Weekend superlativo da parte di Leclerc, che corona il sogno di una vita; pochi rimpianti per la McLaren, un pizzico di fortuna per Sainz mentre Verstappen limita i danni
Il suo punto forte, rispetto a Piastri, è la gara. Ma siccome la corsa a Montecarlo si trasforma, prevedibilmente e da subito, in un trenino, non ha modo di esternare un passo solitamente molto buono. La bandiera rossa gli toglie la carta della strategia, Sainz è furbo a non concedergli praticamente mai l’opportunità di creare il gap su Russell per un pit-stop indolore, così “scorta” l’ex compagno di squadra per tutta la gara senza potersi inventare praticamente niente.
A punti in cinque gare su otto: sicuri che non possa essere un’alternativa a Perez? Forse, dopo averlo supportato a lungo e con una pazienza spesso immeritata da parte sua, a Milton Keynes due conti devono iniziare a farli. Della pratica Ricciardo non si occupa più, per il resto sta trovando velocità e costanza: una grande qualifica è stato il mattone per un altro bel risultato in gara.
Alleluia. Primi punti del campionato in una domenica in cui il grosso del lavoro dovevi averlo fatto il giorno prima se volevi combinare qualcosa. Bravissimo al sabato, quando riesce a nascondere i difetti di una FW46 che non riesce a stabilizzare il comportamento dell’anteriore, poi parte consapevole che gli sarebbe bastato uscire indenne dalla partenza per smuovere la classifica: lo fa, senza sussulti ma con un 9° posto che gli regala finalmente un sorriso.
Vasseur: "Weekend perfetto, non guardo la classifica"
Vedi la voce “Albon”, anche se nel suo caso c’è stata una variabile in più, quella di Ocon: un brivido gratuito che rischiava di costare caro ad entrambi. Giustamente si arrabbia, ma ne esce indenne e da lì riparte verso una top 10 che mancava da ben 9 GP, considerando anche gli ultimi due appuntamenti del 2023: il digiuno più lungo della sua carriera.
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