Il team principal racconta come l’aver lavorato per ottimizzare il pacchetto sia stato alla base del risultato di Baku. E a Miami arriveranno gli aggiornamenti
Pole, podio, piazzamento al quinto posto. Tutto sommato il GP d’Azerbaijan è stato positivo per la Ferrari che, dopo i primi tre GP sotto le aspettative, lancia un primo segnale di ripresa. Ma nessun tono trionfalistico di rinascita: le Red Bull sono lontane. Molto. E anche le Aston Martin, sul passo gara, hanno dimostrato momenti di superiorità rispetto alla Rossa.
A Maranello guardano il bicchiere mezzo pieno, comunque, perché sono arrivati punti pesanti che danno fiducia, soprattutto in vista di Miami quando arriveranno aggiornamenti.
Infatti, il risultato di Baku è figlio di una comprensione migliore della vettura rispetto ai GP passati. Come ha detto Vasseur a Sky, il riusato di Baku è frutto del lavoro fatto sugli assetti e l’ottimizzazione del pacchetto: “Sono contento del podio, ma alla Ferrari si lavora per vincere. Oggi è stato importante per il passo avanti fatto in termini di prestazione. Abbiamo fatto un buon lavoro, dopo Melbourne sapevamo di essere migliorati sul passo, ma non siamo riusciti a mettere assieme la gara. Ora andiamo a Miami, ma lì sarà un’altra storia”.
Nella gara in Florida, si torna al format normale e con tre turni di prove libere c’è il tempo per mettere in pista e provare il primo step di evoluzioni per ridurre il gap tra la SF23 e la RB19. Ma non bisogna credere che con le nuove parti la Rossa diventi un missile all’improvviso, Vasseur è stato chiaro perché: “Tutti porteranno aggiornamenti a Miami, non carichiamo la cosa di aspettative. La prestazione deriva dal fatto che siamo riusciti ad usare molto bene il pacchetto che abbiamo e che si evolverà nel prossimo weekend. Però dobbiamo cercare di sfruttarlo sempre meglio, in questo abbiamo fatto passi avanti e in cui siamo migliorati rispetto a Jeddah, per esempio. Siamo migliorati in termini operativi”.
Cosa ha detto Leclerc
Cosa ha detto Sainz
In pista, Leclerc ha dato la risposta migliore possibile alle voci che corrono nel paddock, sempre più insistentemente, e che lo vogliono lontano dalla Ferrari in un futuro sempre più vicino. Conferma Vasseur, che ha commentato la gara del monegasco dicendo: “Lui ama la Ferrari e l’ha ribadito, queste sono cose che sentiremo spesso, ma dobbiamo stare calmi perché non è in discussione. Ha fatto un weekend perfetto, sul giro secco, sul passo, e quando gli abbiamo chiesto di spingere per guadagnare su Alonso ci è riuscito senza problemi”.
Di contro, Sainz, è stato meno brillante. Quinto alla fine, beffato da Alonso nella ripartenza dopo la SC, ha corso in difesa perché mai in fiducia. Ma allora c’è da chiedersi quale sia il valore reale della SF23: quello visto con Charles, o quello mostrato dal Carlos?
"La prestazione c’è in entrambi - ha concluso Vasseur - anche perché Carlos è stato spesso davanti in stagione a Leclerc. Questo weekend è iniziato male per lui, ha dovuto sempre inseguire e non ha trovato fiducia. Poi con il format di questo GP, con un solo turno di prove, non ha nemmeno avuto il tempo per costruirsela e su una pista come Baku, avere fiducia è fondamentale. Ma si è difeso bene, ha limitato i danni ed è stato sempre sul pezzo, portando a casa punti pesanti”.
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