GP Singapore: i 5 temi del fine settimana

GP Singapore: i 5 temi del fine settimana© @ScuderiaFerrari

Al 15° tentativo, ecco la prima vittoria non targata Red Bull del campionato: tutto merito di un Sainz magistrale e di una Ferrari perfetta sia in pista che al muretto; la Mercedes ci prova, la McLaren c'è e Lawson sorprende

18.09.2023 12:05

Tutti insieme

“Si vince e si perde tutti insieme”. Un post lapidario sui social, qualche parola di incoraggiamento, l'appuntamento dato per Suzuka. In casa Mercedes c'è il rammarico per non avercela fatta nonostante ci sia stata l'occasione, e nessuno abbandona un George Russell caduto in fallo proprio all'ultimo giro. Qualche punto perso nel Costruttori, Hamilton comunque sul podio per aver ereditato la posizione mantenuta da George fino a pochi chilometri prima.

La Mercedes non ha vinto e, nel fine settimana in cui la Red Bull è stata così fragile e lontana, rischia di essere un rimpianto da portarsi nell'inverno. Perché a meno che le RB19 non si riscoprano deboli pure a Suzuka e nelle prossime gare (il che sarebbe clamoroso), l'impressione è che giornate così difficilmente ricapiteranno. Le W14 hanno chiuso con una macchina al terzo posto ed una ritirata nella domenica in cui, forse, erano quelle più veloci. Prendendo in prestito esempi dal ciclismo, fossimo stati in una tappa a cronometro in cui ogni atleta va per conto suo, forse le W14 sarebbero state le più rapide nei 62 giri di gara: ma in F1 si corre tutti insieme e, soprattutto sui circuiti cittadini, chi è dietro poi rischia di doversi tenere il suo passo reale in tasca, impossibilitato a mostrarlo. E' stata l'impressione che ha dato George Russell nel primo stint e Lewis Hamilton nel secondo, quando Lwis con la media nuova sembrava anche più incisivo di George. Al box Mercedes erano stati gli unici a tenersi due treni di medie nuove, immaginando una corsa a due soste: impressione azzeccata sulla carta, perché effettivamente la doppia sosta con gomma media nel finale sarebbe stata la strategia vincente senza traffico, ma un conto è ricucire un distacco, un conto è passare, soprattutto se davanti gli avversari giocano con il Drs.

Il rammarico c'è e non può non esserci, ma ci sono elementi positivi che accompagneranno la Mercedes nelle prossime gare. Singapore faceva paura per le irregolarità dell'asfalto, e la memoria correva all'edizione 2022, con la W13 non propriamente a suo agio sulle stradine del Marina Bay, nonostante il terzo tempo in qualifica di Hamilton. La W14 però si è abituata, per esigenze varie, a girare leggermente più alta con le altezze da terra, e questo ha fatto sì che dovesse “alzarsi” meno di altre sull'asfalto irregolare di Singapore. Ne è uscita una macchina comunque competitiva ed in grado di giocarsela, nonostante questa sia una monoposto che si esprime meglio su circuiti dove l'asse dominante è quello anteriore, come può essere Suzuka. Resta dunque il dispiacere ma anche qualche aspetto positivo, oltre alla già citata prestazione della vettura: Hamilton ha strappato il terzo posto in classifica Piloti ad Alonso (180 contro 170) e nel Costruttori la squadra ha limitato i danni, perdendo 21 punti (16 contro 37) nei confronti di una Ferrari che si è portata a -24. La sfida sarà ancora lunga, e per vincerla, a volte, occorre anche difendersi.

Hamilton: "E' stata dura, ma siamo contenti"


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