GP Monaco, l'anteprima: occasione unica?

GP Monaco, l'anteprima: occasione unica?© Getty Images

La Red Bull pigliatutto è chiaramente la macchina da battere in questa stagione, ma l'unicità di Montecarlo può regalare un fine settimana diverso dal solito: ci sperano Ferrari, Aston Martin e Mercedes

24.05.2023 15:50

Monaco: la ricetta giusta

Montecarlo è questione di muretti sfiorati, di fiducia, di frenate precise ed accelerazioni decise. E' questione anche, se non soprattutto, di manico, perché nel Principato il pilota la differenza la fa eccome. Per riuscirci, oltre al talento, ha bisogno di una macchina che lo assecondi, ha bisogno di sentirsi pienamente padrone della vettura: tra le strade monegasche un assetto che trasmette poca fiducia può comportare distacchi anche piuttosto grandi, pure a parità di monoposto.

A Monaco si corre con il massimo del carico, per il semplice motivo che in assenza di lunghi rettilinei la velocità di punta ha un ruolo del tutto marginale. Dunque meglio avere tanta deportanza, non solo per aumentare l'aderenza (prevalentemente meccanica nella maggior parte delle curve) ma anche per "aiutare" le gomme, sia nel mandarle in temperatura sia per la gestione. Stabilizzare immediatamente la temperatura dei pneumatici può essere la chiave vincente, a Monaco, utile sia nel giro secco in qualifica che può cambiare faccia al weekend, sia per i tentativi di undercut che possono esserci in gara.

Come sempre a Monaco, Pirelli porterà le tre mescole più morbide: C5, C4 e C3. Gomme tenere utili a trovare più grip possibile su una pista complicata da questo punto di vista (livello 1 su 5, secondo Pirelli, alla voce "aderenza dell'asfalto"), unica anche nel modo in cui si "gomma": una delle particolarità di Monaco è che il tracciato viene aperto al traffico ogni sera al termine delle sessioni, il che impedisce sostanzialmente la formazione di una traiettoria più gommata, rendendolo ancor più scivoloso. Al tempo stesso, pur con questa complicazione, l'evoluzione dell'asfalto è massima tra il venerdì e la domenica, elemento sempre da tenere in considerazione al momento di definire le strategie. La gestione delle gomme è meno complessa che su altri tracciati (pochi sforzi laterali, scarsa abrasività dell'asfalto, poco stress per i pneumatici), e senza meteo ballerino tutto fa pensare ad una corsa con una singola sosta. Più critico, come detto, il mettere immediatamente in temperatura le gomme che gestirle, anche se un occhio di riguardo alle posteriori, in una pista tutta da trazione, va sempre dato. Nemmeno le frenate sono troppo impegnative (livello 2 su 5 secondo la Pirelli), ma questo non significa non importanti: anzi, è proprio in frenata che a Monaco si può fare la differenza, soprattutto in base al feeling in una fase così delicata del giro.

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