GP Russia: i 5 temi della gara

GP Russia: i 5 temi della gara© Getty Images

Quanto hanno fatto discutere le scelte dei commissari! In tutto questo Bottas ringrazia mentre la F1 dà il benvenuto a Stefano Domenicali

28.09.2020 ( Aggiornata il 28.09.2020 12:53 )


Anni fa il 6° posto valeva un punto, poi ne è valsi 3, adesso ne vale 8. E puoi arrivare a 9, se metti a segno il giro veloce. Sarà strano, ma un “bottino” del genere la Ferrari non lo portava a casa dalla seconda gara a Silverstone del 9 agosto, con i 12 punti del 4° posto di Leclerc. Sempre lui, che anche a Sochi ci ha messo del suo per salvare la baracca di una Ferrari che vive e vivrà nel limbo della mediocrità, almeno fino all'anno prossimo. Charles si è nuovamente trovato meglio di Vettel su una SF1000 piena di difetti che ha affondato il tedesco. Ed è pure andata bene, considerando che nel contatto del primo giro con Stroll, Leclerc non ha ricevuto né danni né penalità, aspetto non scontato visto l'andazzo dei commissari con le penalizzazioni. Chiamiamoli punti di sutura, quelli che hanno permesso al monegasco di lasciare la Russia con un umore migliore rispetto a quello del sabato sera. Chiedere di più era impossibile, e la sensazione è che il “sacrificio” di Sebastian abbia permesso a Leclerc di salvare la sesta piazza dagli attacchi di Ocon. Il francese infatti si è “bloccato” dietro a Seb dopo la sua sosta, e quei giri hanno permesso a Charles di guadagnare il margine per effettuare la fermata e tornare in pista davanti ad Esteban, ai box ben 10 giri prima del ferrarista. E' stato in quel frangente che Vettel ha perso le già basse possibilità di finire a punti, con un pit-stop al giro numero 30 (Charles si è fermato due tornate prima) nonostante già da qualche passaggio lamentasse parecchia usura dei pneumatici. Se con Charles da una parte è stato giusto non rischiare e mettere le dure per salvare il piazzamento, dall'altra con Seb si sarebbero potute azzardare le morbide: con il tedesco in 16° posizione dopo la sosta non ci sarebbe stato niente da perdere. Senza macchina né prestazione, sarebbe piacevole vedere un po' di voglia di rischiare in più.

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