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GP Giappone: le pagelle

Melbourne è stata solo un passo falso: Verstappen si rifà subito su una pista che ama e Perez completa la terza doppietta in 4 GP per la Red Bull. Ottima la Ferrari, sia con Sainz che con Leclerc, e si distingue pure Tsunoda; bocciati invece Hamilton, Stroll e Sargeant

GP Giappone: le pagelle
© Getty Images

Matteo NovembriniMatteo Novembrini

8 apr 2024 (Aggiornato il 9 apr 2024 alle 09:54)

Sergio Perez: 7,5

Com’è che si dice? Aiutati che Dio ti aiuta. Sta facendo il massimo per ottenere un rinnovo, ed a queste condizioni le quotazioni della sua candidatura per sedere sulla futura RB21 restano alte. La stagione poi è lunga, ma intanto è tornato in prima fila per meriti propri dopo 11 mesi (!) e in gara è stato non lontano dai tempi di Max: abile nel traffico e veloce con pista libera. Sta anche smettendo di fare esperimenti assurdi con gli assetti: a quanto pare questa scelta sta pagando.

La classifica Piloti

Fernando Alonso: 7,5

Se lui dice che è stata una delle sue gare migliori, dobbiamo credergli: chi siamo per dire il contrario? Di sicuro un altro pianeta rispetto a Stroll, ma non c’era bisogno di Suzuka per confermarlo: con la Aston Martin aggiornata sta davanti alle Mercedes e su questa pista non è poco. Usa tutte e tre le mescole in gara, segno di quanta variabilità strategica ci fosse in Giappone.

F1 2024: il calendario

Yuki Tsunoda: 7,5

“Per me non è un 10° posto, è come una vittoria”. Erano già pronte le accuse di vilipendio alla bandiera, dopo quello che aveva detto giovedì su Suzuka (“qui si fa presto ad annoiarsi”, aveva affermato nello sbigottimento generale), e invece la sua domenica si trasforma in un trionfo di pubblico: bandierine al vento per l’eroe di casa, bravissimo per tutto il fine settimana. Bravissimo soprattutto per la maturità nei duelli (fosse sempre così…) e per la gestione delle gomme: 30 giri con la hard ad un ritmo molto elevato.

Lando Norris: 7

Si aspettava qualcosa di più? Probabilmente sì. Poteva fare di più? Sicuramente no. Al muretto qualche scelta è stata sbagliata? L’impressione è che sia così, sebbene non significhi automaticamente che seguendo una strategia differente (magari più simile a quella di Sainz) il risultato sarebbe stato necessariamente diverso, anche perché Andrea Stella è convinto che non sia mancata la strategia ma il passo. Intanto però Lando è tornato davanti a Piastri in classifica, se può consolarlo.

La classifica Costruttori

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