L'unica sbavatura del weekend per Verstappen è arrivata all'ultimo tentativo del Q3, favorendo una pole che Leclerc non ha potuto difendere alla domenica; bravo e fortunato Russell, giornata da dimenticare per Alonso
Nel pessimo bilancio di inizio 2022, oltre alla sfortuna nera, c'è spazio per lasciare responsabilità anche a lui. A Miami, soprattutto. Partiva in sesta fila, anche se di fatto 10° data la casella lasciata vuota da Stroll, dunque in una posizione molto più agevole rispetto al compagno di squadra Ocon. Invece è stato punito da un eccesso di foga: gli era andata bene al via con la toccata ad Hamilton, e l'aveva sfangata pure al giro 39, quando con una frenata troppo ottimistica in curva 1 aveva sperato di passare Gasly. Una speronata costatagli 5” di penalità, con i quali sarebbe comunque riuscito ad andare a punti in nona posizione; solo che i commissari, a corsa finita, gliene hanno inflitti altri 5” per essere uscito in curva 14 ed aver tratto un guadagno. Così ha concluso 11°, permettendo ad Albon e Stroll di guadagnare una posizione e ad Ocon di gonfiare ancora il margine in classifica: 24-2 per Esteban.
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E pensare che questi due, Seb e Mick, quando si trovano vanno a fare insieme le interviste. I commissari hanno detto incidente di gara, e può starci: la dinamica è stata simile a quella tra Alonso e Gasly, ma rispetto a Fernando Mick era molto più avanti (dunque più affiancato a Vettel) rispetto a quanto non fosse lo spagnolo con l'AlphaTauri. Schumacher è l'ultimo pilota con il quale Sebastian vorrebbe avere un incidente, e vale anche il contrario: immaginarsi dunque il senso di colpa per entrambi, per aver gettato via una gara che era stata favolosa per tutti e due. Forse è il pilota della Aston Martin ad avere un pizzico di responsabilità in più, ma archiviare il tutto come incidente di gara è giusto. Si chiariranno, si stringeranno la mano, andranno oltre portando avanti un'amicizia profonda e sincera. E magari andrà meglio la prossima volta, in attesa che Mick ottenga finalmente i primi punti della carriera in F1.
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Incolpevole nel contatto con Alonso, distratto ma non completamente responsabile nell'incidente con Norris. L'uomo che ha vivacizzato il finale del GP di Miami se ne va a casa senza punti e con l'amara consapevolezza che quest'anno non si sta ripetendo ai livelli del 2020 o del 2021: che la non promozione in Red Bull gli abbia inconsciamente sottratto forza mentale? Infatti, nonostante nei due episodi non sia stato penalizzato, era comunque in difficoltà: Nando era più veloce, mentre il contatto con Lando è stato favorito da un suo precedente lungo, dovuto anche alla macchina danneggiata nello scontro con l'Alpine. Il ritiro è stato poi inevitabile, al termine di una domenica difficile non solo per i due incidenti ma anche per un'AT03 che ha fatto fatica con le gomme.
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