Uno strepitoso Sainz porta meritatamente a casa il successo, battendo un Norris molto lucido nel duello con Verstappen (bocciato) ed un Leclerc veloce ma non come lo spagnolo. Bene la Haas, Piastri poteva fare di più, disastroso Perez
Da tempo diceva di voler lasciare con un ultimo graffio, con un ultimo giorno felice vestito di rosso prima di prendere una strada che imporrà per forza di cose pazienza. La notizia, però, non è che ci riesce, ma che potrebbe riuscirci ancora nelle ultime quattro gare, vista la portata di questa Ferrari. Una corsa, ed un weekend, da pilota di prim’ordine: al di là di Hamilton in tanti si chiedono perché la Rossa lo abbia lasciato andare, ma soprattutto perché la Red Bull non se lo sia ripreso.
Siamo di nuovo qui a chiederci se si sia trattata di un’occasione persa o no. Di sicuro, il passo con la hard era irresistibile. E quindi? E quindi, per una volta, non è troppo da condannare: se perde tempo nel duello con Verstappen, è perché ha la lucidità di evitare a tutti i costi un contatto, in quanto con il passare delle gare è più lui che, inseguendo, ha più da perdere. In Brasile ci si aspetta di più dalla McLaren: in Messico le Rosse sono state alleate di Max, si augura che ad Interlagos avvenga il contrario.
Norris: "Verstappen non ha guidato in modo pulito"
Non il migliore dei weekend, con quel venerdì in salita che gli ha tolto tempo prezioso per provare ad arrampicarsi fino al livello di Sainz. Il dispiacere, forse, è anche per non aver sfruttato fino in fondo l’occasione in chiave titolo Piloti, sebbene con una classifica Costruttori del genere sia meglio lasciare l’ego da parte. Grande controllo quando perde la macchina in uscita dall’ultima curva, più che il secondo posto perso è da sottolineare il terzo che salva con un bel controllo di volante e freno e con una bella reattività. Per il resto Sainz ne aveva più di lui e lo riconosce.
Leclerc: "Fatto il massimo, gara fantastica di Sainz"
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