Dopo aver ribadito i lavori per una Monza a porte chiuse, il presidente dell'ACI specifica che non è possibile disputare una corsa in senso inverso senza ingenti somme di lavoro e denaro
Monza si farà, ma a porte chiuse. Su questo il presidente dell'ACI Angelo Sticchi Damiani è stato categorico, smentendo con forza le indiscrezioni della Bild, la quale aveva pubblicato una bozza del calendario 2020 nella quale il Gp d'Italia non figurava.
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Nel suo intervento in video-intervista a Sky Sport 24 Sticchi Damiani ha negato però anche la possibilità che possano esserci due gare sulla stessa pista, di cui una nel senso di marcia opposta. Spiega il presidente: "Correre al contrario non è assolutamente possibile. I circuiti hanno un senso di marcia definito, tutte le barriere, i cordoli e tutta la struttura del tracciato è fatta per correre in quel verso. Si dovrebbero fare dei lavori molti impegnativi e molto costosi, ed il più delle volte anche impossibili, perché gli spazi di fuga sono in una direzione e non nell'altra". Una precisazione importante, non solo per Monza ma anche e soprattutto per tutte le altre piste, Silverstone ad esempio, per le quali si era parlato di una doppia gara nei due versi.
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Tornando sulla certezza del Gran Premio d'Italia, Sticchi Damiani precisa: "Ovviamente non abbiamo la sfera di cristallo, non possiamo sapere che cosa succederà in Italia a settembre. Tutti speriamo che questa storia sarà finita, ce lo auguriamo e confidiamo in un miracolo, oggi ci stiamo attrezzando per un Gp a porte chiuse, è il nostro dovere e ci stiamo impegnando in questo senso. Accettiamo volentieri qualunque miracolo".
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