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F1, dopo le direttive la FIA controlla l'alimentazione Ferrari

L'indiscrezione arriva dalla Germania, dopo la gara in Brasile i commissari avrebbero prelevato componenti della linea di alimentazione del motore per verificare il sistema tra flussometro e V6

F1, dopo le direttive la FIA controlla l'alimentazione Ferrari
© sutton-images

F.P.F.P.

20 nov 2019

Non c’è stata una protesta ufficiale da parte degli avversari né ci sarà. A far le pulci alla power unit Ferrari si procede per chiarimenti richiesti alla FIA, altri diffusi d’iniziativa da quest'ultima e un passaggio, dopo Interlagos, nuovo.

È Auto Motor und Sport a rivelare l’avvio di un’analisi da parte della FIA, decisa autonomamente, su alcuni elementi della linea di alimentazione, installati tra flussometro e motore termico, componenti che sarebbero stati richiesti alla Ferrari, a un team cliente e una terza scuderia con diversa power unit, per effettuare dei raffronti. I componenti prelevati dalle monoposto verranno esaminati dal Dipartimento tecnico della Federazione.

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La direttiva tecnica emanata prima del GP degli USA ha chiarito i limiti del corretto utilizzo del flussometro e l’illegalità di eventuali strategie che utilizzassero l’intervallo di tempo tra una misurazione e l’altra per consentire un maggior afflusso di carburante al motore termico rispetto al dato dei 100 kg/ora. Quali illazioni circa la competitività della Ferrari, collegate alla direttiva tecnica, siano emerse nel week end di Austin, è noto.

Ferrari ha eguagliato Red Bull in curva

In Brasile, la SF90 ha riguadagnato il primato di monoposto più veloce nei settori premianti sulla potenza della power unit, seppur con margini ridotti su Red Bull e Mercedes.

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Un equilibrio che passa da scelte aerodinamiche e d'assetto, riprese da Mattia Binotto nell'esaminare la velocità Red Bull nell'intero arco del giro e la competitività Ferrari nel settore più guidato, nel quale Leclerc ha ceduto appena 7 centesimi al parziale record di Verstappen in qualifica.

“Se guardiamo la nostra qualifica confrontata con quella Red Bull penso fossimo quasi al loro livello quanto a grip ed è stato un confronto molto serrato sul rettilineo in termini di potenza.

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Penso sia un bilanciamento tra configurazioni aerodinamiche ed è la prima volta forse nella quale siamo così vicini a Red Bull in tratti che premiano l’aderenza, dimostrando che come Ferrari ci stiamo muovendo in una direzione diversa d’assetto, privilegiando la fase di curva”, ha commentato Binotto.

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