Binotto: "Gara a metà. Leclerc? Veloce e talentuoso ma dovevamo fare meglio"

Binotto: "Gara a metà. Leclerc? Veloce e talentuoso ma dovevamo fare meglio"© Getty Images

Il team principal della Ferrari ha applaudito la corsa dei suoi due piloti, spiegando che nella chiamata di Leclerc ai box la squadra avrebbe dovuto indicare a Charles che alcuni punti della pista era molto bagnati

26.09.2021 ( Aggiornata il 26.09.2021 17:54 )

Il quarto podio stagionale, il terzo per Carlos Sainz, arriva in una giornata al tempo stesso buona e cattiva: buona per il 3° posto di Sainz, cattiva per la mancata chiamata ai box di Leclerc, la quale ha vanificato una bella rimonta da parte del monegasco.

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Tempismo ok per Sainz, non per Leclerc

Ai microfoni di Sky, Mattia Binotto ha analizzato così la trasferta in Russia: "E' una gara a metà. Innanzitutto guardiamo gli aspetti positivi, Carlos ha fatto un bel weekend, senza errori, con una buona qualifica ieri ed una buona partenza oggi, poi ha gestito al meglio le gomme azzeccando tempestivamente la scelta di mettere le intermedie. Dall'altro lato peccato per Charles, il bicchiere mezzo pieno per lui vede una bellissima partenza, un'ottima rimonta con un buon ritmo gara, la nuova Pu ha funzionato bene ed è sempre stato lì con Verstappen, ad indicare quanto fosse positiva la sua corsa fino a quel momento. Nel suo caso il tempismo non è stato ideale in un momento caotico, dispiace perché il risultato finale con lui sarebbe potuto essere migliore, e per questo dico che dobbiamo migliorare, anche i pit-stop non sono stati perfetti, ci sono costati delle posizioni, soprattutto con Leclerc".

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Proprio al riguardo delle soste, Mattia ha spiegato che gli errori al pit non sono legati alle direttive introdotte in Belgio: "Gli errori commessi non sono legati alla nuova direttiva, non siamo stati abbastanza bravi a cambiare le gomme. In generale per i meccanici è una stagione molto intensa, ci sono tante gare e non c'è riposo, tante gare di fila, c'è una sorta di stanchezza fisica da tenere in considerazione. Ma non è una scusa, dobbiamo capire come agire per fare meglio".

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La differenza tra le Pu c'è

A domanda precisa, il team principal della Ferrari ha spiegato che la squadra ha avuto conferma che c'è una differenza tra la nuova power unit montata da Leclerc e la vecchia versione montata da Sainz: "La Pu nuova si è comportata bene, in linea rispetto a come ci aspettavamo. Credo abbia dato il suo contributo alla gara di Charles, che è un aspetto positivo. Partendo dal fondo non ci aspettavamo di fare tanti punti, ma vista come si era messa la gara c'era la speranza di riuscirci. E' un bene per Charles avere quest Pu per il resto della stagione. La vecchia con Sainz non è andata male, ma la differenza tra le due c'è. Sainz con la nuova avrebbe potuto fare ancora meglio. Quando l'avrà anche lui? Direi al più presto, riteniamo sia un vantaggio, l'introduzione la valuteremo in base al tipo di pista ed alle possibilità di sorpasso che offre. La Pu dell'anno prossimo sarà diversa da quella utilizzata qua, ma su batteria ed ibrido la tecnologia, che non significa poi livello finale, è la stessa. Era importante portarla quest'anno, è un salto di tecnologia rispetto a quella utilizzata quest'anno, ci serviva per fare esperienza. Ma la Pu dell'anno prossimo sarà nuova e diversa".


Riguardo ai piloti, Binotto ha parlato bene di entrambi: "Siamo contenti dei piloti, quando l'abbiamo fatta non tutti erano convinti. Adesso ne siamo orgogliosi, Carlos sta portando esperienza, è veloce e questo aiuta Charles nella crescita. Leclerc è veloce e talentuoso, sta continuamente migliorando ed avere Sainz al suo fianco è importante per lui".

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E' mancata la giusta comunicazione

Tornando invece alla gara, Mattia ha spiegato la compartecipazione nelle scelte: "In condizioni di pista da bagnato ad asciutto di solito guardiamo noi i dati, quando ci rendiamo conto che la pista è abbastanza veloce per mettere le slick chiamiamo noi i piloti, in caso contrario ci affidiamo molto più al pilota, su quanto lui pensa di poter ancora guidare in quelle condizioni. Charles prima aveva fatto un giro discreto, nel tempismo della chiamata ci dovevamo rendere conto noi al muretto che in altre parti della pista stava piovendo molto forte, in quel frangente come comunicazione potevamo fare meglio".

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