Sainz: "Ho visto Tsunoda a muro, non sapevo cosa fare"

Sainz: "Ho visto Tsunoda a muro, non sapevo cosa fare"© Motorsport Images

Il dritto di Tsunoda in Curva 3 brucia l'ultimo tentativo di Sainz che aveva il passo per puntare alla prima fila. Dopo Monaco, altra delusione per il pilota Spagnolo

Michele Salvatore

05.06.2021 ( Aggiornata il 05.06.2021 16:40 )

E’ un Sainz scurissimo in volto a fine qualifiche del GP dell’Azerbaijan. Come a Montecarlo, un incidente nelle battute finali del Q3 ha mandato in fumo il suo tentativo decisivo.

Nel Principato la “colpa” è stata tutta di Leclerc, a Baku il dritto di Tsunoda in curva 3 ha innescato il lungo dello spagnolo nella via di fuga e speranze di migliorare il quinto tempo - la prima fila era ampiamente alla portata - stampate sul muro.

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La dinamica dell'incidente

“E’ stato un incidente particolare - racconta ai microfoni di Sky Sport F1 - ed è un peccato perché nelle prime due curve mi stavo migliorando di un decimo e mezzo, il giro era buono. Ma sono partito troppo vicino a Yuki, l’ho visto andare in testacoda e ho immaginato il crash. Dopo la staccata l’ho visto contro il muro, non sapevo cosa fare, mi sono distratto un attimo e per evitarlo sono andato lungo in via di fuga. Peccato, sono due gare che per un incidente che non dipende da me non riesco a sfruttare le potenzialità della macchina”.

Prima fila alla portata

Un vero peccato per Sainz e per la Ferrari, perché due Rosse nei primi due posti della griglia era un risultato alla portata ed è il cronometro a dirlo. Lo spagnolo paga sì 3 decimi a Leclerc, ma ha concluso la sua qualifica a un solo decimo da Hamilton senza aver avuto la possibilità di concludere il giro migliore.

“L’amarezza è tanta perché siamo stati più veloci di quello che ci aspettavamo. Come dicevo in curva 2 ero un già decimo e mezzo più veloce, avevo ritmo, ma per la seconda volta consecutiva mi succede qualcosa proprio quando sto non sono contento”.

A rendere l’esito meno amaro, dovrebbe essere la prestazione globale che certifica come Sainz sia stabilmente il più veloce dei piloti che hanno cambiato squadra. Insomma il periodo di adattamento in Ferrari può considerarsi finito.

Ma Sainz non riesce a trovare un solo motivo per sorridere: “Non lo so - conclude - Ne riparliamo tra un un paio di gare”.

GP Azerbaijan, la griglia di partenza

Qualifiche


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