Lo spagnolo ha accettato di non essere al vertice nel 2025, siglando un contratto pluriennale ma con delle scappatoie a seconda delle offerte: la sua scelta può comunque rendere orgogliosa la Williams
Se è vero che i sogni son desideri, chissà se Carlos Sainz si era mai sognato di chiudere la carriera in Rosso. Un sogno interrotto troppo presto, in una giornata di inizio febbraio che lo aveva costretto ad un brusco risveglio, quando gli era stato comunicato che per lui, a Maranello, non c'era più posto.
Il suo posto sarà a Grove, con quella Williams che come altre squadre lo ha voluto, che come altre squadre avrebbe voluto accaparrarselo per almeno due o tre stagioni con assoluta certezza, prima di cedere sulle scappatoie: perché Carlos Sainz ha sì un contratto per le prossime stagioni, ma con una via d'uscita nel caso in cui una scuderia di vertice bussasse alla sua porta nel corso del prossimo campionato. Era quello che Carlos Sainz voleva, era quello che avrebbe voluto anche in questi mesi di temporeggiamento in cui, tra una speranza e l'altra, lo spagnolo non aveva mai riposto del tutto il desiderio di essere al top nel 2025.
La prima cosa che c'è da dire, infatti, è proprio questa: Carlos Sainz ha accettato di non correre al vertice, almeno nel prossimo mondiale. Pare una follia per come si è mosso il mercato quest'anno, ma bisogna anche vedere chi ha offerto cosa, ad un pilota meritevole di stare nella parte alta della categoria, ma evidentemente non così inseguito come avrebbe sperato. Al momento dell'annuncio di Hamilton, ufficialmente c'era un sedile libero in Aston Martin, uno in Mercedes ed uno addirittura in Red Bull.
I "verdi" hanno rispettato la parola data facendo scegliere Alonso (era Fernando, in pratica, a dover decidere: il team si sarebbe mosso solo nel caso in cui fosse stato il pilota a decidere di andarsene), Red Bull si è tenuta Perez (con desiderio di stabilità e sponsor come motivazioni principali) mentre la Mercedes, alla fine, non ha trovato in modo di ingaggiare Sainz. Oggi si può dire che Mercedes era l'opportunità più grande: difficile dire chi abbia più cercato chi, ma tra il sogno Verstappen e l'attesa di Andrea Kimi Antonelli, anche la strada verso Brackley per Sainz si è inceppata.
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