La Ferrari come indicatore delle prestazioni: quando Verstappen ha visto arrivare Sainz alle sue spalle, ha capito quanto fosse in difficoltà nel primo stint a Silverstone
Una corsa molto tattica, quella di Max Verstappen a Silverstone. Tattica e anche intelligente, soprattutto nelle prime fasi, quando compresa la situazione di inferiorità non si è preso rischi inutili facendo sfilare Norris e Piastri, oltre che dovendosi preoccupare dell'arrivo della Ferrari di Sainz alle sue spalle.
È stato proprio il recupero dello spagnolo a far capire all'olandese della Red Bull quanto fosse... lento. Lo ha rivelato lui stesso nella conferenza stampa dopo il GP Gran Bretagna.
"L'inizio non è stato dei migliori - ha raccontato Verstappen -, ho provato a tenere il passo ma ho finito le gomme. Si stavano surriscaldando e ho solo lottato per trovare aderenze. A quel punto Norris mi ha passato e poi anche Piastri mi ha passato. Quando ha iniziato a piovere non avevo grip, per cui non volevo correre troppi rischi perché non mi sentivo a mio agio con la macchina, per cui ho pensato 'ora mi piazzo qui e punto a sopravvivere'. E' quello che ho fatto. Poi ad un certo punto anche Sainz si è unito alla festa ed è lì che ho pensato 'Cavolo, questo è davvero un brutto pomeriggio'".
Il resto è noto: buona la chiamata per il passaggio alle intermedie, ancora migliore la decisione di montare la gomma dura nel finale, quando Max è riuscito a mettere paura ad Hamilton. "La hard è stata sicuramente la scelta giusta per noi - ha proseguito Max -, con quella mescola abbiamo potuto spingere, la media non era abbastanza buona per noi. Mettere la gomma dura è stata la cosa migliore che potessimo fare e siamo arrivati secondi. Ad un certo punto nella gara sembravamo destinati al quinto o sesto posto, per il 2° posto in un pomeriggio pessimo è certamente un risultato che porto a casa volentieri".
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