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Formula 1 Abu Dhabi, Vettel: qualifiche in ombra ma vede la luce

Il tedesco Ferrari chiude le qualifiche col 5° tempo ma se Verstappen non avesse sbagliato sarebbe ultimo dei top driver. Ma nonostante tutto punta al podio

Alberto SabbatiniAlberto Sabbatini

26 nov 2016 (Aggiornato alle 16:32)

Sorride a fine prove Sebastian Vettel, ma non dovrebbe avere molto da stare allegro. È quinto, in terza fila, ma è rimasto davanti a Verstappen solo perché l'olandese ha sbagliato l'ultimo giro arrivando lungo alla frenata, altrimenti Seb sarebbe finito ultimo fra i top 6. In griglia è 5° staccato di quasi un secondo dalla pole: 906 millesimi. Ma quel che è peggio, è finito ancora una volta dietro al compagno di squadra Raikkonen che lo precede di un decimo.

Vettel arrivava alle qualifiche con il miglior tempo nelle libere 3. Per uno che era davanti a tutti nell'ultima sessione, ritrovarsi dietro a quasi tutti e specie al compagno di squadra dev'essere frustrante. Seb invece la prende (stranamente) bene: “Nel complesso sono contento delle mie qualifiche: forse sono stato un po’ troppo aggressivo e forse ho faticato a trovare il ritmo, però la macchina era molto meglio rispetto a venerdi. E questo ci fa ben sperare per la gara: possiamo lottare per il podio”.

C'è il dubbio che Vettel, in quell'ultimo giro dove ha fatto 1.39.661 abbia lasciato per strada qualche centesimo quando ha dovuto passare Verstappen che stava rallentando prima di una curva. Ma lui stavolta assolve l'olandese: “Max stava rallentando, è vero, ma non è colpa sua. Son io che ho perso un po’ di ritmo e ho anche perso un po’ il posteriore”. In effetti nel video riproposto dalle tv si vede che Vettel, dopo aver scavalcato Verstappen a destra, si porta a sinistra, affronta curva e controcurva e in uscita derapa un po' vistosamente. Gli scappa la macchina dietro. In quel terzo settore ha perso due decimi da Raikkonen e questo potrebbe avergli fatto perdere la seconda fla.

Ma va detto che Vettel non è mai stato, per tutta la durata delle qualifiche, mai veloce come Raikkonen. Kimi è sempre stato un martello: secondo in Q1, terzo in Q2 e quarto in Q3. Mentre Vettel ha fatto nell'ordine: quarto in Q1, quinto in Q2 e quinto in Q3. E quel che è peggio il distacco accusato da Raikkonen. Vettel gli è stato dietro d'un soffio in Q1 per 3 millesimi; distacco poi salito a 405 millesimi in Q2 e ridotto ad appena 15 millesimi in Q3: ma sempre dietro!

Vettel in particolare rispetto a Raikkonen soffriva il primo e il secondo settore: dove Kimi era velocissimo, anche più di Hamilton, mentre Vettel rimediava sempre 1 o 2 decimi di svantaggio. Per fortuna di Seb, Kimi poi non era mai efficace nel terzo settore così che il distacco tra i due fine è stato minimo. Ma evidente, non occasionale.

Come si spiega la miglior performance di Raikkonen su Vettel anche su questa pista? Un indizio viene dalle parole del tedesco:Forse sono stato un po' aggressivo nelle qualifiche. Vuol dire che Vettel guidava di forza la SF16-H, mentre si sa che Raikkonen ha una guida più dolce, “con i guanti” come si dice in gergo. Quindi la guida aggressiva e arrembante di Vettel non si sposa con le caratteristiche della Ferrari SF16-H su questa pista liscia e priva di curvoni veloci. Dove forse bisogna essere più fluidi che aggressivi. 

Guardando alla gara, Vettel è fiducioso e può avere una buona chance in partenza dove scatterà sì quinto, ma con le ultrasoft e potrebbe scavaclare Ricciardo che ha le rosse che forniscono meno grip sullo spunto da fermo. 
“Ci avevamo pensato anche noi a provare le supersoft rosse invece delle viola”, spiega Vettel. “Ma credo che alla fine la ultrasoft sia la scelta migliore. Anche se il rettifilo di partenza è breve e non è sicuro che si riesca nello scatto da fermo a recuperare abbastanza terreno”. Poi sul passo gara la Ferrari, come si sa, dovrebbe essere più efficace della Red Bull. Quindi, come dice lui: "Possiamo lottare per il podio".

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