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28 mag 2025
Il giudizio sull’esperimento condotto dalla Formula 1 a Montecarlo dipende molto dalle metriche adottate per valutarlo. Sport? Un fiasco. Incognita della novità? Riuscito. Effetti collaterali? Presenti e deleteri.
I piloti si sono pronunciati in termini chiari e univoci, bocciando l’obbligatorietà dei due pit-stop. Le squadre hanno piegato a proprio favore, nel miglior modo possibile, le incognite che si sono trovate a gestire. Al pubblico televisivo è rimasta l’incertezza su un episodio che avrebbe potuto rimescolare le carte tenuto conto di quel secondo pit-stop da fare.
Di certo si è parlato molto di Monaco e di Formula 1. I termini sono stati i più ricorrenti dell’ultimo decennio, comprese le idee su come modificare il circuito e rendere la gara “diversa”. Ammesso che sia possibile e che, invece, Monaco non la si debba considerare così com’è. Glamour, yacht, sfilata di vip in un contesto diverso da altri eventi.
Chi difende il tentativo promosso a Montecarlo è Stefano Domenicali.
“Sappiamo che le strade sono strette e le macchine piuttosto grandi, quindi il tentativo era quello di creare attenzione. È stato fantastico vedere, il giorno prima della gara, tutti quanti che pensavano ci sarebbe stato un pit-stop al primo giro. Si è discusso molto e nessuno ha capito esattamente”, le parole dell’a.d. della Formula 1 a Sky Sports.
“Penso che sia stato un tentativo giusto e c’è stata l’attenzione. Chiaramente le squadre sfruttano tutto in termini strategici, l’aspetto positivo è che ne stiamo parlando”. Perché conta sì lo sport, tanto quanto la popolarità del business e il fatto che faccia discutere per giorni su un dettaglio che, sostanzialmente, non ha spostato nulla del risultato verosimilmente previsto in una gara con un singolo pit-stop.
Ha tenuto banco per le critiche mosse dai piloti, per le tattiche controverse delle squadre, per immaginare chissà come potrebbe diventare una gara un po’ più combattuta in futuro.
Il tema, com’è noto, è dibattuto da oltre trent’anni: Senna-Mansell 1992. In confronto all’esasperazione degli ultimi 10, quel confronto resta una pagina di storia.
Sul futuro, sulla possibilità di apportare modifiche alla tracciatura di Monaco, Domenicali ha spiegato: “In oltre 75 anni volevano provare a fare qualcosa di diverso. Stiamo parlando con la città ma, come potete immaginare, non è affatto semplice. Godiamoci l’evento che, alla fine, è stato fantastico. L’evento di Monaco è stato incredibile, non abbiamo mai visto così tante persone, così tante barche, così tanta attenzione. Questo vuol dire che l’evento in sé è ciò che vuole la Formula 1 ed è davvero fantastico”.
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