GP Messico: le pagelle

Oscar Piastri: 5,5

Ora che a Woking avrebbero più bisogno di lui, si è eclissato. Nelle ultime due gare è mancato il suo apporto per il Costruttori e pure per il Piloti, perché sarebbe il momento giusto per mettersi al servizio di Norris. Per ora, invece, i punti glieli ha fatti soprattutto perdere. Chiariamo: è alla sua seconda stagione ed infilare qualche alto e basso è quasi inevitabile, ma c’è basso e basso ed un’eliminazione in Q1, successiva all’eliminazione nelle qualifiche sprint di Austin, sono due passaggi a vuoto non perdonabili. Recupera in gara, ma senza mostrare doti velocistiche di grido.

La classifica Piloti

Max Verstappen: 4,5

Stavolta gli è andata male. E c’è anche poco da discutere sulle due sanzioni, perché sono sacrosante. Tuttavia, se la Red Bull è ancora in lotta per qualcosa è solo per merito suo, che anche con prestazioni del genere sta tenendo aperto un mondiale che senza di lui sarebbe finito da un pezzo: non molla mai e, sebbene venga penalizzato, fa perdere tempo prezioso a Norris. La bocciatura per i due episodi insomma è inevitabile, ma resta fenomenale nel modo in cui spinge in avanti questa Red Bull: in prima fila dopo un venerdì disastroso, davanti alla prima curva ed in lotta come un leone fino a quando ha potuto.

Verstappen: "Siamo lenti. Penalità? Non starò qui a piangere"

Sergio Perez: 2

Siamo ai minimi termini e, molto probabilmente, ai saluti. Un Perez così non serve a nessuno: a Verstappen, alla squadra e neanche a se stesso perché così vivrebbe solo nella nostalgia di quello che è stato. La crisi tecnica, tra una RB20 che non gli si addice e la scarsa fiducia in frenata, è qualcosa che probabilmente è sfociata sul piano psicologico ed ora è dura risalire, anche perché è sempre più difficile mantenere il volante per il 2025. Che il Messico abbia visto per l’ultima volta all’opera il suo beniamino?

La classifica Costruttori

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