Il team principal della Haas ha parlato a Sky Sport dell'attuale situazione di stop alle gare e secondo lui in attesa di conoscere la data di inizio del campionato sarebbe meglio non riaprire le factory
Nonostante la quarantena, Gunther Steiner non si ferma. Fa quel che può per preparare la quinta stagione nel mondiale di Formula 1 della Haas, di cui è team principal, con l'obbiettivo di riportarla sui livelli del 2018 dopo un 2019 disastroso.
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Intervistato da Sky Sport, Steiner ha raccontato questi giorni di quarantena dovuti al Covid-19: "Sto bene, sono a casa, qui da noi in North Carolina (il team ha una sede a Banbury nel Regno Unito ed un'altra a Kannapolis, ndr) la situazione è abbastanza tranquilla perché siamo in una zona un po' più provinciale rispetto ad esempio a New York o Los Angeles. Ci sono molti meno casi, però dal 31 marzo anche qui è partito il divieto di uscire se non per necessità per le cose importanti come fare la spesa o andare in farmacia."
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La quarantena non impedisce ad un team principal di lavorare: "Lavoro molto - sorride Steiner -, moltissimo al momento, perché con tutti i problemi che ci sono neanche noi sappiamo come evolveranno le cose, ci teniamo in contatto tra di noi e con gli altri team principal in molte riunioni, comprese Fia e Fom. Dobbiamo capire che fare e poi come gestire l'azienza, perché senza gare i soldi non entrano, e dobbiamo vedere cosa fare con le persone che sono a casa senza fare niente. Adesso c'è lo shutdown, anticipato da agosto in queste settimane, e secondo me andrebbe prolungato ulteriormente, perché se non ci sono entrate non ci sono i soldi per pagare le persone, dunque dal momento che non sappiamo quando ripartiremo per me è meglio non riprendere l'attività".
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