GP Portogallo, Ricciardo: dopo il podio c'è ancora un obiettivo

GP Portogallo, Ricciardo: dopo il podio c'è ancora un obiettivo© sutton-images

La RS20 ha la competitività buona per guardare a Portimao con fiducia. Nel mondiale Costruttori la corsa è a tre, con McLaren e Racing Point racchiusi in 6 punti

F.P.

20.10.2020 ( Aggiornata il 20.10.2020 19:22 )

Corrono in tre per il terzo posto nel mondiale Costruttori. Ed è un gruppetto che procede ancora appaiato verso il traguardo di Abu Dhabi: Racing Point, McLaren e Renault. Dal Nurburgring, a festeggiare sono stati i francesi, al primo podio dal ritorno in Formula 1 in prima persona. Ricciardo ha concretizzato in risultato il potenziale della RS20, in crescita dalla scorsa estate e con la certificazione di una competitività anche su piste da alto carico.

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Davanti attende Portimao, test inedito per tutti, con i ricordi di diversi piloti relegati a corse nelle serie minori. Come nel caso di Ricciardo, “la prima volta che ho corso a Portimao era il 2009 in Formula 3 inglese e conquistai lì il titolo. Ho bei ricordi. Ancora prima, in quell’anno, provai per la prima volta la macchina di Formula Renault 3.5. E’ una pista sulla quale mi divertii davvero allora e sono certo sarà ancora meglio con una F1 moderna”.

Portimao avara di sorpassi?

Pista da medio-alto carico, guidata e con un solo rettilineo, è destinata a premiare la posizione di partenza, perché di grandi opportunità di sorpasso potrebbero non essercene, se non nel rettilineo alle spalle dei box. Del principale, Ciaron Pilbeam, ingegnere capo in pista, spiega come “la prima curva è piuttosto veloce, da circa 200 km/h, non sarà una grande opportunità di sorpasso”.

Il podio un premio 

Prima di salutare il team, direzione McLaren, Ricciardo mette nel mirino l’obiettivo del terzo posto nel mondiale Costruttori, da strappare a Racing Point, distante 6 punti (120 contro 114, con McLaren a 116) e, sul podio del Nurburgring, spiega: “La perseveranza ha pagato e sono davvero contento per il team e tutto il duro lavoro che hanno svolto ormai da alcuni anni.

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Non abbiamo ancora finito, però. Penso ci sia ancora un altro prima che finisca l’anno, non smetteremo di lavorare e non ci culleremo su questo risultato. Abbiamo un risultato da raggiungere e nel frattempo dobbiamo lavorare anche al tatuaggio di Cyril”.

Ocon guarda il lato positivo

In Renault dovranno lavorare ancora ai problemi di affidabilità, che hanno fermato Esteban Ocon al Nurburgring. Per il francese il primo contatto in pista a Portimao risale al 2011, “sul kartodromo di Portimao, vicino al circuito. Ero in lotta per il mondiale e in quella gara partii in pole. È un bel ricordo”.

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Nonostante lo stop sofferto nell’ultima gara, si affida ai segnali di crescita della RS20, per dire: “E’ davvero positivo che la macchina si stia comportando bene in tante gare su tipologie di circuito differenti. Sappiamo di non poterci fermare nel duro lavoro proprio ora, c’è un lungo percorso da affrontare in questa stagione essendo la lotta in campionato così serrata. Ero felice di come stava andando il GP dell’Eifel, peccato non aver finito la gara. In Portogallo puntiamo a finire il week end con punti ‘solidi’”.


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