I tre piloti sul podio meritano tutti quanti un applauso, mentre Bottas delude e Stroll si prende solo rimproveri; fine settimana da dimenticare per l'AlphaTauri
Deludente in qualifica, impalpabile in gara, polemico sui social. La storia su Instagram in cui ha ricondiviso il fotomontaggio che vede lui davanti ad un ammasso di ferraglia e la scritta “Immagine di Valtteri con tutti i suoi motori” è stato l'unico momento del fine settimana in cui ha mostrato gli artigli, sebbene gli vada dato atto che, in un modo o nell'altro, è riuscito a chiudere in quinta posizione. Ciò che non è piaciuto è stata la grinta, o meglio la mancanza di essa, nei duelli: Verstappen è passato in tromba senza che lui desse l'impressione di opporre la minima resistenza, ma Max non è stato l'unico ad infilarlo come un tordo. E pensare che una volta si diceva che questa era una “sua” pista. Ci sta che in qualifica il tempismo nel mettere le slick lo abbia tradito, ci sta anche che si sia sentito tramortito dal dover partire in fondo (sembrava una mossa tattica della Mercedes, ma lui e Wolff hanno confermato che la Pu montata a Monza avesse riscontrato un problema che l'ha resa inutilizzabile), ma di sicuro non ha fatto niente per meritarsi una pacca sulla spalla. Ha chiuso davanti a Perez, ed è l'unica consolazione.
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Ad un certo punto della gara, Sebastian Vettel in curva 11 si è trovato a sinistra il muretto ed a destra la poco amichevole macchina di Lance Stroll, colpevole di aver letteralmente “chiuso” la vettura gemella contro il muretto. Non è successo niente di grave, ma è stato un frangente in cui le due AMR21 hanno rischiato di finire il weekend: colpa sicuramente del canadese che con Vettel, ma non solo con lui, ha guidato un po' sopra la righe. L'Aston Martin si è poi fatta male da sola, sbagliando il tempismo della chiamata ai box: ma fanno già due gare di fila in cui Lance rischia di compromettere la gara del compagno di squadra; a Monza lo ha portato all'esterno a Lesmo, in Russia ha rischiato di stamparlo nel muro. Seb ha evitato polemiche esterne parlando di fraintendimento, Lance si è giustificato dicendo di non averlo visto. Va bene essere proprietari del team, ma insomma...
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Eh no, stavolta non ci sono applausi. Un fine settimana storto, andato male e senza la più piccola soddisfazione. Al di là delle difficoltà puramente prestazionali, con nessuna macchina in Q3, a tramortire il fine settimana dei faentini è stato l'errore tattico di non montare le intermedie ai due piloti: Gasly è stato tenuto in pista mentre Tsunoda è stato chiamato per mettere le morbide (che con una pioggia leggerissima danno una gran mano), scelte in entrambi i casi sbagliate e basate sulle informazione che la squadra aveva, ovverto che la pioggia non sarebbe durata. Quando poi l'acqua è arrivata copiosa era troppo tardi per rimediare, e così le due AT02 hanno chiuso fuori dai punti per la seconda volta in stagione, e per la seconda volta di fila.
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