Il venerdì del GP d'Austria quasi copia-incolla con il GP di Stiria. Ferrari forte sul passo, ma in qualifica c'è ancora molto da lavorare
La giornata inaugurale del GP d’Austria non è stata molto diversa dalle prove libere di una settimana fa. In Ferrari hanno indirizzato il programma sul passo gara, dedicando poco tempo alla simulazione di qualifica.
La SF21 è scesa in pista, come nella sessione mattutina, con l’ala posteriore più scarica, in modo da recuperare velocità riducendo la resistenza all’avanzamento all’avanzamento, soluzione che sembra dare i risultati cercati da Maranello visto che il ritmo mostrato è stato consitente, paragonabile ai tempi di Mercedes e Red Bull. Quindi, quasi in linea con quanto visto al GP di Stiria.
Sia Leclerc, sia Sainz, oltre alla prove comparative con le gomme - di uno step più morbido rispetto a una settimana fa - hanno girato con il fondo previsto per Silverstone e solo a fine turno hanno montato le soft per provare l’attacco al tempo, quando oramai al Red Bull Ring stava iniziando a piovere. Condizione che ha di fatto vanificato i tentativi rendendo il tempo dello spagnolo (13° 1’05”620) e del monegasco (16° 1’05”708) ininfluenti sulla lettura complessiva delle prove libere. Dunque, per il Cavallino Rampante, resta da capitalizzare al massimo l'ultima di collaudi di sabato mattina per trovare l'assetto giusto per la qualifica.
Leclerc ha dichiarato: "Non credo che siamo riusciti a capire del tutto come far funzionare le gomme in modo ottimale dobbiamo lavorare su questo ma nel complesso credo che sia una buona giornata. Abbiamo un passo gara forte come la settimana scorsa mentre su quello della qualifica ci stiamo lavorando".
"In qualifica si spinge tanto a piena velocità su questa pista - ha detto Sainz - Anche se siamo forti nelle curve, l’80% del circuito si fa al massimo e per questo siamo un po’ indietro".
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