Anche il team di Lawrence Stroll emana un comunicato per ribadire d'aver utilizzato le gomme Pirelli come prescritto dal gommista. Eppure, sono le "condizioni di utilizzo" ad aver innescato il cedimento a Baku
Tempistiche diverse, sostanza invariata, nelle note diffuse da Red Bull e Aston Martin a seguito dei riscontri Pirelli sul cedimento della gomma posteriore sinistra a Baku.
Se Red Bull ha diffuso pressoché in contemporanea con Pirelli il comunicato nel quale sottolinea d'aver sempre rispettato i parametri prescritti da Pirelli e non aver registrato alcun guasto in macchina, Aston Martin ripete i contenuti con 20 ore di differenza nella comunicazione.
C'è un evidente "vuoto" nel quale far ricadere la causa del cedimento della gomma, tanto da essere arrivati a una direttiva tecnica che entrerà in vigore dal GP di Francia. Perché se sono le condizioni di utilizzo della gomma, attuate dai team, all'origine del taglio riscontrato sulla spalla interna di entrambe le gomme posteriore sinistra, ci sarà pure un elemento tecnico che non torna nella ricostruzione della vicenda, al di là delle repliche formali dei team circa la loro condotta aderente alle indicazioni Pirelli.
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"Avendo esaminato l'incidente dal GP d'Azerbaijan, il team può fornire una dichiarazione.
'A seguito del problema alla gomma sulla macchina di Lance Stroll al giro 29 del GP d'Azerbaijan, abbiamo lavorato con la FIA e la Pirelli nella loro indagine. Possiamo confermare che non c'è stata alcuna anomalia della macchina che ha causato il cedimento della gomma. Il team ha sempre utilizzato le sue gomme entro i parametri prescritti da Pirelli e continuerà a farlo'".
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