Squalifica Russell, mea culpa Mercedes: errore senza attenuanti

Squalifica Russell, mea culpa Mercedes: errore senza attenuanti© Getty Images

Di fronte ai fatti di una monoposto sottopeso, il team non ha potuto opporre argomenti validi. Ecco perché Russell è stato squalificato e quali fattori hanno contribuito a "mancare" il peso minimo

Fabiano Polimeni

29.07.2024 09:45

Epilogo sportivamente drammatico, quello del GP del Belgio per George Russell. Magistrale nell'interpretare i 44 giri di gara a Spa, nel puntare sulla strategia su un solo pit-stop, è diventata indirettamente un'arma puntata contro durante le verifiche tecniche.

La Mercedes sottoposta alle misurazioni del peso è risultata sottopeso di 1,5 kg: 796,5 kg anziché i 798 kg previsti dal regolamento, dopo aver estratto il campione di benzina (2,8 litri) necessario alle analisi di conformità.

Nessuna giustificazione opponibile, né è stata opposta, da Mercedes alla contestazione dei commissari di gara, come emerge dalla decisione che ha sancito la squalifica: "(...) il team riconosce che non ci sono attenuanti e si è trattato di un vero errore".

Mercedes: il fattore gomme e l'assenza del giro di rientro

Com'è possibile che una monoposto risulti essere sottopeso e l'altra no? Entra in gioco proprio la decisione strategica di correre il GP effettuando un solo pit-stop. L'usura degli pneumatici porta alla diminuzione della gomma, del materiale che forma il battistrada delle slick. Usura che tra i suoi effetti, oltre a una diminuzione dei fenomeni di surriscaldamento, porta anche un calo di peso di ciascun pneumatico. 

Sommando quest'elemento all'assenza di un vero giro di rientro, ecco che Russell si è ritrovato con una monoposto sottopeso. A causa dei 7 km di sviluppo del tracciato di Spa, i piloti rientrano immediatamente ai box dopo la curva de La Source. Questo fa sì che non possano andare a raccogliere, nel giro di rientro, i depositi di gomma e sporco che solitamente si trovano fuori traiettoria. Pezzi di gomma che, depositandosi sugli pneumatici, concorrono a "fare peso". Peraltro, "marbles" di gomma quasi del tutto assenti quest'anno a Spa, oggetto di riasfaltatura. 

"Dobbiamo accettare la squalifica, chiaramente abbiamo commesso un errore e dovremo assicurarci di imparare da quest'episodio. Valuteremo quant'è accaduto e studieremo cos'è andato storto", commenta Toto Wolff.

"Perdere una doppietta è frustrante e possiamo solo chiedere scusa a George, che ha corso una gara magistrale. Lewis viene promosso al primo posto, è stato il pilota più veloce tra chi ha corso su due pit-stop e merita la vittoria.

Squalifica a parte, ci sono molti aspetti positivi che possiamo cogliere da questo week end. Abbiamo avuto una monoposto che in gara, su due differenti strategie, è stata il riferimento. Solo pochi mesi fa sarebbe stato impensabile. Andiamo in pausa estiva avendo vinto tre delle ultime quattro gare e puntiamo a tornare dopo lo stop rinvigoriti e mantenendo questa curva positiva".

Ovvia delusione che, nelle parole di Russell, diventa un epilogo "che spezza il cuore. Riuscire a far funzionare la strategia su una sosta è stato incredibile. Nell'ultimo stint le gomme continuavano a migliorare. Nelle fasi iniziali le ho curate e, andando avanti, mi sono sempre più convinto che avremmo potuto arrivare alla fine. Era un rischio che valeva la pena prendersi e sembrava aver pagato. Nonostante la squalifica sono orgoglioso d'aver tagliando il traguardo primo".

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