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Chi è Loic Serra: il nuovo DT Ferrari che arriva da Mercedes

Prima di ora l'ex Mercedes non è mai stato direttore tecnico, ma ha lavorato a lungo come coordinatore di altri reparti: porterà una grande esperienza nel settore della dinamica del veicolo, delle sospensioni e dello sfruttamento delle gomme

Da Nancy a Maranello, 52 anni dopo. Dal nord est della Francia al cuore dell'Emilia-Romagna, il viaggio di Loic Serra è pronto ad aggiornarsi di un capitolo tricolore, anzi rosso, dal momento che dal prossimo 1 ottobre sarà il nuovo direttore tecnico della Ferrari.

Michelin, BMW Sauber, Mercedes e poi Ferrari

Una laurea in ingegneria meccanica tra Aix-en-Provence e Parigi, poi Michelin, BMW Sauber, Mercedes ed adesso Ferrari. Classe 1972, Serra ha mosso i primi passi in Michelin a partire dal 1996, lavorando principalmente sullo sviluppo di pneumatici e sospensioni, aree che gli hanno dato un'ottima preparazione di fondo nella dinamica del veicolo. Entrato nel dipartimento di F1 della Michelin, vi è rimasto fino alla fine del 2006, quando la Michelin era ormai prossima all'uscita di scena: nel 2007, infatti, sarebbe partita la fornitura unica della Bridgestone. Ingaggiato dalla BMW Sauber come responsabile delle prestazioni del veicolo, si è trasferito alla Mercedes a partire dal 2010, dunque vivendo in prima persona tutta la scalata della casa della Stella nella categoria. E' stato capo dell'ingegneria del veicolo (fino ad inizio 2013), poi capo della dinamica del veicolo (fino a fine 2018) e quindi direttore responsabile delle prestazioni fino alla sua uscita di scena dalla sede di Brackley, giunta ad aprile 2024.

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Serra alla prima da DT

Nel suo ultimo ruolo ha dunque lavorato a contatto con i reparti di aerodinamica, dinamica del veicolo, motore e con gli specialisti delle gomme per estrarre il massimo da un pacchetto fondamentale nella F1 di oggi. Serra dunque non ha mai lavorato come un vero e proprio direttore tecnico, ed all'inizio non sembrava questo il ruolo cui sarebbe dovuto essere destinato una volta in Ferrari: per lui, prima dell'uscita di scena di Cardile, si era pensato ad una posizione con il compito di coordinare i reparti dell'Ingegneria in pista, dello Sviluppo aerodinamico, delle Operazioni aerodinamiche e della Prestazione del veicolo.

Il ruolo di DT dunque è nuovo per l'ingegnere francese, ma come si è visto in passato ha ricoperto ruoli in cui il coordinamento tra tanti sotto reparti è stato molto importante, per cui non sarà totalmente sprovvisto di esperienza da quel punto di vista. Con lui la Ferrari immette nell'organigramma una figura specializzata nella dinamica del veicolo, nelle sospensioni e nello sfruttamento delle gomme: un tassello dunque importantissimo per il futuro del Cavallino Rampante.

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