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Ferrari-McLaren, grandi sfide: Lauda, Hunt ed il 1976, roba da film

Il 1976 è l'anno del duello tra Lauda e Hunt, con la lotta iridata che prende davvero vita solo in seguito all'incidente di Niki al Nurburgring: ecco il racconto di un mondiale senza eguali

Matteo NovembriniMatteo Novembrini

15 nov 2024 (Aggiornato il 19 nov 2024 alle 09:57)

Non c'è più Hill, ma c'è una macchina a sei ruote

La cavalcata apparentemente solitaria di Lauda copre qualche altro spunto interessante di quell'annata. Uno, ad esempio, è proprio la scelta della McLaren di puntare su Hunt: Emerson Fittipaldi ha deciso di gettarsi nell'avventura del fratello Wilson, che ha fondato una scuderia (la Copersucar-Fittipaldi), ed a fine '75 ha salutato il team inglese. Hunt, del resto, è ben lieto di cogliere l'opportunità: il suo vecchio team, la Hesketh, ha ormai finito i fondi e nel '76 comincerà la parabola discendente che la porterà a chiudere i battenti dopo poche gare nel 1978. In una griglia purtroppo orfana di Graham Hill e del suo team (il padre di Damon, insieme a buona parte della squadra, resta ucciso da un incidente aereo: Graham si era ritirato come pilota, ma avrebbe voluto far crescere la scuderia supportando Tony Brise, anche lui perito nel medesimo incidente), fa parlare di sé la Tyrrell P34, con l'avveniristica scelta delle sei ruote: vincerà una gara, in Svezia, con Jody Scheckter.

Hunt rimonta

Questo excursus è per dare un contorno a quel mondiale, anche se la trama principale e totalizzante del campionato diventa quella tra Niki Lauda e James Hunt. Lo diventa con Niki in bilico tra la vita e la morte, mentre James, sfruttando una McLaren che si è rimessa a posto a livello tecnico, comincia a filare. In Austria, dopo il 'Ring, la Ferrari non si presenta: la scelta è ufficialmente presentata come legata al botto di Lauda, ma in realtà Enzo Ferrari è arrabbiato con la Federazione per le tempistiche (lunghe) sulle vicende del GP Spagna, nel quale Hunt vince, viene squalificato e poi infine riammesso mesi dopo. Hunt non sfrutta del tutto l'occasione in Austria (è 4°), ma con ancora Lauda in ospedale vince in Olanda e recupera terreno. E' proprio per la minaccia del recupero di Hunt che Lauda sceglie, contro ogni pronostico, di presentarsi a Monza: nonostante le ferite ancora aperte ed evidenti, l'austriaco torna a correre ad appena 42 giorni dall’incidente: sarà eroicamente 4° con Hunt ritirato. Lauda tuttavia non è ovviamente al top della forma, ed è 8° in Canada e 3° a Watkins Glen, mentre Hunt vince entrambe le gare: questo significa andare in Giappone, per l'ultima gara, con il ferrarista avvantaggiato di soli 3 punti sul pilota della McLaren.

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