Formula 1 Singapore, i numeri di Marina Bay

Dalla "nota" statistica sull'ingresso della SC al tempo perso per transitare in pit-lane, fino alle curiosità delle 8 edizioni corse finora

Fabiano Polimeni

13.09.2016 17:29

Ci sono numeri da relegare a semplice curiosità, come le 1.700 luci che illuminano a giorno il circuito, e altri fondamentali per la prestazione e la strategia, tra quelli legati al Gran Premio di Singapore. Il più noto è il 100, come la percentuale di volte in cui la safety car è entrata in pista a compattare il gruppo dal 2008 al 2015. ette uscite tra il 2011 e il 2015 per la Mercedes guidata da Maylander, due lo scorso anno. Quattro, poi, è il numero di volte in cui nelle ultime 5 edizioni il vincitore del gran premio si è laureato campione del mondo a fine anno. Il successo di Vettel 12 mesi fa ha "rovinato" l'en-plein. 

Seb che, insieme ad Alonso, è l'unico ad aver ottenuto il Grand Chelem: nel 2013 Vettel, nel 2010 Alonso. Stessi protagonisti per registare il distacco minimo e massimo tra primo e secondo: furono appena 293 millesimi a separare Fernando da Sebastian nel 2010; a parti invertite, nel 2013, si registrò un divario invece di 32"6. L'impegno fisico richiesto lo abbiamo più volte sottolineato nell'avvicinamento al week end di gara. Ventitré curve sono un record tra i circuiti oggi in calendario, da affrontare con tassi di umidità elevatissimi (84% in gara lo scorso anno) e temperature intorno ai 30° C. Un pilota può arrivare a perdere fino a 3 kg di peso dopo i 61 giri.

Red Bull attesa in gran spolvero domenica. Dovessero agguantare il podio, arriverebbero a quota 10, più di chiunque altro a Marina Bay. Ferrari insegue con 5 arrivi tra i primi tre, poi McLaren a 4 e appena un podio per la Mercedes (la vittoria del 2014 di Hamilton). C'è solo un pilota che è partito dalla pole ma non ha mai vinto il gran premio, è Felipe Massa, in quella che passerà alla storia come l'edizione del Crashgate (e dei problemi al rifornimento che costarono il titolo al brasiliano). Momento amarcord per ricordare il 2012, il traguardo delle 300 partenze in Formula 1 raggiunto da Michael Schumacher

Passando ai numeri più strettamente legati alla prestazione, la velocità massima è di 323 km/h, prima di curva 7, secondo tratto da DRS aperto. Il giro si affronta in pieno per il 49% della sua lunghezza e sono molto sollecitati i freni, per le continue staccate e la scarsa ventilazione, causata dal susseguirsi delle frenate e dalla presenza dei palazzi intorno al tracciato. Dai dati Mercedes, sono 12 le frenate oltre i 2G di decelerazione, tre quelle catalogate come forti, oltre i 4G per un tempo inferiore ai 4 decimi. Anche il cambio è sottoposto a un forte stress, con 70 cambi marcia a giro, quasi 4.300 nell'arco della gara

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In pitlane il limitatore è posto a 60 km/h, per un tratto di 349 metri: servono 20"9 per transitare, oltre il tempo per la sosta, il cambio gomme e la ripartenza. Il consumo di carburante non è elevato, si registra un valore di 1,6 kg/giro. Infine, da annotare il miglioramento di tempo sul giro lo scorso anno tra la prima sessione di prove libere e la Q3: 4"1. La pole fu di Vettel, in 1'43"885.

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