Binotto: miglioramenti per il 2021, ma il mirino è sul 2022

Binotto: miglioramenti per il 2021, ma il mirino è sul 2022© Getty Images

Il team principal della Ferrari, in occasione della presentazione della squadra per la nuova stagione, ha detto di aspettarsi dei miglioramenti per l'imminente campionato, ma ciò che non si dovrà sbagliare è il progetto per il 2022

26.02.2021 ( Aggiornata il 26.02.2021 16:08 )

Una coppia di piloti giovane, ma talentuosa ed affamata, un presente da migliorare rispetto al recente passato ed una grande occasione per il futuro targata 2022. Mattia Binotto ha parlato di tutto questo in occasione della presentazione della Scuderia Ferrari per la stagione 2021, con Charles Leclerc e Carlos Sainz a difendere i colori del Cavallino Rampante. Ecco le sue parole, raggruppate per temi.


Migliorare nel presente

Riguardo all'imminente stagione, Binotto ha detto: "La squadra conta più di noi. Siamo reduci da delusioni che non dovranno ripetersi. Dobbiamo onorare la divisa, simbolo dell'eccellenza italiana nel mondo. Mi aspetto pochi errori, qualità ed allegria agonistica. Il 2021 sarà sicuramente un anno importante, in cui ci saranno tantissime sfide per noi. Innanzitutto la vettura, una macchia che nasce da quella dell'anno scorso, parzialmente congelata, e poi il budget cap, per la prima volta avremo un limite alle spese ed anche quella sarà una sfida da affrontare con determinazione, un esercizio tutt'altro che banale. Inoltre avremo una nuova coppia di piloti e tantissime altre sfide, come la macchina del 2022 ancora da progettare in qualche modo. Il percorso che ci attende è lungo ed accidentato. Sarà un momento in cui commetteremo eventualmente degli errori, alcuni evitabili e altri magari anche intollerabili. L'importante come squadra è imparare dall'errore, continuare a crescere e con lo spirito giusto. Per quanto riguarda l'approccio mentale, non dobbiamo abituarci all'anno scorso, per vincere serve fare bene tutto, ogni singolo dettaglio è importante".

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La squadra come un'orchestra

Il capo del Reparto Corse di Maranello ha spiegato come la F1 sia uno sport di squadra ed individuale al tempo stesso: "La F1 è uno sport particolare, perché innanzitutto è uno sport di squadra che però si concretizza in due singoli individui, i piloti. Sono loro che stringono il volante, accelerano, frenano e cercano di anticipare sempre la mossa degli avversari; che in qualche modo con le loro teste disegnano le traiettorie migliori; che portano anche la vettura, in qualifica e gara, sempre oltre il limite. Come una grande orchestra bisogna avere gli strumenti migliori, strumenti che per fortuna la Ferrari ha e ci mette a disposizione, e questo grazie anche ai nostri partner, tecnici e commerciali che condividono con noi gli obiettivi della nostra missione. Per raggiungere questi traguardi, quest'anno abbiamo una nuova coppia di piloti, Charles e Carlos, la più giovane della Scuderia Ferrari dal 1968. Su di loro vogliamo fondare il nostro prossimo futuro, e sono consapevoli anche loro di far parte di questa lunga e straordinaria storia della Ferrari".

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Vincere nel futuro

Il 2022 è dietro l'angolo, e servirà non sbagliare con la macchina della prossima stagione: "La vettura del 2022 sarà completamente diversa, partiremo da un foglio bianco. Il regolamento serve per rendere le gare più spettacolari, cambierà l'aerodinamica per permettere lotte più serrate. Il nuovo regolamento permette a chi segue di avvicinarsi senza perdere prestazione per attaccare. La differenza in termini di progetto è che non partiamo più dalla vettura precedente, con uno sviluppo continuo, perché certi concetti li sviluppiamo dal 2009, mentre adesso si parte da un foglio bianco, come non si vedeva das decenni. Si azzereranno i vantaggi e questa è un'opportunità per tutti i team, e tutti vogliono farsi trovare porti per questa nuova sfida".

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Nessun cambiamento nel ruolo

Il team principal ha ammesso che non avrà compiti differenti: "Il mio ruolo non cambia, è sempre quello di prima. Ci siamo organizzati internamente, ci sono aree identificate in modo chiaro e responsabilità definite. Abbiamo integrato gli ingegneri di pista con l'area aerodinamica del veicolo. La mia responsabilità è sempre quella, Mekies ha dimostrato di saper gestire un fine settimana di gara anche in mia assenza. Siamo cresciuti come squadra, a cominciare da me stesso nel ruolo di team principal. Siamo una squadra che ha fatto esperienza, abbiamo investito molto, a cominciare dal punto di vista tecnico, con un nuovo simulatore che speriamo di poter avviare prossimamente. Quest'anno dobbiamo gestire la voglia di vincere, ma dal 2022 avremo miglioro opportunità di tornare ad essere al vertice. Dobbiamo essere in grado di potercela giocare, tolto il 2020 del resto abbiamo fatto bene. Gli ingredienti ci sono, continuiamo a crescere. Tra i piloti non c'è un numero 1, il numero 1 è la squadra. I nostri avversari sono gli altri, battuti gli altri vedremo di pensare agli interessi del pilota".


Le Mans? No grazie

Binotto ha poi ammesso che non si occuperà del progetto destinato a Le Mans per il 2023: "Non sarò il responsabile per Le Mans. Metteremo a disposizione le nostre competenze. Il nostro presidente è presente, ha voglia di dare una mano, ci dà supporto ed io di questo sono contento".

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