GP Abu Dhabi, di nuovo in pista le Pirelli 2021 delle polemiche

GP Abu Dhabi, di nuovo in pista le Pirelli 2021 delle polemiche© Pirelli

La seconda presa di contatto avverrà nel corso delle libere 2 e i piloti dovranno completare almeno 8 giri cronometrati. Critiche in Bahrain da parte dei piloti, Pirelli suggerisce variazioni d'assetto per contrastare il sottosterzo della nuova costruzione

Fabiano Polimeni

09.12.2020 ( Aggiornata il 09.12.2020 14:51 )

I primi commenti dopo il venerdì del GP del Bahrain non sono stati esattamente entusiastici, tutt’altro, da parte di piloti come Hamilton e Vettel, a bollare le nuove gomme Pirelli 2021 come peggiori della specifica attuale.

Un treno di gomme 2021 mescola C4, media nell’allocazione prevista per il GP di Abu Dhabi (C3, C4, C5), tornerà a disposizione dei piloti per essere utilizzato nel corso delle prove libere 2 a Yas Marina.

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Alle squadre è richiesto un impiego minimo che sia di almeno 8 giri cronometrati, libero invece il programma, quando effettuare i run e con – caldamente suggerite – variazioni d’assetto per correggere quella emersa subito come una differente caratteristica rispetto alle gomme 2020 (di fatto le 2019): un maggiore sottosterzo.

Pressioni inferiori

Detto di un profilo del pneumatico rivisto sulle gomme anteriori, Pirelli ha sviluppato il nuovo prodotto in previsione di monoposto 2021 dalle quali si attendono carichi maggiori, nonostante il tentativo regolamentare di arginare l’incremento dei valori di deportanza al posteriore, intervenendo nella modifica del fondo davanti alle ruote.

Sembrerebbe che in Mercedes, dai rumours circolati, abbiano già compensato la perdita stimata di carico, riportata sui valori della monoposto attuale.

La nuova costruzione messa a punto da Pirelli consentirà l’impiego di pressioni di gonfiaggio inferiori, nell’ordine di 1,5 bar sulle gomme anteriori e di 0,5 bar sulle posteriori, con valori suggeriti per la specifica 2021 C4 in pista venerdì prossimo rispettivamente di 21,5 e 19,5 psi, contro i 23 e 20 psi delle gomme normalmente previste per il week end di gara.

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Il fattore della pressione minima di gonfiaggio è notoriamente il primo sul quale interviene il gommista in presenza di più alti valori di energia scaricati dalla monoposto sugli pneumatici, nonché una misura per nulla gradita ai piloti vista la conseguente riduzione di aderenza offerta.


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