Diamanti grezzi: analisi dei rookie dopo il Bahrein

Diamanti grezzi: analisi dei rookie dopo il Bahrein© Instagram
Rookie tra alti e bassi: sorpassi, errori e prime conferme. Antonelli, Bearman e gli altri iniziano a lasciare il segno in F1.

Ilaria Toscano e Debora Figoli

16.04.2025 15:19

Il 2025 è l'anno dei rookie: in griglia hanno ottenuto il sedile 5 "nuove proposte" che dovranno dimostrare di avere la stoffa per poter gareggiare nella massima competizione. Il gruppo dei giovani in Formula 1 continua a raccontare storie di attese, pressioni, errori e talenti da coltivare. Tra conferme come quella Bearman, lenta crescita come nel caso di Bortoleto e Hadjar, speranze come per Doohan e la consapevolezza di Kimi Antonelli, la nuova generazione sta muovendo i primi passi tra luci ed ombre in un mondo che premia i grandi e non perdona gli errori.

Arrivati alla quarta gara dell'anno è tempo di bilanci: analizziamo insieme i "diamanti grezzi" della stagione 2025.

Antonelli fuori dai punti in Bahrein, ma con grinta e un sorpasso da applausi

La crescita passa anche dai momenti difficili, oggi è più vero che mai. L’italiano della Mercedes ha chiuso il GP del Bahrain con la sua prima gara senza punti in questa stagione, penalizzato da una strategia a tre soste che si è rivelata poco efficace. Nonostante l’11ª posizione finale, Kimi Antonelli si è tolto la soddisfazione di compiere un sorpasso spettacolare su Max Verstappen, segno evidente del suo spirito combattivo.
Il giovane talento ha ancora molto da apprendere nella massima categoria, ma è proprio nelle giornate più complesse, quando la scintilla del talento sembra meno luminosa, che si costruiscono crescita, carattere e consapevolezza.

Doohan: arriverà davvero Colapinto?

Jack Doohan era finito sotto i riflettori già alla fine della stagione 2024, quando ha preso il posto di Esteban Ocon in Alpine nell’ultima gara ad Abu Dhabi. Considerato da molti solo una scelta temporanea, la pressione sul giovane australiano è aumentata con l’arrivo di Franco Colapinto come riserva, voluto fortemente da Flavio Briatore.
I suoi primi passi nella massima non sono stati semplici: l’incidente in Australia dopo pochi metri e l’errore con il DRS nelle libere di Suzuka sembravano preannunciare un cambio imminente. Nonostante ciò, l’idea di una sostituzione rapida ha perso forza all’interno del team.
Per Ted Kravitz di Sky Sports F1, Doohan avrà tempo fino al GP di Miami per dimostrare il proprio valore, secondo The Race, il suo sedile è al sicuro almeno fino all’estate. I tecnici Alpine sarebbero stati colpiti dal suo potenziale, soprattutto dopo le buone prestazioni in Cina, dove ha battuto Gasly nella Sprint e ha  mancato l’accesso in Q3 per pochi millesimi in Bahrein.
Il suo lavoro come terza guida e pilota al simulatore lo ha reso un elemento prezioso nel team. Per ora, quindi, il piano di sostituire Jack Doohan con Franco Colapinto sembra sospeso. Ma se dopo la pausa estiva i risultati continueranno a mancare, soprattutto in confronto a Gasly, allora lo scenario potrebbe cambiare.

Bortoleto fatica nei primi quattro GP

L’ultimo pilota brasiliano a calcare la griglia di Formula 1 è stato Felipe Massa. Oggi, Gabriel Bortoleto riporta il verdeoro tra i cordoli del mondiale. Campione di Formula 3 nel 2023, costante protagonista in F2, di cui è stato campione nel 2024, è arrivato in F1 anche grazie al supporto dell’A14 Management di Fernando Alonso, che ha scommesso su di lui. Pilota riflessivo, metodico, poco incline alle luci della ribalta ma deciso a crescere, Bortoleto ha affrontato un inizio di stagione tutt’altro che semplice. In Australia si ritira per le difficili condizioni meteo. In Cina ottiene il miglior risultato finora: una quattordicesima posizione raggiunta per le squalifiche di Hamilton, Leclerc e Gasly. A Suzuka e in Bahrain, nonostante buone fasi di gara, fatica a trovare il feeling con la monoposto. Nessun punto in classifica, ma segnali incoraggianti di maturità. Il brasiliano è consapevole di essere in una fase di crescita: poche parole, molta testa.

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Hadjar si perde dopo i primi punti

Francese di origini algerine, classe 2004, Isack Hadjar è l’uomo scelto da Red Bull per raccogliere l’eredità in Racing Bulls. La pressione non manca, e il debutto a Melbourne è sotto le attese. Ma Hadjar non si lascia travolgere. In Cina comincia a ingranare e in Giappone firma la sua prima vera impresa: entra in zona punti con una gara solida, sfruttando al meglio ogni occasione. In Bahrain Hadjar centra la Q2, con un dodicesimo posto in grigia, ma una partenza difficile lo fa scivolare subito in sedicesima posizione. Da lì in poi è un GP tutto in salita, con una strategia aggressiva che però viene vanificata dalla Safety Car. "La partenza è stata un disastro. Ho avuto la sensazione di non essermi mosso affatto dalla mia piazzola, e abbiamo perso subito due posizioni. Non è l’ideale. Il nostro passo era buono e la strategia molto aggressiva sembrava quella giusta. Ma la Safety Car ha rovinato tutto: con gomme dure usate eravamo troppo lenti al restart." (fonte: F1)ha spiegato Hadjar dopo la gara. Chiude tredicesimo, insoddisfatto ma motivato. La sensazione? È un pilota che ha fame. E quando trova il ritmo giusto, può diventare pericoloso.

 

Bearman convince tutti

Oliver Bearman, vicecampione di Formula 2, ha già assaggiato la F1 nel 2024 quando sostituì Carlos Sainz in Arabia Saudita con una performance da veterano chiusa in settima posizione. Il 2025 lo vede al volante della Haas, accanto a Esteban Ocon, ma con gli occhi di Maranello puntati su di lui. Dopo un avvio in punta di piedi in Australia, Bearman ha inanellato tre gare consecutive in zona punti: Cina, Giappone e Bahrain. Proprio sul circuito di Sakhir, Ollie ha mostrato il meglio di sé: cinque posizioni guadagnate al via, dimostrando grande freddezza e un’ottima gestione gomme. "Gli ultimi 20 giri dopo la ripartenza della Safety Car sono state durissime. Avevo una Mercedes alle spalle, dovevo difendermi e attaccare allo stesso tempo. Una gara difficile, ma sono felicissimo di portare a casa un punto, soprattutto dopo una qualifica davvero deludente" (fonte: F1) ha raccontato il giovane britannico. La Haas chiude con entrambi i piloti a punti. Ma il confronto interno parla già chiaro: Bearman è in controllo. Il ragazzo è veloce e con le idee chiare.

Tra strategie sbagliate, sorpassi da applausi e primi punti sofferti, i rookie stanno imparando cosa significhi davvero correre in Formula 1 e, in questo 2025, ognuno a modo suo, sta cercando di lasciare il segno.

 


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