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16 lug 2025
Il passaggio di Adrian Newey in Aston Martin ha generato scalpore tanto quanto quello di Lewis Hamilton in Ferrari. Per l'ingegnere britannico, il weekend del Gran Premio di Monaco ha rappresentato un momento simbolico: non solo la sua prima presenza nel paddock con i colori del nuovo team, ma anche l'occasione per tracciare un primo bilancio della sua esperienza in verde. Un cambiamento d’immagine che ha fatto effetto: stesso taccuino rosso in mano, ma divisa completamente rinnovata.
Nel corso di un’intervista concessa a Formula1.com, Newey ha raccontato le sue prime sensazioni da membro del team Aston Martin. Il suo inserimento è stato naturale grazie alla disponibilità dei nuovi colleghi: "Sono stati tutti incredibilmente accoglienti sin dal mio arrivo." Nel delineare le prospettive che lo attendono, Newey ha tracciato un parallelo con il suo passato in McLaren, team nel quale ha lavorato dal 1997 al 2005. Anche allora, come oggi, il regolamento tecnico era in procinto di cambiare. Lo scenario si ripete nel 2026, quando entreranno in vigore nuove normative e, contemporaneamente, Aston Martin passerà da Mercedes a Honda come fornitore di power unit: "Le vetture oggi sono così complesse e gli strumenti di ricerca così sofisticati che, iniziando a marzo, faccio fatica a rispettare le scadenze per mettere in pista una macchina a febbraio."
Nonostante la pressione dettata dalle scadenze per il progetto 2026, Newey si è detto sereno riguardo al suo ruolo operativo all’interno del team. La libertà d’azione, per lui, è un requisito imprescindibile, al punto da essere stata una condizione chiave per accettare il passaggio in Aston Martin: "Sin dai tempi della Leyton House ho cercato di assicurarmi che il mio modo di operare all’interno del team mi garantisse molta libertà, quindi cerco di avere pochissimi riporti diretti."
Uno dei passaggi più interessanti dell’intervista riguarda l’interpretazione del nuovo regolamento. Secondo Newey, nei primi mesi di un nuovo ciclo tecnico è impossibile esplorare tutte le possibilità. Questo costringe le squadre a scommettere su una direzione, senza sapere se sia effettivamente la migliore:"Quando c’è un grande cambiamento regolamentare come questo, tutti i team hanno risorse limitate, e credo che sia proprio a causa della novità. Questo significa che non si possono esplorare molte strade diverse. Mi piace sempre usare l’analogia della montagna: magari ci sono tre cime là fuori e decidi di iniziare a scalarne una. Quel percorso potrebbe portarti a una vetta più alta rispetto a un’altra montagna, ma devi prima attraversare la valle prima di poter esplorare le altre."
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