GP Monaco: la gara in 5 punti

GP Monaco: la gara in 5 punti© Getty Images

Per la prima volta dall'inizio dell'era ibrida Verstappen e la Red Bull si ritrovano in vetta al mondiale, mentre l'amarezza Ferrari è mitigata dalla prestazione dell SF21. Sorrisi per Vettel e Giovinazzi

24.05.2021 ( Aggiornata il 24.05.2021 15:55 )

Mercedes, i “normali”

Di soliti gli uomini Mercedes sono quelli che riprono il ruolo dei campioni, dei migliori della classe, di quelli che la sanno lunga. Niente di tutto questo a Monaco, dove è andata in scena la loro versione più vulnerabile da un po' di tempo a questa parte. Neanche loro sono imbattibili, anche loro ogni tanto sono vulnerabili, “normali”. Nelle difficoltà e negli imprevisti: per una W12 che al sabato non riusciva a mettere in temperatura le gomme (con Hamilton, mentre con Bottas, comunque, ci sarebbe stata la possibilità di fare la pole senza la bandiera rossa esposta per il botto di Leclerc), alla domenica c'è stata una squadra che ha sbagliato la strategia con Lewis ed il pit-stop con Valtteri, raccogliendo il peggior bottino a Monaco da dieci anni a questa parte. Attenzione però a non andare nell'eccesso opposto, cioè a descrivere una situazione più negativa di quanto effettivamente sia. Esempio: anche la Mercedes pigliatutto del 2015, a Singapore visse un fine settimana orribile, mai in lotta per il vertice. Ed anche a Monaco, quattro anni fa, al netto dell'esclusione in Q2 di Hamilton, proprio non ci fu verso di far andare la W08. Episodi singoli senza continuità nel resto di quelle stagioni: questo perché in entrambi i casi si trattava di circuiti particolari, così come particolare era l'interazione tra asfalto e gomme di quegli appuntamenti. Per cui, attenzione: la Mercedes avrà pur perso la leadership della classifica Costruttori che deteneva dal GP d Germania 2018, ma sapranno tornare in fretta, da subito. Inoltre, la situazione della qualifica ha messo i campioni in carica nella condizione di non poter esprimere il loro potenziale: Bottas prima del ritiro stava riuscendo a seguire Max più o meno da vicino, e se non fosse stato per l'errore di valutazione al box Hamilton, con pista libera, avrebbe certamente fatto segnare tempi più rilevanti. Come disse Lewis quattro anni fa, “Abbiamo perso una battaglia, ma la guerra è ancora lunga”.


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