Michael Schumacher, quei magici anni in Ferrari

A 10 anni dall'incidente con gli scii a Méribel, riproponiamo l'ultima intervista dell'indimenticabile Alberto Antonini al Kaiser

Alberto Antonini

28.12.2023 11:34

Però a Imola, nelle ultime prove, con quel record sotto la neve e il gelo, dovete avere avuto un’indicazione chiara…

"Sì, lì è apparso abbastanza chiaramente quello che ci aspettava. Ma si trattava dell’ultimo test prima di partire per l’Australia. Per tutto il periodo invernale, invece, la situazione non era affatto così chiara. Credetemi, non era facile valutare le forze in campo: solo a Imola, a fine febbraio, si sono viste assieme le vetture 2004 con le gomme nuove, la combinazione destinata alle gare di campionato".

D’ora in avanti, con il titolo già in tasca, per lei sarà più facile, più piacevole correre?

"Naturalmente sì, sarà più bello, perché tutta la pressione che derivava dalle esigenze del campionato mi è caduta dalle spalle. Adesso ho via libera. Potrò concentrarmi di più sulla singola gara invece che sull’esito della stagione".

Ci saranno novità tecniche destinate al 2005 introdotte già nelle prossime gare, a titolo di sperimentazione?

"No, possiamo supporre che le vetture che abbiamo usato in questa stagione subiranno, da qui alla fine del campionato, solo modifiche minime. Potremo valutare qualche componente, nulla di più. Non vedremo novità sostanziali fino alla fine dell’anno… O fino a che non sarà pronta la vettura nuova (Michael sembra accennare al fatto che la prossima stagione potrebbe iniziare con la F2004 modificata, ndr). Non si può passare così velocemente da un progetto all’altro".

La settimana scorsa, a Monza, la Ferrari ha svolto test di aerodinamica per conto della Fia, con lo scopo di valutare modifiche aerodinamiche che dovrebbero rendere le vetture meno sensibili in scia. Crede davvero che sarà possibile, già dal prossimo anno, fare qualcosa per agevolare le manovre di sorpasso?

"Per il prossimo anno? Credo che questo sia il motivo alla base di tutte le nuove regole (la riduzione dell’efficienza aerodinamica su diffusore e alettoni, ndr). Se poi questa idea funzionerà oppure no, non posso saperlo".

Ma secondo lei da cosa dipende esattamente la difficoltà che oggi hanno i piloti a prendere la scia e poi a uscire per tentare il sorpasso? Dalle gomme che devono assolutamente rimanere sulla traiettoria “pulita”, o dalla perdita di carico aerodinamico?

"La Formula Uno è così complessa che, purtroppo, ognuno può fare la sue proposte, ma nessuna è veramente decisiva. Si tratta sempre di una combinazione di fattori. Se poi questi fattori verranno affrontati nella maniera corretta, dagli ingegneri o dagli addetti ai lavori, lo vedremo. Secondo me possiamo soltanto fare esperimenti e vedere, su questa base, in quale direzione lavorare".

Ma lei, che è ritenuto il miglior pilota in circolazione, ha effettivamente sperimentato queste perdite di deportanza improvvise?

"Sicuro che quando viaggi in scia a un’altra vettura perdi almeno il trenta per cento di carico aerodinamico, se non il quaranta. Non necessariamente all’anteriore, su tutta la monoposto".

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