Alonso, un GP di Portogallo spinto dalla rabbia

Alonso, un GP di Portogallo spinto dalla rabbia© Getty Images

Fernando spiega come ci sia ancora del margine di miglioramento, personale, da realizzare in qualifica. La prestazione di Alpine in gara ha portato il team alle spalle di una McLaren e una Ferrari, con due macchine in top ten

Fabiano Polimeni

03.05.2021 ( Aggiornata il 03.05.2021 12:50 )

Quanto sarà una prestazione legata alla pista, alle caratteristiche soprattutto dell'asfalto e quanto, invece, vero miglioramenti di Alpine, lo dirà già domenica prossima Barcellona, GP di Spagna. La A521 è tra le sorprese del week end, con Ocon in positivo per quanto va forte in qualifica, sesto. Delude Alonso, 13°, che si rifà però in gara a Portimao. Gestione del ritmo nel primo stint, lunghissimo come per Ricciardo, rispettivamente 40 e 41 giri su gomma media, poi la C1 per andare all'arrivo. Altra storia Perez, scelta strategica errata di Red Bull, a lasciarlo fuori per 51 giri sperando nel jolly di una Safety Car.

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Dal GP del Portogallo Fernando raccoglie gli aspetti positivi, di una macchina apparsa competitiva, di un ritmo in gara convincente, ma anche un deficit personale di prestazione in qualifica che andrà superato in fretta.

Fernando, qualifica da rivedere

"Sì, i punti erano l'obiettivo principale. La macchina è andata bene per l'intero week end, siamo stati sempre veloci, dalle libere; la gara è andata bene, resta un mistero quel che è successo in qualifica, perché mi sono trovato senza aderenza, non a mio agio".

Ecco, per giudicare la crescita Alpine, Barcellona e il GP di Spagna saranno un ottimo banco di prova per lo stress che porteranno sulle gomme e la conseguente capacità di gestione degli pneumatici posteriori.

Ha corso con la rabbia della delusione del sabato, Fernando, che prosegue sul bilancio suo e della squadra: "Sono molto contento del week end in generale, di come si è comportato il team. È stata una buona gara, divertente, ci siamo trovati a lottare con una McLaren, una Ferrari, sfide che erano impensabili a Imola o in Bahrain. Penso abbiamo compiuto un grande passo in avanti sulla prestazione della monoposto".

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Il prossimo, estrarre il massimo sul giro secco, come è riuscito a fare Esteban Ocon. "Al momento penso che il sabato resti ancora il mio punto debole, riuscire a estrarre il massimo sul singolo giro e sappiamo che a Barcellona e Monaco il sabato è cruciale viste le difficoltà di sorpasso. Ci sono quindi dei compiti da fare a casa per il prossimo week end, proverò a prepararmi".

Buona la terza

Un ottavo posto, la zona punti, un buon "inizio" se si pensa che Alpine e Alonso sono al terzo GP e davanti, tra gli sfidanti di metà gruppo, hanno solo Norris e Leclerc. Dopo tre gare, Alonso spiega come Portimao sia stato il primo nel quale abbia potuto correre con piena fiducia e all'attacco: "In Bahrain ero un po' più accorto su ogni cosa, attento solo a completare il primo GP. A Imola mi sono sentito del tutto non a mio agio in macchina con le varie condizioni, con le gomme intermedie, con la visibilità, la qualifica era stata cattiva.

Questa è stata la prima gara nella quale ho tirato fuori il massimo dalla macchina. Ero arrabbiato dopo la qualifica, oggi quella rabbia l'ho riversata in pista. È sempre una grande spinta quando hai una macchina che ti permette di lottare nelle posizioni alte".


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