Ferrari e Renault vanno in appello contro Racing Point, McLaren no

Ferrari e Renault vanno in appello contro Racing Point, McLaren no

Maranello e Enstone confermano la linea dura e confermano l'appello, mentre Woking sceglie di fare un passo indietro e non proseguire sulla via giudiziaria

Michele Salvatore

12.08.2020 10:26

Caso Racing Point, c’è il primo colpo di scena. A presentare appello contro la sentenza della FIA sui condotti dei freni copiati dalla Mercedes W10 e usati sulla RP20 sono state solo Renault e Ferrari. McLaren, si è defilata all’ultimo momento, mentre la Williams non ha ancora reso note le sue intenzioni e ha tempo fino alle 9:30 (ora di Londra) per dare comunicazione ufficiale sulle proprie intenzioni.

La Ferrari è stata la prima scuderia ad annunciare l’intenzione di procedere con l’appello, oltre a presentarne un altro, contro la reprimenda data alla Racing Point dopo il GP del 70° anniversario. “Abbiamo appena confermato la nostra intenzione di appellarci contro la decisione dei commissari per il documento numero 4 del 7 agosto emesso alle 9:30 e per il documento 41 emesso il 9 agosto alle 16:44” recita il comunicato di Maranello.

Wolff: Mercedes pronta ad andare in tribunale

Subito dopo la Rossa, è stato il turno della Renault: “Confermiamo la nostra intenzione di appellarci contro la decisione degli steward in merito ai condotti dei freni Racing Point. Nel frattempo, continueremo a lavorare intensamente con la FIA e tutte le parti interessate per sviluppare e implementare un quadro normativo chiaro e applicabile che garantirà a tutte le squadre che partecipano alla stagione 2021 di sviluppare autonomamente il loro concetto aerodinamico originale”.

McLaren, passo indietro che fa rumore

Da Woking hanno deciso di defilarsi. Come noto, le monoposto McLaren passeranno dalla fornitura Renault a quella Merceds nel 2021 e se a questo aggiungiamo la lunga chiacchierata avvenuta tra Zak Brown e Toto Wolff, immortalata dai fotografi presenti a Silverstone, il quadro dei classici due indizi che fanno una prova è completo: hanno scelto di fare gli spettatori e adeguarsi alle decisioni, piuttosto che recitare un ruolo diretto nella vicenda.

Nel comunicato rilasciato dalla McLaren, si legge che la scuderia: “Rispetta le decisioni di Ferrari e Renault di portare avanti i loro appelli e seguirà i procedimenti con interesse, ma ha deciso di non appellarsi alle decisioni degli steward della FIA in relazione alla protesta della Renault contro Racing Point”.

"Il team ha accolto con favore le decisioni degli steward e, cosa importante, la FIA ha dimostrato che le trasgressioni delle regole saranno indagate e punite. Inoltre, la McLaren Racing è lieta che la FIA chiarirà ulteriormente i regolamenti sportivi e tecnici per proteggere la Formula 1 come sport in cui le squadre sono chiaramente definite come costruttori, rimuovendo il rischio in cui in Formula 1 corrano in futuro vetture che sono, in effetti, copie di altri concorrenti. Tenendo conto di quanto sopra e una visione ampia di tutti i fattori, la McLaren Racing non continuerà con un appello in questo caso”.


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