Spettacolo tra Max Verstappen e Charles Leclerc, cavalieri di una Red Bull ed una Ferrari agli antipodi per quanto riguarda le scelte di assetto; male la Mercedes, mentre continua la "maledizione" della prima pole
Sono stati quattro i piloti a smuovere per la prima volta la classifica a Jeddah: Verstappen, Perez, Norris e Gasly. Ma se per i primi due era una questione un po' più scontata, non lo era per gli altri due. Lando e Pierre: entrambi tra i migliori piloti del 2021, entrambi senza sorrisi dopo la prima di Sakhir, anche se per motivi diversi. Alcune preoccupazioni se le porteranno dietro anche dopo Jeddah, dove almeno però sono riusciti a rompere il ghiaccio. McLaren ed AlphaTauri per adesso stanno andando al di sotto delle aspettative: la MCL36 manca assolutamente di prestazione ed ha un'affidabilità precaria, preoccupazione condivisa con la AT03, che anche in Arabia Saudita ha pagato il conto con Tsunoda impossibilitato a prendere il via al GP. Sia Norris che Gasly si sono tenuti fuori dai guai, sono rimasti agganciati al treno della zona punti ed approfittando dei ritiri (Bottas, Alonso e Ricciardo) hanno risalito la classifica. Si sono visti poco nella domenica araba, dal momento che nella prima parte di gara c'erano Ocon ed Alonso a darsele di santa ragione ed a catturare l'attenzione per il gruppo di mezzo (ha sorpreso che l'ordine di mantenere le posizioni sia arrivato così tardi in casa Alpine), mentre dopo, nei giri in cui Leclerc e Verstappen se le suonavano, la regia era interessata soprattutto a vedere dove sarebbe finito Hamilton dopo la sua sosta (se al box fossero stati più lesti Lewis si sarebbe fermato con la virtual safety car prima che la direzione gara chiudesse la pitlane, e questo gli avrebbe regalato qualche punto in più). Eppure Lando e Pierre il loro lavoro lo hanno fatto: meno in vista rispetto alla passata stagione, ma sempre efficace.
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