che provo adesso".

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Più facile raccontare che, sebbene raggiunta l’equivalenza numerica a livello di vittorie e tra pochi Gp anche lo stesso quantitativo di titoli iridati, questo record (per ora) in condominio agita le opinioni, innesca lunghe discussioni. Comunque sia quella che è stata scritta in Germania da Hamilton resta una bellissima pagina di Motorsport e una straordinaria carezza al ricordo delle imprese in pista di Schumacher e il punto d’inizio per iniziare a scrivere una nuova storia da parte di Lewis, straordinaria macchina da vittorie, vero cannibale mai sazio di prendersi tutta la scena ogni volta che mette le ruote della sua Mercedes sull’asfalto di un circuito.

Oltre l’evento nell’evento, al Gp del Nurburgring ci sono state anche altre cose da sottolineare. La prima è il ritorno sul podio da parte della Renault trascinata dal coriace Riccardo che ha mandato in visibilio anche il presidente Luca De Meo. La seconda e? il ritorno a punti da parte di Antonio Giovinazzi. Uno squillo importante mentre si cerca di riempire le ultime caselle del mercato. Un decimo posto tutta sostanza per il ragazzo di Martina Franca che ha chiuso alle spalle di Romain Grosjean, un altro sulla graticola, finalmente a punti con la Haas.

Ma a proposito di vittorie, una bellissima nella settimana l’ha firmata l’Italia che nell’anno piu? tremendo riceve il riconoscimento che mai nessun altro Paese ha avuto nella storia delle corse. Ovvero avere ben 5 appuntamenti validi per il campionato del mondo. Assieme ai tre Gp inseriti nel calendario di F.1 lo Stivale da corsa esibisce anche due rally iridati.

Uno è andato in scena nello scorso weekend in Sardegna, l’altro sarà a dicembre a Monza. Per la prima volta il rally nell’autodromo (che avrà anche speciali nel Comasco) entra a far parte delle elette del Mondiale Rally. Ora che la notizia è stata confermata, la splendida manita iridata tricolore riempie d’orgoglio anche perché quella in Brianza sarà una finalissima nella corsa ai titoli visto anche l’esito che il mondiale del traverso d’autore ha avuto sui meravigliosi sterrati sardi. La doppietta messa a segno dalla Hyundai diretta da Andrea Adamo ha provocato enormi sconquassi ai piani alti della graduatoria. La Casa coreana è tornata al comando del Mondiale Costruttori, sempre più determinata a riconfermarsi leader iridata. Proprio Monza sarà l’ultimo avamposto di una stagione dove ora chi sbaglia paga.


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